Il matrimonio nella società Luo è una cerimonia piuttosto complicata e prevede diversi passaggi; è considerato l’evento più significativo nella vita dei Luo.
 
Un uomo che intende sposare la sua fidanzata deve chiedere ai genitori della futura sposa il loro benestare e definire il prezzo della sposa, la Ayie è la cerimonia che prevede il pagamento di una somma alla madre della sposa.
 
Ayie in lingua dholuo significa “sono d’accordo” ed è la frase che conclude la trattativa sul prezzo che il futuro sposo deve versare; a questa trattativa partecipano anche altri membri della famiglia e un intermediario neutrale che non appartiene alle due famiglie.
 
Ottenuto il consenso dei genitori, la cerimonia di matrimonio può essere celebrata ed i due sposi non possono più cambiare idea.
 
La cerimonia che segue è il “meko” o rapimento della sposa, questa cattura della futura sposa avviene ad opera di parenti e amici dello sposo che catturano la ragazza per portarla alla casa del futuro marito.
 
La cattura viene contrastata dai parenti della sposa per testare il coraggio dei rapitori e per capire l’importanza che ha la sposa per il futuro sposo; avvengono anche delle scaramucce con dei bastoni mentre la ragazza urla e cerca di divincolarsi per dimostrare l’attaccamento al padre, anche se in realtà è favorevole al matrimonio e a conoscenza del rapimento.
 
Se la ragazza fosse contraria al matrimonio ha vari metodi per interrompere il meko, abbracciare un’euforbia, oppure arrampicarsi su un termitaio continuando a piangere e guardando il proprio villaggio, oppure raccogliere della terra, mettersela in bocca e sputarla ai suoi rapitori.
 
Una volta terminato il meko lo sposo cercherà di capire la cause dell’obiezione e trovare una soluzione, anche se una soluzione venisse trovata, la ragazza rimarrà sempre segnata da questo atto considerato inappropriato.
 
Se il meko va a buon fine la ragazza viene portata alla capanna del futuro marito, qui, alla presenza di quattro testimoni, avviene la deflorazione della sposa; i testimoni dovranno poi informare i genitori sulla reale verginità della figlia.
 
La cerimonia successiva avviene quando i genitori della sposa macellano un bue e regalano la carne alle famiglie della stirpe del marito, a questo segue una grande festa che dura tutta la notte, durante la quale si canta si balla, si mangia e si beve.
 
La cerimonia finale prevede che il marito paghi la dote al padre con diversi capi di bestiame.
 
Al giorno d’oggi molti matrimoni vengono celebrati senza che vengano eseguiti tutti i passaggi voluti dalla tradizione, e, con l’introduzione del cristianesimo, diversi matrimoni avvengono con una cerimonia religiosa in chiesa.
 
In caso di divorzio, anche se è un evento molto raro tra le coppie Luo, il prezzo che era stato pagato per la sposa viene restituito al marito e la famiglia della sposa è obbligata a rimborsare tutto quello che era stato precedentemente ricevuto per la dote.
 
Tra i Luo la poligamia è una pratica consentita, un uomo può avere fino a 5 mogli se possiede bestiame sufficiente per pagare la dote.
 

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