Tra i popoli che abbiamo incontrato, durante il nostro viaggio in Costa d’Avorio, il popolo Dan o Yacuba è quello che si contraddistingue per le danze più acrobatiche.

Il popolo Dan vive nella parte occidentale della Costa d'Avorio e nella Liberia orientale, è famoso per l'ampia varietà di maschere, che costituiscono un elemento centrale nella vita culturale e nell’organizzazione sociale dei Dan.

Per i Dan, come per le altre tribù della Costa d’Avorio, una maschera non è, come potrebbe pensare un occidentale, una semplice copertura del viso, la maschera infatti è l’intero costume che copre l’intera figura.

Il costume-maschera è spesso composto da un copricapo, da un'ampia gonna in fibra di palma e da un mantello di stoffa, che copre completamente chi lo indossa, nascondendo il suo corpo, nel rispetto della credenza per cui la maschera è uno spirito della foresta e non un essere umano. 

La fibra naturale rappresenta la foresta selvaggia mentre il tessuto rappresenta la società umana civilizzata e la maschera è un mediatore tra questi due mondi.

Le maschere sono la forma d'arte più importante nella cultura Dan, ogni villaggio ne ha diverse e, anche se simili tra loro, ricoprono ruoli e funzioni ben distinti nella comunità.

Fin dalla giovanissima età i ragazzi cominciano a creare maschere, spesso con foglie o stoffa. 

Giovani batteristi e altri assistenti accompagnano le maschere nella loro danza e insieme formano gruppi di intrattenimento, che vengono ricompensati per le loro esibizioni con doni di cibo o denaro; per i ragazzi queste prime esperienze sono l’inizio di un lungo processo di apprendimento delle regole e dei valori della società adulta.

Una delle danze più spettacolari della Costa d'Avorio è la danza dei trampolieri, è una danza rituale che protegge il villaggio e viene celebrata durante le cerimonie, come i matrimoni, i funerali, le iniziazioni e altre occasioni speciali.

I ballerini Yacouba, durante i preparativi che precedono la danza, comunicano con il mondo spirituale degli antenati; per la danza indossano una maschera che prevede alti trampoli e abiti colorati, inoltre hanno un copricapo che copre completamente il viso.

La danza è uno spettacolo acrobatico, durante il quale i ballerini eseguono acrobazie ripetute, pericolose e spettacolari.

La "masque long” o Gué Gblin, è una grande maschera sacra che detiene due poteri: innanzitutto un potere spirituale e soprannaturale, che gli conferisce il potere di comunicare e di essere il portavoce degli spiriti;inoltre un potere temporale, che gli conferisce agilità, abilità e gli consente di eseguire acrobazie insolite che stupiscono il suo pubblico.
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Il prescelto per indossare la maschera Gblin deve superare un rituale di iniziazione rigoroso e segreto, inoltre nessuno dei suoi parenti e amici deve sapere che lui è il custode della maschera Gblin, nemmeno sua moglie.

Il percussionista, che accompagna la sua danza a ritmo di tamburo, invoca la grazia degli spiriti prima che il trampoliere inizi a danzare; questi incantesimi mettono la maschera direttamente in contatto con gli spiriti protettori, che gli suggeriscono i passi da compiere.

La maschera non è una semplice espressione artistica, ma è l'elemento fondamentale dell'organizzazione della società tradizionale in quanto è l'intermediario tra gli uomini e il mondo ultraterreno e il garante della stabilità.

La maschera trampoliere partecipa a tutte le manifestazioni del villaggio, la sua funzione sociale è molto importante, il suo potere mistico fa si che sia rispettato e persino temuto. 

Ogni maschera ha un maestro, che è responsabile per la maschera ed è la persona che controlla e decide le occasioni in cui la maschera esce dal suo rifugio; è anche responsabile del rapporto con la forza spirituale, che abita la maschera in tali occasioni. 

Il popolo Dan o Yacouba vive nella parte occidentale della Costa d'Avorio, questi sono territori coperti da foreste dove scorre il fiume Cavally, e, proprio lungo questo fiume, si possono ammirare dei capolavori tradizionali di questo popolo: i ponti di liane.

Questi ponti sono ritenuti sacri, la loro costruzione avviene ad opera dei giovani iniziandi, che raccolgono le liane nella foresta, ma è solo grazie ad uno spirito che il ponte viene costruito nell’arco di una sola notte.

I ponti di liane sono piccoli capolavori di ingegneria, le lunghe liane intrecciate creano uno stretto passaggio che si estende da una riva all’altra del fiume, permettendo alle persone, che si spostato da un villaggio all’altro, di attraversarlo in sicurezza.

Chi vuole percorrere uno di questi ponti deve togliere le scarpe per non dissacrare il ponte, la sacralità del luogo è presa molto seriamente dalla popolazione locale e il ponte ha un proprio capo, o meglio guardiano, che si preoccupa di mantenere il ponte in buono stato e nel rispetto della sua sacralità.

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Ivory Coast: Senufo Village - Photo Credits: Romina Facchi

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Ivory Coast: Dan Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Baulè People: Goly Dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Grand Mosque of Kong - Photo Credits: Romina Facchi

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Ferkè Market - Photo Credits: Romina Facchi

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Senoufo dance - Photo Credits: Romina Facchi

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Senufo people - Photo Credits: Romina Facchi

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Fulani people - Photo Credits: Romina Facchi

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Dozo warrior - Photo Credits: Romina Facchi

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Guerè Mask - Photo Credits: Romina Facchi

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Cocoa fruit - Photo Credits: Romina Facchi

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Yamousoukro - Photo Credits: Romina Facchi