La città di Yamoussoukro è formalmente la capitale della Costa d’Avorio anche se, ad oggi, qui non vi è nessuna ambasciata, nessun ministero e tantomeno il parlamento; tutte le istituzioni politiche e amministrative si trovano ancora ad Abidjan.

Abidjan rimane a tutti gli effetti la vera capitale politica ed economica del paese.

Yamousoukro è una città piuttosto bizzarra, ampi viali a 4 corsie, in stile europeo, attraversano la città ma, ai loro lati, si susseguono solo ampi spazi ancora adibiti alla coltivazione e solamente qualche edificio isolato.

Questa città utopistica è frutto della volontà del primo presidente della Costa d’Avorio, che salì al potere dopo l’indipendenza dai francesi; ma, ancora oggi, è ben lontana dall’essere la città modello per il resto del continente che era nelle sue intenzioni.

Félix Houphouët-Boigny, primo presidente della Costa d’Avorio, dal 1960 al 1993, aveva deciso, nel 1983, di fare di Yamoussoukro, il suo villaggio natale, la capitale della Costa d’Avorio. 

Diede così inizio alla costruzione di ambiziosi progetti, primo fra tutti la costruzione della Basilica cristiana più grande del mondo.

La Basilica di Nostra Signora della Pace a Yamoussoukro è stata costruita ispirandosi alla Basilica di San Pietro, nella Città del Vaticano; nel progetto originario non avrebbe dovuto superare quest’ultima in altezza, su precisa richiesta del papa, ma, al termine dei lavori, risultò essere più alta e con una superficie maggiore.

Le suedimensioni sono stupefacenti: una superficie di 30.000 metri quadrati e un’altezza di ben 158 metri; può ospitare fino a 18.000 fedeli, anche se normalmente i fedeli non sono che qualche centinaio.

La Basilica sorge nel bel mezzo del nulla, circondata dalla savana e, quando ci si avvicina, appare come un miraggio; venne consacrata nel 1990 da Papa Paolo Giovanni II che pretese che venisse costruito anche un ospedale nei pressi della basilica.

Oggi l’ospedale è finalmente funzionante anche se, essendo privato e non pubblico, non è di vera utilità per la popolazione che non può permettersi di pagare le cure.

Giovanni Paolo II chiese che venisse costruita anche una università ,che doveva sorgere accanto alla Basilica, ma, al momento, questo progetto è rimasto solo sulla carta.

La Basilica, nonostante le sue dimensioni, si presenta un po’ tetra, in realtà è una copia mal riuscita della Basilica di San Pietro e, a causa del costo di costruzione, si parla di 300 milioni di dollari, ha raddoppiato il debito pubblico del Paese.

L’altro grande progetto che venne realizzato da Félix Houphouët-Boigny ad Yamousoukro è il Palazzo Presidenziale, costruito su sua esplicita richiesta perché divenisse non solo la sua sede ufficiale ma anche la dimora della sua famiglia; il palazzo presidenziale ha un recinto di 22 km e racchiude il territorio che in origine era occupato da N’Gokro, il villaggio natale del presidente.

Il palazzo presenta uno stile architettonico contemporaneo, senza nessuna particolarità degna di nota, non è visitabile dal pubblico, in quanto ora è il palazzo privato dove vive la famiglia dell’ex presidente.

Nei pressi del Palazzo Presidenziale di Yamoussoukro si trova un lago che, è famoso poiché ospita alcuni coccodrilli del Nilo: il Lac aux Caimans.

Infatti, in quello che potrebbe ricordare un fossato medievale a protezione del Palazzo, sono stati collocati dei coccodrilli che, nelle credenze del popolo Baoulè, a qui si ritiene appartenesse il padre di Félix Houphouët-Boigny,rappresentano il simbolo del potere e della virilità.

Una cosa molto curiosa: ad ogni coccodrillo presente nel lago è stato assegnato un rango politico e militare, l’assegnazione è stata fatta in base alla ferocità, alla grandezza e alla forza dell’animale; troviamo così coccodrilli che sono stati insigniti del titolo di capitano, di comandante, di capo di gabinetto, e così via.

Altri edifici di Yamousoukro, che sono degni di nota, sono il Palazzo della Fondazione, che porta il nome del primo presidente, e la Grand Mosque.

Nel Quartier Millionnaire, un nome che fa da contrasto con le condizioni economiche medie della popolazione ivoriana, si trovano gli hotel migliori della città tra cui l’Hotel President, un altro progetto ambizioso del padre della nazione, realizzato utilizzando materiali pregiati e senza badare a spese.

Onestamente Yamoussoukro ci ha lasciato un po’ basiti per i suoi contrasti e per lo spreco di risorse economiche, ma secondo noi va comunque visitata in quanto parte della storia e della realtà della Costa d’Avorio e della visione utopistica del suo primo presidente.

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Ivory Coast: Senufo Village - Photo Credits: Romina Facchi

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Ivory Coast: Dan Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Baulè People: Goly Dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Grand Mosque of Kong - Photo Credits: Romina Facchi

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Ferkè Market - Photo Credits: Romina Facchi

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Senoufo dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Senufo people - Photo Credits: Romina Facchi

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Fulani people - Photo Credits: Romina Facchi

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Dozo warrior - Photo Credits: Romina Facchi

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Yacuba Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Guerè Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Cocoa fruit - Photo Credits: Romina Facchi