
Swakopmund - Photo Credits: Romina Facchi
Swakopmund, benvenuti in Germania!
Swakopmund è una rilassata e rilassante cittadina ai margini del deserto della Skeleton Coast, in passato enclave tedesca ora è diventata il crocevia degli itinerari di viaggio della Namibia.
La città è stata fondata nel 1892, quando i tedeschi approdarono sulla costa atlantica namibiana per costruire un porto commerciale.
Swakopmund sorge alla foce del fiume Swakop, a cui deve il suo nome, che infatti significa “alla foce dello Swakop” in lingua tedesca; ma questa cittadina di tedesco non ha solo il nome, ma conserva molti edifici, magnifici esempi di architettura coloniale tedesca.
Passeggiando tra le vie del centro si possono ammirare diversi edifici ben conservati, che fanno pensare più alla Romantische Strasse che all’Africa; i tetti spioventi, le chiese con i campanili in sasso, le birrerie e i nomi delle vie scritti in stile gotico tedesco di certo non aiutano a convincersi di essere a 8.000 km da Monaco di Baviera.
Tra gli esempi più importanti dell’architettura coloniale ci sono la vecchia stazione ferroviaria, ora trasformata in un hotel di lusso, la biblioteca comunale, ospitata nell’edificio Wormannhaus, e la Hohenzollernhaus.
Swakopmund oggi basa la sua economia sul turismo, in passato era il porto che rappresentava il motore dell’economia, in seguito la vicina miniera di uranio diede impulso alla crescita demografica e diede anche una grande spinta all’aumento della ricchezza della città.
Rispetto a qualche anno fa Swakopmund ha visto crescere le attività commerciali rivolte ai turisti, sono stati aperti nuovi ristoranti, nuovi hotel, caffetterie moderne e numerosi negozi di artigianato e di souvenir di buona qualità.
Swakopmund è anche una buona base dove fare rifornimento prima di riprendere il viaggio, sia verso nord, attraverso la Skeleton Coast, sia verso sud, verso il parco Namib-Naukluft, per ammirare le dune di Sossusvlei.
Gironzoliamo per il centro alla ricerca di qualche pezzo di artigianato insolito, anche se sappiamo benissimo che alla fine compreremo anche a qualche simpatico souvenir.
La mattina l’aria è fresca e la nebbia la rende umida, facendo percepire temperature ancora più basse; parcheggiamo nei pressi di una zona commerciale, trasformata in isola pedonale, e notiamo subito una caffetteria nuovissima dal concept accattivante, sembra offrire caffè e cappuccini degni dei migliori bar italiani, si deve provare!
Il nostro fiuto per il caffè non tradisce, il cappuccino è realizzato alla perfezione e i biscottini che lo accompagnano sembrano usciti da una pasticceria londinese, le grandi vetrate di questo café si affacciano sul faro; non è affatto male come inizio di giornata!
Il sole lotta contro la nebbia mentre noi lottiamo contro la voglia sfrenata di shopping, lo spazio a bordo della nostra auto, ma soprattutto nelle valigie, non è molto quindi non possiamo esagerare, però alcune sculture sono troppo belle per non essere acquistate e così a fine mattinata noi abbiamo una serie di borse tipo “sex and the city”.
Un po’ meno affascinante la spesa al Pic’n’Pay ma decisamente molto più necessaria, facciamo scorta soprattutto di acqua e di bibite; la prossima tappa è Windhoek e poi ci avventureremo nel Kalahari.
Facciamo anche un giro in spiaggia, dove si trova un molo che si protende verso l’oceano, è molto fotogenico; accanto si trova un ristorante che ha una vetrata spettacolare sull’Oceano Atlantico; qualche anno fa, non lontano da qui, c’erano i resti di un relitto molto scenografico, purtroppo però oggi non c’è più, molto probabilmente è stato rimosso.
Da un lato ci dispiace perché era un soggetto perfetto per essere immortalato in qualche fotografia avvolto dalla nebbia, ma dall’altro siamo contenti che si sia limitato l’impatto ambientale, rimuovendo una carcassa ripiena di olio e carburante.
In questa zona della “Baviera d’Africa” ci sono ottime birrerie, l’atmosfera che si respira è quella dell’Oktoberfest, la birra è molto buona e i piatti sono eccellenti, questa volta optiamo per la Brewer & Butcher tradendo la nostra preferita, la Swakopmund Brauhaus.
L’ambiente della Brewer & Butcher è più moderno e meno “vecchia baviera” rispetto alla Brauhaus ma la birra distillata in loco è ottima; si trova all’interno di un hotel lussuoso, il The Strand, che affaccia sull’oceano e di giorno offre una bella terrazza su cui pranzare.
Swakopmund non è quindi solo una comoda tappa tecnica durante un viaggio in Namibia, ma è un’interessante luogo dove trascorrere del tempo in relax e, per chi vuole, praticare numerose attività tra cui numerosi sport estremi.
Auf Wiedersehen Swakopmund, la prossima che saremo nei dintorni torneremo sicuramente!

Swakopmund - Photo Credits: Romina Facchi