La provincia Occidentale del Capo, o Western Cape in inglese, Wes Kaap in afrikaans e Ntshona Koloni in Xhosa, è la regione più a sud del Sudafrica e costituisce il punto più a sud dell’intero continente africano.

Ha un’estensione di 129.449 kmq, meno della metà della superficie dell’Italia, e ha circa 6 milioni di abitanti, i due terzi dei quali risiedono a Città del Capo, o Cape Town o Kape Staad.

E’ una regione molto varia dal punto di vista culturale ed ambientale ed ha molto da offrire ai viaggiatori che, troppo spesso, la visitano solo superficialmente.

La parte costiera della provincia, grazie all’influenza delle due correnti oceaniche, Agulhas e Benguela, ha un clima simile a quello del Mediterraneo, con inverni più piovosi ed estati soleggiate; mentre la parte settentrionale ed interna del Western Cape invece ha un clima semi-arido con inverni asciutti con notti fredde ed estati torride.

Cape Town è il capoluogo e spesso è una delle poche località che vengono visitate, in effetti questa eterogenea città merita una visita ed è sempre un piacere farvi ritorno.

Da non perdere la Table Mountain, il Waterfront, il quartiere di Bo Kaap e le spiagge che si trovano poco lontano dalla città; ma Cape Town è una ottima base per esplorare buona parte del Western Cape.

Innanzitutto il Parco Nazionale della Table Mountain, costituito nel 1998 per proteggere questo promontorio ricoperto di fynbos e che include la Penisola del Capo (Cape Peninsula); una penisola rocciosa, che si protende nell’Oceano Atlantico verso sud per 52 km e che ospita una biodiversità incredibile.

E’ possibile percorrere in auto la Penisola del Capo, ci sono diversi punti di interesse tra cui Boulder Beach, la spiaggia famosa per i suoi pinguini e il Capo di Buona Speranza (Good Hope Cape o Cape Point), ritenuto per secoli erroneamente il punto in cui si incontrano l’Oceano Indiano e l’Oceano Atlantico, nonché il punto più a sud del continente; ci sono anche diversi percorsi da fare a piedi, prestando attenzione ai babbuini, che sono particolarmente aggressivi.

Dal 2004 le acque che lambiscono la Penisola del Capo sono protette, inclusa la baia di False (False Bay) che si trova a est della penisola.

Spostandosi a est da Cape Town si può percorrere la Garden Route, la strada originaria sarebbe la Cape Route 62, ma ogni viaggiatore sceglie il proprio percorso lungo la costa o più all’interno, in base ai propri interessi.

Una sosta la merita sicuramente Hermanus, soprattutto nei mesi da giugno a inizio dicembre quando, nella baia antistante, è possibile avvistare le balene franche australi e le megattere; uno spettacolo della natura.

Durante questo viaggio abbiamo visitato Hermanus in giornata da Cape Town perché volevamo cercare di vedere le balene, che in questo periodo si dirigono qui dall’Antartide per partorire; le acque della baia di Walker  sono più calde e quindi sono perfette per svezzare i cuccioli, prima di fare ritorno nelle gelide acque antartiche.

E’ stato emozionante vedere questi meravigliosi animali nuotare nelle acque antistanti ad Hermanus, una di queste balene ha compiuto una serie di salti spettacolari; impossibile non rimanere colpiti dalla loro bellezza ed eleganza.

Proseguendo verso est da Hermanus si può raggiungere il punto più a sud del continente africano, dove si incontrano l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico: Cape Agulhas; oppure si possono visitare le diverse riserve naturali che si trovano in questa zona.

Un’altra tappa da non perdere è la bella cittadina di Knysna che è una buona base per esplorare i dintorni, come il meraviglioso Parco Nazionale di Garden Route che è nato dalla fusione di tre parchi nazionali: Knysna National Park, Tsitsikamma National Park e Wilderness National Park.

La Garden Route termina a Port Elizabeth, costeggiando l’Oceano Indiano dove si trovano immense spiagge deserte e punti ideali per fare surf.

Noi abbiamo percorso la Garden Route in un viaggio precedente nel mese di gennaio, passando anche da Swellendam e Oudtshoorn; è un viaggio che ci è piaciuto molto perché a contatto con la natura selvaggia e molto varia: dalle spiagge alle foreste.

A nord della strada che da Cape Town conduce a Hermanus si trova la zona dei vigneti che produce vini che, soprattutto negli ultimi anni, stanno conquistando la scena mondiale; la cittadina più famosa è Stellenbosch, ma le cantine e le vigne si trovano anche a Franschhoek e a Paarl.

