Il complesso del Makgadikgadi Pans si trova in Botswana e copre una superficie di 16.058 kmq; si trova nel bacino di un lago preistorico che ricopriva l’intera regione, molti ritengono che questo lago, il Makgadikgadi Lake, avesse una superficie di 80.000 kmq.

Ora il letto di questo lago è quasi sempre asciutto e la sabbia del suo antico fondale, che si è depositata qui nel Triassico, è ricoperta da una bianca crosta di sale a perdita d’occhio; le formazioni rocciose sono una rarità e possono essere avvistate a distanza.

Questa sabbia, depositata qui 300 milioni anni fa, è costituita da basalto, arenaria e argillite, inoltre contiene alcuni minerali tra cui oro, rame, argento e nickel.

Durante il Cretaceo, circa 80 milioni di anni fa, alcune fessure presenti nella crosta terrestre hanno consentito la fuoriuscita di materiale magmatico molto liquido da diversi “imbuti” vulcanici (“pipes” of molten materials), questo materiale è conosciuto con il nome di kimberlite; le temperature elevatissime e la forte pressione presente in questi imbuti ha creato i diamanti che sono presenti in tutta questa zona.

Si pensa che il grande lago si sia formato 800.000 anni fa, quando i primi movimenti tellurici hanno fatto si che i fiumi, che all’epoca scorrevano in queste terre, non riuscissero più a proseguire il proprio percorso verso l’oceano; si pensa che i fiumi potessero essere l’Okavango e lo Zambesi, oltre agli attuali immissari.

Si stima che successivamente il lago si sia essiccato circa 10.000 anni fa, probabilmente in seguito ad altri movimenti tellurici che hanno innalzato ulteriormente il terreno, deviando i corsi d’acqua che lo alimentavano; alcuni ritengono che ci sia stato anche un cambiamento climatico.

Nei pan sono presenti alcune rocce esposte e qualche affioramento granitico, Kubu Island e Kukome Island, nel Sua Pan, sono le due isole più conosciute e riconoscibili, su queste isole vivono baobab millenari e, sulle rocce, è possibile vedere ancora il segno di dove arrivava una volta l’acqua del superlago; inoltre è presente una spiaggia fossile di ciotoli arrotondati (rounded pebbles), tipico segno che qui si infrangevano le onde del grande lago nel periodo tra 17.000 e 14.000 anni fa.

Nel Ntwetwe Pan non sono presenti affioramenti granitici ma alcune dune di sabbia fossili a forma di mezza luna (barchan), di queste Gabasadi Island è la più grande; probabilmente si sono formate sul fondo del lago a seguito del movimento delle onde e delle correnti e successivamente, quando il lago si è prosciugato, sono state modellate dal vento.

Sono ancora visibili, a sud del Sua Pan, le tracce delle sponde di quello che fu il lago preistorico; vicino a Mosu infatti si innalza una scarpata, la Gidikwe Ridge, alta circa 40 metri, dove sono presenti i segni dell’erosione delle onde del lago.

Per il resto i pan sono completamente piatti e, durante la stagione secca, da giugno a ottobre, sono una distesa si sale essiccato al sole sopra ad uno strato di argilla; mentre durante la stagione delle piogge, se le precipitazioni sono abbondanti, i pan si riempiono di acqua, ma il livello non supera mai i 50 cm di altezza, comunque sufficienti per riportare la vita in questo luogo, altrimenti completamente inospitale.

I principali affluenti dei Makgadikgadi Pan sono il fiume Boteti a occidente e il fiume Nata ad oriente e, se le piogge stagionali sono abbondanti, questi fiumi riescono ad allagare la superficie salata dei Pan.

Gli erbivori si radunano sulle sponde dei fiumi, dove trovano la vegetazione, mentre gli uccelli arrivano in grande numero, soprattutto i pellicani, e i fenicotteri, sia maggiori sia minori (lesser and greater flamingo).

La superficie salata contiene carbonato di sodio (soda ash) e cloruro di sodio (sodium chloride).

Il carbonato di sodio ha molteplici utilizzi: è un componente del vetro, viene utilizzato nelle piscine per alzare il ph dell’acqua, può essere utilizzato come ammorbidente per tessuti e anche per rimuovere le macchie di grasso, olio e vino; mentre il cloruro di sodio è il sale da tavola. che serve anche per conservare gli alimenti.

Nella parte orientale del Sua pan è presente un’industria per l’estrazione e la raccolta del sale e del carbonato di sodio.

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Makgadikgadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi

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Makgakigadi Pans: Sua Pan - Photo Credits: Romina Facchi

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Makgakigadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi

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Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi

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Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi

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Nxai Pan: Baobab - Photo Credits: Romina Facchi