Il Sua Pan è una grande distesa salata, si trova nella parte nord orientale del Botswana e fa parte del complesso dei Makgadikgadi Pan; è uno dei due pan gemelli principali e si estende da nord, dalla cittadina di Nata, a sud, dove si trova il villaggio di Mosu, ed è diviso dal Ntwetwe Pan da una lunga e stretta striscia si terreno erboso che si distende per tutta la sua lunghezza.

Sowa, il nome originario del Sua pan, in lingua Setswana significa “sale”, la sua superficie infatti è interamente ricoperta da una crosta di sale che si è formata in seguito al prosciugamento del super lago, il Makgadikgadi Lake, che era presente qui fino a circa 10.000 anni fa; ogni anno durante la stagione delle piogge, soprattutto se queste sono abbondanti, la superficie salata si ricopre di acqua, che successivamente evapora durante la stagione secca.

In passato i San raccoglievano il sale dalla superficie del lago e lo trasportavano grazie all’utilizzo di asini, ora invece il sale viene estratto dalla Botswana Ash (Botash) che si trova lungo il Sua Spit.

Questa azienda è compartecipata dal governo del Botswana ed estrae il sale e carbonato di sodio, quest’ultimo viene impiegato in alcune industrie manifatturiere, in particolare della carta, del vetro e dell’acciaio; si stima che estragga 300.000 tonnellate di carbonato di sodio e 450.000 tonnellate di sale l’anno.

Il fiume Nata si trova nella parte nord orientale del Sua Pan e riversa le sue acque in quella parte della depressione salata; il fiume proviene dallo Zimbabwe e, in anni di piogge abbondanti, durante la stagione delle piogge, l’acqua che fluisce è sufficiente per creare uno specchio di acqua calda, profonda non più di 50 cm.

Dove l’acqua dolce del fiume Nata incontra la superficie salata del Sua Pan si forma un delta salmastro con canneti limacciosi.

Durante i mesi estivi, da dicembre a marzo, questa zona del Sua Pan attrae molti uccelli, soprattutto quelli acquatici, che si recano qui per accoppiarsi; in particolare, se le piogge sono abbondanti, un gran numero di fenicotteri, sia maggiori sia minori, si recano qui per costruire i loro nidi conici di argilla.

Il delta del fiume Nata, che ha una superficie di 230 kmq, ora è un’area protetta dal Nata Bird Sanctuary.

Un altro immissario (tributary) del Sua Pan è il fiume Mosetse, che da il nome anche al villaggio che si trova lungo le sue sponde.

Nel Sua Pan si trovano anche due isole granitiche: Kukome Island e Kubu Island.

Delle due Kubu Island è sicuramente la più famosa e si trova nella parte sud occidentale del Sua Pan; è raggiungibile dalla pista che attraversa il complesso dei pan e che corre lungo la stretta striscia erbosa.

E’ un’isola di roccia granitica lunga 1 km e alta 10 metri su cui sono cresciuti alcuni spettacolari baobab millenari; sull’isola sono presenti i segni evidenti dell’erosione dovuta all’acqua quando, 10.000 anni fa, qui si trovava l’enorme lago, inoltre vi si trovano diversi reperti archeologici, tra cui alcuni oggetti dell’Età della Pietra e un muro circolare di pietre forse costruito dal Regno di Great Zimbabwe.

Sulla superficie del Sua Pan sono stati ritrovati i resti fossili di molluschi e diatomee risalenti al periodo in qui i Pan erano parte del lago di 80.000 kmq che ricopriva queste terre.

A una decina di chilometri a sud di Kubu Island si trovano le South Islands, due isole più piccole rispetto a Kubu Island; su entrambe sono cresciuti i baobab e l’isola più grande ad est ospita diversi omini di pietra (cairn).

Prima di recarsi qui è bene assicurarsi delle condizioni del terreno del pan; anche durante la stagione secca potrebbero persistere alcune zone umide dove l’auto potrebbe sprofondare sotto il suo peso.

Kukome Island invece si trova dalla parte opposta del Sua Pan rispetto a Kubu Island, anche qui si trovano le spiagge con i ciottoli fossilizzate e resti di presenza umana del passato.

Nella parte sud del Sua Pan, in prossimità del villaggio di Mosu, si trova una scarpata alta circa 40 metri che mostra i segni dell’erosione da parte dell’acqua, si ritiene che questa fosse la sponda del Lake Makgadikgadi che si trovava qui più di 10.000 anni fa; qui si trovano anche diverse sorgenti sotterranee che emergono lungo il bordo del Pan.

Quando si viaggia in questa zona è bene seguire i tracciati delle piste e non avventurarsi nel Pan, anche durante la stagione secca infatti potrebbero trovarsi delle zone dove il terreno è ancora umido, a volte lo si capisce troppo tardi, quando l’auto si è già impantanata; inoltre è necessario portare con sé tutto il necessario: cibo, acqua, carburante.