Il nostro viaggio in Costa d’Avorio ci ha permesso di incontrare un popolo incredibile che è riuscito, nei secoli a resistere alle influenze delle religioni monoteiste, come il cristianesimo e l’islamismo, a superare quasi indenne il periodo dello schiavismo e delle colonizzazioni europee, riuscendo a mantenere intatte le proprie tradizioni: stiamo parlando del popolo Senufo.

Il popolo Senufo o Senoufo si suddivide in numerosi sottogruppi, che vivono nella regione settentrionale della Costa d’Avorio, nel Mali sud-orientale ed nel Burkina Faso.

I Senufo sono prevalentemente un popolo di agricoltori che coltivano mais, miglio, patate dolci e arachidi, ma sono famosi soprattutto per le loro abilità artistiche e per essere esperti musicisti.

Sono superbi intagliatori di sculture in legno, maschere e figure simboliche, hanno specializzato la loro arte ed il lavoro artigianale nel corso dei secoli e ogni sottogruppo si è specializzato in una determinata produzione, l'arte viene appresa all'interno di questi sottogruppi e tramandata da una generazione all'altra.

Ci sono alcuni sottogruppi che si sono dedicati alla produzione del ferro, altri che invece sono abili scultori, altri gruppi si sono specializzati nella conciatura delle pelli, altri ancora che si sono dedicati alla pittura.

L'arte dei Senufo ispirò diversi artisti europei del XX secolo, come ad esempio Pablo Picasso, che si recò per ben tre volte nei villaggi dei pittori Senoufo e dove rimase impressionato dalle loro tecniche tradizionali di pittura e dalle figure che venivano rappresentate.

Durante la nostra permanenza in questa parte della Costa d’Avorio, nei pressi di Korhogo, abbiamo avuto la possibilità di visitare alcuni villaggi Senoufo, questi sono costituiti da piccole case di mattoni di fango e con il tetto in paglia; abbiamo assistito anche al procedimento della fusione del ferroe alla realizzazione di semplici ma bellissimi dipinti su tela.

La maggior parte dei Senoufo pratica la religione animista, credono in un essere supremo che ha creato il mondo, Kolotyolo e nella figura dell’Antica Madre, chiamata Maleeo o Katieleo, ma, queste due figure principali, si affiancano numerosi spiriti ancestrali e naturali.

Il popolo di Senoufo è noto per il suo profondo attaccamento e dedizione alle pratiche ancestrali e alle credenze religiose. 

Per entrare in contatto con il Dio Creatore i Senufo utilizzano come intermediari i feticci, questi sono considerati i canali di comunicazione con la divinità e servono anche per proteggersi dal potere degli spiriti malvagi.

I feticci sono presenti anche sui granai per proteggere il raccolto, mentre le capanne dei feticheurprevedono la presenza di numerose raffigurazioni di animali sacri e figure spirituali, poste a protezione del luogo sacro dove avvengono i sacrifici rituali.

L’organizzazione sociale dei Senoufo è strettamente legata alle credenze religiose animiste, esistono fondamentalmente tre società: la società Poro, la società Wambele o Tyekpa e la società Sandogo.

La società Sandogo è orientata verso le arti della divinazione e occupa un buon posto nell'organizzazione spirituale del Senufo; questa società è essenzialmente femminile, sebbene gli uomini possano entrare e praticare la divinazione; hanno i loro rituali e un ordine segreto.

Differente il ruolo della società Wambele (The Society of Sorcerers), o Tyekpa, che esegue stregoneria e rituali.

La più importante è la società segreta maschile chiamata Poro, la cui funzione è quella di garantire un buon rapporto tra il mondo vivente e gli spiriti, il Poro ha regole rigide e molti tabù, prevede elaborati riti di iniziazione in una zona di foresta che è considerata sacra. 

I rituali di iniziazione coinvolgono maschere, figure e oggetti rituali che il popolo Senufo incide nel legno e modella in ottone, e che ha perfezionato nei secoli, la segretezza di questa società ha aiutato il popolo Senufo a preservare la propria cultura.

I rituali di iniziazione Poro durano 21 anni e sono divisi in tre fasi di 7 anni ciascuna, ad ogni fase ai ragazzi viene insegnato come vivere in società, i rituali spirituali e altri segreti religiosi che vengono tramandati dagli anziani, oltre che a dover superare prove di abilità e praticare danze acrobatiche.

Alla fine del periodo di iniziazione i ragazzi diventano uomini e si celebra questo nuovo status sociale con una danza chiamata Boloy,o danza della pantera, una danza acrobatica eseguita dagli iniziati di ritorno da un periodo d’isolamento nella foresta sacra.

Gli iniziati vestono un costume dalle tonalità della terra e maculato, che ricorda il manto del leopardo, animale considerato sacro, e anche i movimenti sono ispirati dal flessuoso felino.

La danza è molto acrobatica e riflette il duro addestramento subito nella foresta sacra, assistervi è affascinante ed il ritmo delle percussioni è coinvolgente.

Anche le ragazze partecipano alla prima fase del Poro, e la danza N'Goron è una danza di iniziazione eseguita al termine della loro permanenza nel bosco sacro dove vengono iniziate e passano all'età adulta.

La danza N’Goron o Danza delle Vergini celebra la bellezza delle giovani donne appena iniziate, queste indossano un gonnellino corto con una sorta di pompon di rafia sulla schiena, che evidenzia i movimenti del ballo.

La danza è caratterizzata da movimenti ritmici che servono a mettere in evidenza il busto nudo dei ballerini, le vergini danzano in cerchio mentre i ragazzi le corteggiano con una danza che prevede un movimento rapidissimo delle gambe, mantenendo il busto quasi del tutto fermo.

Abbiamo assistito a entrambe queste danze, al tramonto quando la luce del sole regala colori caldi e intensi, sono state due splendide esperienze soprattutto perché l’intero villaggio si è unito ad assistere a questi eventi creando un’atmosfera di gioia.

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Ivory Coast: Senufo Village - Photo Credits: Romina Facchi

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Ivory Coast: Dan Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Baulè People: Goly Dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Grand Mosque of Kong - Photo Credits: Romina Facchi

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Ferkè Market - Photo Credits: Romina Facchi

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Senoufo dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Fulani people - Photo Credits: Romina Facchi

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Dozo warrior - Photo Credits: Romina Facchi

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Yacuba Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Guerè Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Cocoa fruit - Photo Credits: Romina Facchi

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Yamousoukro - Photo Credits: Romina Facchi