Il popolo Fulani, conosciuto anche con il nome di Peul, soprattutto per il mondo francofono, costituiscono un popolo presente in una ventina di paesi dell’Africa occidentale, ma anche in Ciad, nella Repubblica Centrafricana e in Sudan.

Sono un popolo numeroso e questo fa di loro la popolazione nomade, o seminomade, più importante del continente africano.

Li avevamo già incontrati in Ghana, in un viaggio precedente, ma abbiamo voluto tornare e visitare un villaggio Fulani anche in Costa d’Avorioe, nonostante la relativa vicinanza, sono molte le differenze che abbiamo riscontrato.

Le maggiori differenze le abbiamo trovate nella costruzione del villaggio, qui in Costa d’Avorio il loro stile di vita è più sedentario e le capanne vengono realizzate in mattoni di fango, mentre in Ghana le capanne erano realizzate con canne e paglia intrecciate, pronte ad essere facilmente smontate e rimontate, in base ai loro spostamenti alla ricerca di pascoli migliori.

I Fulani originariamente erano pastori nomadi e i loro spostamenti erano legati ai bisogni delle mandrie di zebù e di cavalli, questa loro mobilità su un territorio vasto ha favorito lo scambio e la contaminazione con altre popolazioni autoctone, creando anche dubbi o leggende sulla vera origine del popolo Fulani.

Secondo alcuni studiosi i Fulani provengono dall'Alta Valle del Nilo: l'Alto Egitto, la Nubia e l'Etiopia; da queste zone iniziarono una lunga migrazione verso ovest, attraversando la regione del Sahara, fino a raggiungere la valle del fiume Senegal, la Mauritania ed il Mali.

Le loro caratteristiche somatiche tradiscono infatti, soprattutto in alcune persone, tratti simili a quelli degli etiopi e anche il colore della pelle è più chiaro rispetto alle popolazioni di origine bantù.

Altri ritengono che i Fulani discendano dai Berberi, ma è molto difficile da definire con certezza poiché le continue migrazioni hanno fatto si che alcuni di loro si siano mescolati con altre popolazioni.

L’arrivo degli europei nella regione della Guinea modificò gli equilibri preesistenti, sia legati al commercio sia di potere esercitato.

La pratica della schiavitù fu un altro elemento destabilizzante nella regione, ma i Fulani non furono colpiti da questa piaga, vennero visti come una tribù coraggiosa e armata, alla stregua dei Tuareg, e grazie a questo vennero rispettati.

Il coraggio è un concetto molto importante nella cultura Fulani, i guerrieri hanno una serie di armi e rituali che testimoniano il loro coraggio e la mancanza di paura. 

Quando i giovani ragazzi diventano maggiorenni, eseguono un rituale che prevede che si colpiscano a vicenda con le lance; i giovani ridono mentre ricevono un colpo dopo l'altro come a sbeffeggiare l’avversario e ignorando il dolore.

I Fulani sono facilmente riconoscibili, gli uomini indossano il caratteristico cappello conico realizzato con fibre naturali, mentre le donne vestono con colori sgargianti e hanno un tradizionale tatuaggio nero sul labbro inferiore.

La tradizione di tatuarsi le labbra è conosciuta con il nome di "Tchoodi" è più comune nel Mali ma viene praticata anche in Costa d’Avorio ed in Ghana; è un tatuaggio che viene realizzato usando un ago caldo e sottile e uno speciale inchiostro naturale; a volte, per evitare questa dolorosa operazione, le ragazze si tingono le labbra con l’henné.

I tatuaggi sono considerati un elemento che abbellisce il corpo e la bellezza estetica è particolarmente importante nella cultura dei Fulani.

Anche l’abbigliamento è molto importante, indossano turbanti coloratissimi ed anche abbigliamento è tipicamente colorato, è composto da lunghe vesti con ricami, accessori e gioielli, i colori, considerati sacri sono: il giallo, come l'oro e il sole, il rosso, che rappresenta la forza, il bianco, simbolo di saggezza, ed il nero, che simboleggia la guerra.

La suddivisione del lavoro nella società Fulani è chiara e definita, gli uomini si occupano del bestiame mentre le donne si occupano del villaggio e dei figli, solo alcuni uomini restano al villaggio per proteggerlo da eventuali attacchi.

L'allevamento di bovini Zebù viene praticato principalmente per il latte; mentre il consumo di carne è limitato a rare occasioni, come i matrimoni, le nascite o per rendere omaggio ad un ospite importante.

L’alimentazione varia in base al territorio in cui abitano, coprendo un’area molto estesa alcuni clan hanno facile accesso alla frutta secca, ai datteri, al miele, al riso, altri clan invece arricchiscono la propria dieta cacciando faraone o altre piccole prede o con il latte di cammello.

I Fulani sono in larga parte mussulmani, anche se con alcune deroghe, ad esempio molti di loro sono monogami, ma tutti rispettano la regola di non consumare carne di suino.

I villaggi sono costituiti da gruppetti di capanne disperse, soprattutto i villaggi dei gruppi più sedentari occupano uno spazio piuttosto esteso poiché, ogni gruppo di capanne, costituisce una fattoria che coltiva il proprio appezzamento ed il villaggio risulta così composto da una serie di fattorie confinanti.; ogni fattoria è di una famiglia.

Le capanne sono solitamente rotonde, nel caso di gruppi poligami, ogni moglie ha la propria capanna, i ragazzi e gli uomini hanno una zona separata dove poter discutere ed ospitare stranieri.

I gruppi più sedentari costruiscono le proprie abitazioni utilizzando mattoni di fango e realizzando il tetto in paglia e con stuoie dai colori naturali, l’interno custodisce un letto e diverse calabash, ossia delle grandi zucche dove vengono conservati il latte e altri alimenti.

I clan il cui stile di vita è più tradizionale e nomade realizzano le proprie capanne utilizzando materiali facilmente trasportabili, le capanne vengono costruite unendo fasci di paglia montati su una struttura portante di rami intrecciati e con drappi di tessuto che fungono da porta.

L’interno di queste capanne è più spartano, una stuoia o un tappeto sostituiscono il letto, mentre, per la conservazione degli alimenti, vengono sempre utilizzate le zucche.

Per i clan nomadi l’accampamento è collocato intorno al fuoco, che è la prima cosa che viene fatta; solitamente preferiscono zone elevate, su colline o dune, e le prime capanne che vengono realizzate sono quelle per le persone anziane.

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

costa d'avorio ivory coast romina facci exploringafrica safariadv west africa

Ivory Coast: Senufo Village - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facci exploringafrica safariadv west africa

Ivory Coast: Dan Mask - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Baulè People: Goly Dance - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Grand Mosque of Kong - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Ferkè Market - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Senoufo dance - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Senufo people - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Dozo warrior - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Yacuba Mask - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Guerè Mask - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Cocoa fruit - Photo Credits: Romina Facchi

costa d'avorio ivory coast romina facchi exploringafrica safariadv west africa

Yamousoukro - Photo Credits: Romina Facchi