Le valigie per partire per una spedizione devono tassativamente essere ridotte allo stretto indispensabile ed è meglio portare valigie morbide, che si riescono a caricare più facilmente sul fuoristrada.

Inoltre è utile uno zaino da tenere in auto con all’interno tutto il necessario per il viaggio, come ad esempio la guida, i libri, la macchina fotografica, i documenti e oggetti personali.

Meglio organizzare la valigia con appositi sacchetti che, oltre a dividere gli indumenti, li proteggono sia dalla terra sia da eventuali ospiti indesiderati; sono solitamente di tela o di materiale acrilico e si chiudono con una cerniera, sono l’ideale per un viaggio itinerante o se si ha poco spazio per i bagagli.

Il nostro abbigliamento comprende solo magliette, pantaloni, camicie e pile dai colori neutri, solitamente beige e in varie tonalità di verde; questo perché, soprattutto per fare i safari, sono i colori che vengono sempre consigliati per meglio integrarsi con la natura.

Meglio non indossare abbigliamento mimetico, solitamente in Africa viene utilizzato dai militari, e niente colori accesi, ma soprattutto è meglio evitare il blu scuro e il nero, i colori preferiti dalle mosche tse tse, che hanno una puntura molto dolorosa.

Scarpe comode per camminare, meglio se chiuse, per la sera meglio lo scarponcino alto sulla caviglia, soprattutto se si deve camminare nell’erba o se si vogliono fare dei walking safari.

Solitamente l’escursione termica è elevata, soprattutto durante i mesi invernali, cioè da giugno a settembre, quindi meglio portare indumenti caldi e vestirsi “a cipolla”.

Meglio portare un cappello o un berretto e non scordarsi la crema solare, il sole africano può ingannare e, anche in giornate non calde, ci si può ustionare.

Noi solitamente partiamo con un kit di medicine molto fornito, lungo il percorso è più facile trovare qualche medico tradizionale di qualche villaggio che usa le piante per preparare strani intrugli, piuttosto che una farmacia; quindi noi portiamo tutto quello che potrebbe esserci utile come un antipiretico, antibiotici ad ampio spettro, crema per irritazioni cutanee, integratori di sali minerali, fermenti lattici, anti-vomito, anti-diarrea e cerotti di varie forme.

Nella nostra valigia poi non mancano mai le nostre reflex, la Go Pro, i binocoli, i libri per identificare gli animali e le piante, le cartine, il navigatore satellitare e il telefono satellitare, soprattutto se ci rechiamo in zone remote dove il cellulare è solo una macchina fotografica tascabile e al limite lo si può utilizzare per riconoscere le stelle e le costellazioni, avendo preventivamente scaricato le apposite applicazioni.

Infine noi portiamo sempre delle torce per la sera, sia quelle da posizionare sulla fronte, sia quelle da tenere in mano.