Stamattina siamo partiti abbastanza presto e siamo arrivati nel Parco Nazionale Reale di Hlane, in Swaziland o Eswatini, verso le 10:30; è troppo presto per fare il check-in nel nostro cottage ma non importa, a noi interessa scoprire il parco.

Ci facciamo dare una cartina alla reception del Ndlovu Camp, il campo principale del parco, da dove partono anche tutte le attività; la mappa è forse un po’ troppo approssimativa, ma tanto noi abbiamo Tracks4Africa e partiamo alla scoperta del parco.

Il parco è grande complessivamente 22.000 ettari, ma è diviso in tre sezioni: la sezione dei rinoceronti, dove si trova un numero volutamente non ben precisato, di rinoceronti bianchi, insieme a elefanti, impala, nyala, giraffe, gnu, kudu, facoceri, babbuini e altri animali non predatori; il settore dei leoni dove ci sono i leoni, non ci sono i rinoceronti, ma ci sono tutti gli altri animali, ed infine la parte principale del parco dove mancano i rinoceronti, gli elefanti e i leoni, ma ci sono tutti gli altri erbivori.

Usciamo dal cancello del Ndlovu Camp e ci avventuriamo lungo la strada sterrata che si trova alla nostra sinistra; siamo nel settore dei rinoceronti e speriamo di vederli.

La vegetazione è fitta e ci sono diversi alberi morti, pensiamo ad una alluvione, ma poi ci diranno che sono stati gli elefanti; questi alberi sono infatti Acacia nigrescens (knob thorn tree), il loro legno è molto resistente quindi, quando muoiono, i loro tronchi restano in piedi per diverso tempo, mentre il motivo per cui muoiono è che gli elefanti mangiano la corteccia e questo fa morire la pianta.

Vediamo un kudu che ci guarda attraverso i cespugli, sembra a metà tra l’incuriosito e l’impaurito, dopo un po’ l’impaurito prende il sopravvento e scappa nascondendosi nella boscaglia.

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Poco dopo vediamo un rinoceronte bianco, è un po’ nascosto tra i cespugli e non è facile fotografarlo, inoltre si sposta in continuazione; dev’essere una femmina ed è incinta, si vede chiaramente che è molto grossa.

Dopo tutta la fatica per trovare, più volte, il punto giusto da dove scattarle le foto, ci accorgiamo che poco dopo, davanti a noi sulla strada, ci sono due rinoceronti bellissimi; ben presto capiamo che non sono due ma sei, gli altri infatti escono poco dopo dai cespugli.

Uno alla volta ci attraversano la strada e vanno verso la pozza che si trova di fronte al Ndlovu Camp, ci sono passati davvero molto vicini, meno male che sono rinoceronti bianchi e non neri, quest’ultimi sono molto più aggressivi; accanto a noi c’è anche l’auto da safari del campo con a bordo gli ospiti.

Proseguiamo il nostro giro ma è davvero difficile avvistare qualcosa poiché la vegetazione è molto fitta; vediamo nyala e impala e un paio di facoceri.

Le strade sono tutte sterrate ma in buone condizioni, anche se bisogna usare un po’ di cautela a guidare qui poiché le antilopi attraversano spesso la strada ma, a causa della vegetazione, le si vede all’ultimo momento.

Non ci avventuriamo troppo lontano anche perché è abbastanza facile perdere l’orientamento e le strade non sono segnate; noi usiamo Tracks4Africa e la bussola per ritornare al Ndlovu Camp.

Per oggi pomeriggio siamo ancora incerti sul da farsi, mentre per domani abbiamo prenotato un safari guidato perché è l’unico modo per vedere il settore dei leoni; adesso invece andiamo a pranzo.

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