Si può visitare questa zona in giornata da Cape Town o si può decidere di girare, senza una meta ben precisa, tra cittadine costruite in stile Olandese del Capo (Cape Dutch), dove il tempo sembra essersi fermato, e visitare le cantine per degustare del buon vino.

Sempre da Cape Town parte la N7, che si dirige verso nord e conduce in Namibia, lungo questa strada statale, prendendo delle deviazioni e perdendosi seguendo strade secondarie, si trovano luoghi spettacolari e poco conosciuti, che meritano assolutamente di essere esplorati.

Noi abbiamo percorso questa parte del Western Cape scendendo dal Parco Transfrontaliero del Kgalagadi, attraverso il Northern Cape.

Abbiamo fatto base a Clanwilliam, una cittadina rilassata costruita in stile Olandese del Capo (Cape Dutch), tipico soprattutto di questa zona del Sudafrica; qui si produce il tè rooibos e Clanwilliam è conosciuta coma la capitale mondiale di questo buonissimo tè senza caffeina e che ha tante proprietà.

In città sono presenti due the house dove poter degustare il rooibos, al naturale o aromatizzato, e dove poter comprare prodotti differenti realizzati utilizzando questa pianta; la cittadina è piccola e noi l’abbiamo visitata in mezza giornata.

Nei dintorni di Clanwilliam si possono esplorare le montagne della Catena del Cederberg (Cederberg Range), oppure si può facilmente raggiungere l’Oceano Atlantico, con le sue meravigliose spiagge bianche e le sue onde maestose, oppure, soprattutto in primavera, si possono esplorare i dintorni per ammirare la fioritura dei fiori selvatici che, durante questi mesi, grazie alle piogge primaverili e alla nebbia che si crea sull’oceano, fioriscono dando vita a uno spettacolo di colori dove solitamente, nel resto dell’anno, c’è solamente un terreno semi-arido con qualche arbusto.

Noi abbiamo preso la R 364, una strada che, con qualche salita e discesa e un po’  di curve, ci porta verso l’oceano; in questa zona ci sono diverse coltivazioni, oltre al roiboos, ci sono diverse piantagioni di arance.

Siamo alla ricerca dei fiori selvatici, il periodo migliore per vederli va da metà agosto a metà settembre ma, se le piogge primaverili iniziano presto, già ad inizio agosto iniziano a sbocciare e, spesso, si possono vedere fino a metà ottobre; ma le piogge e il sole, che in contrasto con l’acqua fredda dell’oceano crea la nebbia, giocano un ruolo fondamentale.

In strada ci siamo solo noi, il sole splende e il paesaggio intorno a noi è spettacolare e bucolico, non potremmo chiedere di meglio.

Visitiamo Lambert’s Bay e Eland’s Bay due paesini affacciati sull’Oceano Atlantico e su due spiagge bianchissime e deserte; che bello sentire il profumo dell’aria salmastra mentre ci godiamo il sole.

Questa zona è molto bella da esplorare anche in bicicletta o in moto, ci sono molti bed & breakfast e diversi appartamenti in affitto come quello che abbiamo preso noi.

Scendendo lungo la N7 ci si allontana dalla Catena del Cederberg e il paesaggio è diventa meno montagnoso ma altrettanto affascinante; anche in questa zona decidiamo di abbandonare la strada principale e perderci lungo le vie secondarie, sempre alla ricerca delle fioriture; in molti ci hanno dato consigli su luoghi dove poterle trovare, abbiamo preso appunti e siamo partiti alla ricerca.

Più ci avviciniamo alla costa e più troviamo fiori selvatici, che spettacolo!

Vicino a Langebaan si trova il Parco Nazionale di West Coast, ce lo hanno indicato come uno dei luoghi dove trovare le fioriture, ma il parco merita di essere visitato tutto l’anno per i suoi panorami.

Non essendoci felini, ma solamente erbivori come eland, zebre di montagna, bontebok e altre antilopi, nel parco è possibile entrare in bicicletta e si possono fare anche escursioni a piedi.

Il parco si trova tra la costa dell’Oceano Atlantico e la splendida laguna di Langebaai, protegge un tratto di costa incontaminato e una zona paludosa dove si trovano diversi uccelli acquatici; inoltre nel parco sono presenti diversi tipi di fynbos, alcuni dei quali molto rari.

