I Makgadikgadi Pans si trovano in Botswana e, nel loro complesso, ricoprono una superficie di 16.000 kmq, e questo fa si che questa sia la più grande depressione salata del pianeta; i Pan più grandi sono il Sua Pan, il Ntwetwe Pan e lo Nxai Pan che, a loro volta, sono circondati da una miriade di pan più piccoli.

Questo enorme territorio, che racchiude diverse depressioni salate, in epoca preistorica era il bacino di un immenso lago, che si stima coprisse una superficie di 80.000 kmq.

In seguito ad alcuni movimenti tellurici, il lago si è prosciugato più di 10.000 anni fa, poiché ha perduto alcuni affluenti principali, che hanno deviato il loro corso; adesso il lago si riempie parzialmente di acqua solo durante la stagione delle piogge, se queste sono abbondanti, creando uno specchio di acqua salata poco profonda.

In diversi punti dei Makgadikgadi Pans sono ancora visibili i segni dell’antico Lago Makgadikgadi che un tempo si trovava in questa parte del Bacino del Kalahari; è possibile vedere, principalmente nella parte sud dei Pans, una scarpata dove sono ancora evidenti i segni dell’erosione, operata dalle onde del lago; anche sulle antiche spiagge delle isole dei Sua Pan, come Kubu Island e Kukome Island, sono presenti i segni evidenti della presenza dell’acqua: qui si trovano infatti i ciottoli fossili che sono stati arrotondati dal moto ondoso, si trovano anche resti fossili di diatomee e animali acquatici.

A Kubu Island, un’isola granitica che si trova nel Sua Pan, sono stati ritrovati alcuni utensili risalenti all’Età della Pietra, segno che l’isola era abitata in quell’epoca, inoltre è presente quello che resta di un edificio in pietra, che probabilmente venne edificato dal Regno di Great Zimbabwe, forse Kubu Island era il confine sud occidentale di questo impero.

Su Kubu Island e Kukome Island, sempre nel Sua Pan, si ergono, in tutta la loro magnificenza, dei maestosi baobab, che si stima abbiamo dai 3.000 ai 4.000 anni; sono bellissimi e imponenti, testimoni silenziosi dei cambiamenti geologici e climatici di questa regione.

Nel Ntwetwe Pan sono presenti alcune isole che hanno una origine differente, un tempo erano dune di sabbia, che in seguito, nel corso dei secoli, si sono fossilizzate; la vegetazione che cresce su queste isole è completamente differente.

Mentre ritroviamo i baobab millenari nella parte settentrionale del Ntwetwe Pan; questi, un tempo, venivano utilizzati come punto di riferimento per gli esploratori, per orientarsi in questo luogo immenso.

Anche lo Nxai Pan e il Kudiakam Pan fanno parte di questo complesso immenso; qui la maggior parte dei pan sono ora ricoperti di prateria, dove si concentra la Migrazione di zebre e gnu, durante la stagione delle piogge, ma ci sono ancora alcune parti di superficie salata, come quella del Kudiakam Pan, dove si trovano i famosi Baobab di Baines, che prendono il nome dall’artista ed esploratore, che li dipinse durante un suo viaggio.

Oltre ai baobab, molte altre specie di piante riescono a sopravvivere in un ambiente così inospitale; sono presenti diversi habitat, dalla arida distesa di sale, dove nessuna pianta è in grado di sopravvivere, alle praterie, alle zone di cespugli di acacia, fino ad arrivare alla foresta di fiume e alle piante acquatiche che si trovano sulle sponde del Fiume Boteti che, da qualche anno, dopo un periodo di secca, è tornato a scorrere.

Anche alcuni animali si sono adattati a vivere qui, in questo luogo arido, come ad esempio le iene brune, gli orici, gli alcelafi rossi, i kudu, le giraffe, gli springbok, i raficeri campestri (steenbok), gli oritteropi, i leoni, i leopardi, alcune specie di antilopi, diversi insetti e aracnidi e anche anfibi e rettili e, ovviamente, molti uccelli, alcuni dei quali sono residenti, altri invece migrano qui durante la stagione delle piogge.

