
South Africa: Hermanus - Photo Credits: Romina Facchi
Hermanus, tra oceano e balene
La costa meridionale del Sudafrica è incantevole, lunghe spiagge e scogliere dove si infrangono impetuose le onde dell’Oceano Indiano.
Il percorso panoramico che si snoda lungo la costa, la Garden Route, è un percorso conosciuto dai viaggiatori di tutto il mondo, per via delle vedute sull’oceano, dei paesi caratteristici che si incontrano e per la possibilità di praticare numerose attività acquatiche.
Tra le attività che si possono praticare c’è l’adrenalinica Shark Cage, ossia il bagno tra gli squali bianchi, protetti da una gabbia di acciaio, il surf, le uscite in barca o con il kayak e soprattutto il whale watching.
Lungo la costa della Provincia del Capo Occidentale, a circa 110 chilometri da Città del Capo, affacciata sulla Walker Bay, si trova la cittadina di Hermanus, una tra le località più famose per l’avvistamento delle balene.
Hermanus è probabilmente la località migliore al mondo per osservare le balene direttamente dalla terraferma; si può percorrere infatti il sentiero di Cliff (Cliff Path), un sentiero che si snoda lungo la costa, da un’estremità all’altra della città.
Questa cittadina è quindi una tappa obbligatoria di un viaggio in Sudafrica, soprattutto nel periodo dell’inverno e della primavera australe ossia tra luglio e novembre quando le balene franco australi (Southern right whale) e le megattere (humpback whale) giungono qui per riprodursi e accoppiarsi, le si può facilmente avvistare compiere balzi o semplicemente sfiatare a pochi metri dalla riva.
Le acque della baia di Walker sono il luogo perfetto per dare alla luce i piccoli, sono più calde e riparate rispetto all’oceano aperto e alle acque dell’Antartide, dove questi enormi mammiferi vivono il resto dell’anno.
Per avvistare le balene esistono più opzioni: si può uscire in barca, si può partecipare ad un volo panoramico, si può semplicemente passeggiare sul lungo oceano e sostare nelle terrazze che si protendono verso la baia e, per i più avventurosi, si può uscire in mare in kayak, accompagnati da guide esperte, e sentire l’adrenalina scorrere nelle vene per un incontro ravvicinato con questi enormi animali.
Nel nostro caso abbiamo optato per la soluzione “terrestre”, il sentiero, che ha, lungo il suo percorso, numerosi poster informativi sulla vita dei cetacei, è molto interessante, e le terrazze panoramiche sulla baia sono ben fatte e, mentre si aspetta di scorgere le balene, si può giocare con le procavie delle rocce, che saltano da uno scoglio all’altro.
Abbiamo dedicato alcune ore al whale watching e, dopo qualche ora in cui sembrava che non volessero far vedere, ne abbiamo viste almeno 7, emergevano a pelo d’acqua e sfiatavano rumorosamente per poi ridiscendere sollevando, fuori dall’acqua, la loro coda gigantesca.
Una balena ha poi deliziato tutti i presenti con vere acrobazie, saltando ripetutamente fuori dall’acqua, per quasi due terzi della sua lunghezza, per poi impattare nuovamente sull’acqua, sollevando una nuvola di acqua e spruzzi, fantastico!
Ad Hermanus si tengono due festival dedicati alle balene, uno in agosto per celebrare l’arrivo dei cetacei e uno a settembre quando anche le balene più ritardatarie raggiungono le acque sudafricane.
Per chi volesse approfondire la tematica, l’Old Harbour Museum è il museo dedicato alla storia del rapporto tra la città e le balene.
Le balene non sono però l’unica attrazione di questi luoghi, esplorare la costa in barca o in auto permette di godere di viste mozzafiato delle scogliere e dell’oceano.

South Africa: Hermanus - Photo Credits: Romina Facchi