La città di Ferkessédougou

Ferkessédougou, spesso abbreviata con Ferkè, si trova nel nord della Costa d’Avorio ed è una città che ha più di 120.000 abitanti.

Ferkè si trova nel territorio del popolo Senufo; questo insediamento venne fondato nel XIX secolo da Ferkessé, un leader Niarafola, che venne spinto a ovest dall'espansione dell'impero Kong. 

Alla fine del XIX secolo l'area passò sotto il controllo del primo Impero Wassoulou di Samory Touré e, successivamente, dell'Impero Coloniale Francese. 

La città è un punto di passaggio obbligato per coloro che si recano in Burkina Faso e in Niger e questa posizione strategica ha decretato il successo delle sue attività commerciali; ci sono due importanti mercati in città, uno tradizionale, dove si vendono alimenti e oggetti di uso comune, e il mercato del bestiame, dove vengono venduti gli zebù e le capre.

Nel 1929 la ferrovia raggiunse Ferkè, e questo evento rappresentò un ulteriore passo avanti nello sviluppo della città e della regione, la ferrovia nel 1933 venne estesa ulteriormente e collegava Abidjan a Ouagadougou in Burkina Faso.

Oltre alla vicinanza con i posti di frontiera ed essere il crocevia dei trasporti, Ferkè è anche sede di importanti scuole e di un ospedale.

L'economia della zona di Ferkessédougou si basa prevalentemente sul settore primario, con un'agricoltura commerciale su vasta, con enormi piantagioni di cotone e canna da zucchero.

Come in tutto il nord del paese, il cotone è una coltura importante e la città è diventata un centro di lavorazione della materia prima; il cotone venne introdotto, con una produzione su larga scala, dai francesi durante il periodo coloniale e rimane tutt’oggi un pilastro importante dell'economia locale.

Il cotone, oltre ad essere venduto per la realizzazione dei tessuti, ha un altro utilizzo, i semi, che costituiscono uno scarto di produzione per i tessuti, vengono raccolti ed utilizzati per alimentare i capi di bestiame.

Ferkè infatti non solo è un importante mercato del bestiame ma anche un centro per l’alimentazione degli animali, che spesso giungono qui dopo aver percorso centinaia di chilometri.

Giunti qui gli animali hanno il tempo di prendere forze e peso dopo il viaggio, soprattutto le mandrie di bovini zebù che giungono dal nord, dal Burkina Faso, dal Mali e dal Niger, e sono diretti ai mercati del sud della Costa d’Avorio.

I capi di bestiame vengono venduti a peso, quindi è fondamentale che i capi riacquistino peso, inoltre un animale con un aspetto sano attira molti più acquirenti.

Abbiamo visitato il mercato del bestiame ed è stato divertente spiare all’interno delle varie stalle e recinti e osservare un gran numero di animali, zebù, pecore, caprette e un’altra specie di capre dalle corna ricurve e mucche simili a quelle europee.

Anche il mercato regionale di Ferkè è interessante, una parte del mercato si trova lungo la via principale mentre un’altra area si trova al coperto ed è piena zeppa di colori, profumi, gente che contratta e merci di ogni genere.

Qui si può trovare di tutto, dai semi più disparati, agli alimenti freschi, dagli utensili da cucina a venditori ambulanti di caffè che spingono il loro carretto.

Qui, come del resto in tutta la Costa d’Avorio, il caffè è una vera istituzione; ci sono bar e locali che servono questa bevanda calda e fumante, accompagnata da un pezzo di pane o da un dolcetto; ci sono anche una serie infinita di carretti e piccoli chiostri, tutti contraddistinti dalla scritta “caffè-express” che servono il caffè col latte in bicchieri di vetro.