I Parchi Nazionali e le zone protette dei Makgadikgadi Pans

All’interno della superficie dei Makgadikgadi Pans si trovano due parchi nazionali, un sanctuary e un monumento nazionale.

Il Parco Nazionale di Nxai Pan occupa la parte più a nord dei Makgadikgadi Pans, dove si trovano lo Nxai Pan, il Kudiakam Pan e i famosi Baobab di Baines.

Qui, durante la stagione delle piogge, si concentrano le mandrie della seconda migrazione più imponente del continente africano, dopo la Grande Migrazione del Serengeti; in questo periodo è molto difficile guidare nel parco, poiché le strade sono sterrate e, con le piogge, si trasformano in fango

Durante la stagione secca invece è molto più agevole guidare, anche se serve un po’ di dimestichezza con la guida sulla sabbia; in questo periodo le mandrie hanno abbandonato questa zona per cercare l’acqua altrove, qui è comunque presente una pozza artificiale dove è possibile fare eccellenti avvistamenti.

Il Parco Nazionale di Makgadikgadi Pan ha una estensione di 3.900 kmq e si trova nella parte settentrionale del Ntwetwe Pan, che a sua volta occupa la parte occidentale dei Makgadikgadi Pans.

Questo parco racchiude al suo interno differenti habitat, dalle distese di sale alla foresta di fiume; qui, durante la stagione secca, soprattutto lungo le sponde del Fiume Boteti, si concentrano le mandrie della Migrazione, poiché questa è l’unica fonte d’acqua disponibile e certa.

La stagione secca, da giugno a ottobre, è il periodo migliore per visitare questo parco se si vogliono ammirare le mandrie e i predatori che, inevitabilmente, cercano di cacciare; inoltre in questo periodo è possibile ammirare la desolante distesa bianca di sale del Ntwetwe Pan, questo è anche il periodo in cui è più facile guidare all’interno del parco.

Mentre per gli amanti del birdwatching il periodo migliore invece è durante la stagione delle piogge, da dicembre ad aprile, quando, oltre agli uccelli residenti, sono presenti anche quelli che migrano qui da altre zone dell’Africa o dall’Emisfero Boreale.

Il Nata Bird Sanctuary si trova nella parte nord orientale del Sua Pan e, durante il periodo delle piogge, quando il fiume Nata riversa le sue acque nel pan, diventa un paradiso per gli uccelli, soprattutto per quelli acquatici.

In anni particolarmente piovosi decine, se non centinaia, di migliaia di fenicotteri si radunano qui per accoppiarsi e per nidificare e crescere i propri pulcini; questo è uno dei luoghi più importanti al mondo per la sopravvivenza dei fenicotteri rosa minori e dei fenicotteri rosa maggiori.

Kubu Island, per l’importanza storica e naturalistica che ricopre, è stata dichiarata monumento nazionale, questa antica isola è un luogo desolato e sperduto nell’immensità del Sua Pan, il silenzio qui è assoluto.

Qui sono stati ritrovati utensili dell’Età della pietra, resti fossili segno dell’esistenza dell’antico Lago Makgadikgadi, parte di un edificio di Great Zimbabwe, inoltre, sulle rocce granitiche, è presente del guano fossile, segno che, quando c’era il lago, gli uccelli acquatici si recavano qui per nidificare, infine i maestosi, nodosi e millenari baobab che si ergono sopra questo affioramento granitico.

Per raggiungere Kubu Island, e anche per muoversi nei Pan, sono poche le piste ben tracciate, a volte si possono intravedere solo i segni dei pneumatici di una auto; è indispensabile avere un sistema di navigazione che abbia inserite tutte le piste, anche quelle secondarie.

Il Parco Nazionale di Nxai Pan e il Parco Nazionale di Makgadikgadi Pan sono amministrati dal Department of Wildlife & National Parks (DWNP) ed è possibile fare camping al loro interno solamente nelle aree designate.

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Makgakigadi National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Makgakigadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi

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Makgakigadi Pans: Sua Pan - Photo Credits: Romina Facchi

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Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi

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Sua Pan: Nata - Photo Credits: Romina Facchi

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Nxai Pan: Baobab - Photo Credits: Romina Facchi