Il viaggio in Costa d’Avorio inizia da Abidjan, la città più grande e più importante del paese e, ovviamente, dove si trova l’aeroporto principale.

Con una popolazione di circa 5 milioni di abitanti, Abidjan è la capitale economica e culturale della Costa d’Avorio, sorge lungo la laguna di Ébrié, su isole e penisole create dal banco di sabbia Vridi Plage e collegate tra loro da ponti. 

Il vicino Oceano Atlantico è una fonte importante per la città, sia per la pesca sia perché le navi che lo solcano e che giungono qui per imbarcare le preziosi merci che la Costa d’Avorio esporta: cacao, caffè, legname, banane, ananas, cotone e manganese.

Abidjan vanta il più grande porto dell’Africa Occidentale grazie alla profondità delle sue acque, che possono accogliere bastimenti di grande stazza.

Abidjan divenne capitale della colonia francese nel 1934, mantenne quella posizione anche dopo l'indipendenza del paese, avvenuta nel 1960, ma dovette cedere il titolo di capitale a Yamoussoukro, nel 1983.

Iniziamo la nostra visita di Abidjan partendo dalla Cathédrale St Paul, la principale chiesa cattolica della città; è stata progettata da un architetto italiano, Aldo Spirito, e la sua particolare forma vuol ricordare un elefante, simbolo della nazione, che spinge e sorregge la croce e la cristianità.

La chiesa vanta splendide e moderne vetrate colorate.

Noi siamo giunti qui la domenica mattina ed è bello vedere come la gente si reca in questo luogo come se si recasse ad una festa, il loro modo di vivere la religione è molto gioioso, come molti altri aspetti della loro vita.

Il quartiere Le Plateau è il quartiere degli affari di Abidjan, qui hanno sede numerose banche, hotel e alcuni grattacieli, che sono il vanto della città.

A soli 3 km dal centro di Abidjan si trova il Parc National Banco, una foresta pluviale con immensi alberi tropicali. 

I mercati sono ovviamente una meta da non perdere, il Mercato Coperto di Treichvillee il Marché de Cocody offrono tutto quello di cui si necessita, inoltre ospitano una sezione importante di artigianato locale, con meravigliose maschere e statue di legno.

La laguna gioca un ruolo importante nella vita della città ed è solcata da numerosi traghetti, che fanno la spola da una sponda all’altra, per trasportare passeggeri che si recano al lavoro o studenti; noi abbiamo raggiunto la stazione lagunare per poter attraversare rapidamente la laguna, evitando il traffico stradale e per godere di un punto di vista particolare sulla città.

Da non perdere assolutamente la visita di Grand-Bassam.

L’antica città coloniale francese di Grand-Bassam, si trova a 40 km a est di Abidjan, alla foce dell'estuario del fiume Comoe nel golfo di Guinea; la città è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. 

Grand-Bassam è un esempio superbo di città coloniale della fine del XIX secolo, l'insediamento coloniale è stato infatti edificato tra il 1880 e il 1950 e i suoi edifici riflettono la tipica architettura coloniale francese di quell'epoca.

Fu la capitale coloniale francese dal 1893 al 1896, ano in cui l'amministrazione venne trasferita a Bingerville a seguito di una epidemia di febbre gialla.

Il sito Unesco include tutta la parte storica della città coloniale e un villaggio di pescatori adiacente; il villaggio si trova su una penisola sabbiosa, che separa una laguna costiera dall'Oceano Atlantico.

La città è divisa dalla Laguna di Ébrié in due parti. 

Ancien Bassam, che rappresenta l'antico insediamento francese, si affaccia sul Golfo di Guinea; qui si trovano i grandi edifici coloniali, alcuni dei quali sono stati restaurati altri invece sono abbandonati e hanno un fascino decadente, la cattedrale e il Museo Nazionale del Costume della Costa d'Avorio (Musée du Costume) che ospita interessanti esposizioni di abiti tradizionali e maschere.

Nouveau Bassam si trova nell'entroterra, è collegata ad Ancien Bassam da un ponte ed è posizionata sul lato settentrionale della laguna; in passato in questa zona sorgeva il quartiere dei servitori africani, ora invece è il principale centro commerciale della città.

Il ponte che collega i due quartieri della città è stato scenario di un evento storico durante il periodo della colonizzazione francese: una giovane donna nera, provata dalla fame, ha attraversato il ponte alla ricerca di cibo nel vicino quartiere ricco dei bianchi; all’epoca era vietato ai neri di entrare nel quartiere dei francesi, solo i servitori potevano attraversarlo per recarsi al lavoro, ma quell’azione disperata cambiò per sempre le sorti del ponte e anche degli abitanti di Grand Bassam: la ragazza creò un precedente e, da quel giorno chiunque potè, e può, attraversare il ponte senza alcun limite.

Dopo gli anni di declino e di abbandono, a partire dalla fine degli anni '70 del secolo scorso, la città iniziò a rinascere come destinazione turistica e come centro artigianale; oggi numerosi resort permettono di rilassarsi sulla splendida spiaggia, orlata da palme, che si estende lungo la costa atlantica.

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Ivory Coast: Senufo Village - Photo Credits: Romina Facchi

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Ivory Coast: Dan Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Baulè People: Goly Dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Grand Mosque of Kong - Photo Credits: Romina Facchi

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Ferkè Market - Photo Credits: Romina Facchi

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Senoufo dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Senufo people - Photo Credits: Romina Facchi

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Fulani people - Photo Credits: Romina Facchi

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Dozo warrior - Photo Credits: Romina Facchi

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Yacuba Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Guerè Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Cocoa fruit - Photo Credits: Romina Facchi

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Yamousoukro - Photo Credits: Romina Facchi