Una strada a forma di U percorre tutto il parco, seguendo la forma della laguna, fino a raggiungere Kraalbaai, un punto panoramico sulla laguna, da qui la vista è spettacolare; svoltando verso destra si raggiunge Tsaarsbank che si trova invece direttamente sull’Oceano Atlantico, qui si trovano alcune formazioni rocciose molto scenografiche dove si infrangono le onde.

Sia a Kraalbaai sia a Tsaarsbanksi si trova un’area pic-nic e l’accesso alle rispettive spiagge che, essendo in un parco nazionale, sono incontaminate e prive di strutture, ma è comunque possibile fare passeggiate e fare il bagno.

Durante il periodo della fioritura è possibile accedere anche alla sezione di Postberg (Postberg Section), solitamente aperta solo ad agosto e a settembre; qui la vegetazione più bassa consente di avvistare più facilmente gli animali.

Abbiamo trascorso la giornata nel parco a contatto con una natura spettacolare, inoltre qui abbiamo trovato molti fiori selvatici, grazie all’umidità proveniente dall’oceano; abbiamo avvistato anche animali che non avevamo mai visto prima, come il bontebok e la zebra di montagna del capo (Cape mountain zebra).

Usciamo dal gate sud e ci immettiamo sulla R 27, la strada che corre lungo la costa e che, dopo circa 100 km ci ha portato a Cape Town.

Dopo aver trascorso qualche giorno a Cape Town abbiamo imboccato la N1, la strada che attraversa longitudinalmente tutto il Sudafrica, da sud ovest a nord est; attraversiamo le township e poi ci ritroviamo nella natura in mezzo alle montagne.

Siamo diretti al Parco Nazionale del Karoo (Karoo National Park), che si trova nella meravigliosa zona semi-desertica del Karoo.

Qui ci sono diversi promontori, che sono stati erosi nel corso dei millenni dagli agenti atmosferici e alle forti escursioni termiche di questa zona: sono molto fotogenici.

Percorriamo questa strada che si corre in questo luogo che sembra inospitale e, dopo cinque ore, arriviamo all’ingresso del parco.

Il Parco Nazionale del Karoo è poco visitato, i pochi viaggiatori che abbiamo incontrato sono sudafricani; è un peccato perché racchiude al suo interno paesaggi spettacolari.

Ci sono diversi itinerari percorribili in auto, la maggior parte dei quali richiede un 4x4; uno di questi si arrampica sul Klipspringer’s Pass, regalando vedute meravigliose sulle vallate e sui dintorni.

Il parco, che copre un’area complessiva di 750 kmq, ospita 58 specie di mammiferi, oltre 200 specie di uccelli e molti rettili tra cui diverse specie di serpenti, gechi, lucertole, scincidi, agame e tartarughe; questo grazie anche alle differenti altitudini presenti.

In questa zona, inoltre, sono stati rinvenuti dei fossili risalenti a milioni di anni fa, il sentiero dei fossili (Fossil Trail) conduce i visitatori alla loro scoperta.

Abbiamo trascorso solo una notte nel Parco Nazionale del Karoo e questa è l’ultima tappa di questo meraviglioso viaggio che ci ha portato alla scoperta di luoghi strepitosi e incredibili.

Una delle sorprese più grandi del viaggio a stato proprio il Western Cape, una regione con una natura strepitosa e molto varia che, in buona parte, è ancora troppo poco conosciuto.

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Etosha National Park: Etosha Pan - Photo Credits: Romina Facchi

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Our car! - Photo Credits: Romina Facchi

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Soweto: Orlando Power Station Towers - Photo Credits: Romina Facchi

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Khama Rhino Sanctuary: Black Rhino - Photo Credits: Romina Facchi

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Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi

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Nxai Pan: Baines Baobab - Photo Credits: Romina Facchi

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Central Kalahari Game Reserve: Lion - Photo Credits: Romina Facchi

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Moremi Game Reserve: Leopard - Photo Credits: Romina Facchi

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San people - Photo Credits: Living Culture Foundation 

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Namibia: Mahango National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Etosha National Park: elephants - Photo Credits: Romina Facchi

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Swakopmund - Photo Credits: Romina Facchi

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Skeleton Coast: Ugab Gate - Photo Credits: Romina Facchi

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Windhoek - Photo Credit: Jbdobane

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Kgalagadi: Cheetah - Photo Credits: Romina Facchi

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South Africa: Hermanus - Photo Credits: Romina Facchi

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Cape Town: Waterfront - Photo Credits: Romina Facchi

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Karoo National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Our expedition - Photo Credits: Romina Facchi