Durante il nostro, seppur breve, soggiorno nello Swazilandabbiamo avuto l’occasione di approfondire meglio la conoscenza del popolo Swazied immergerci nella natura di questo piccolo regno, visitando lo Hlane Royal National Parke la Mkhaya Game Reserve.

La Mkhaya Game Reserve si trova nel sud-est del paese ed è situata in una zona di ex aziende agricole, riconvertite e diventate uno degli esempi migliori di conservazione e di salvaguardia delle specie di animali a rischio di estinzione.

Inizialmente la riserva è stata istituita per salvare le ultime mandrie dei bovini locali Nguni, missione riuscita perfettamente e oggi questi allevamenti garantiscono alla riserva l'indipendenza economica.

La riserva rappresenta oggi un paradiso non soltanto per le specie a rischio ma anche per una serie di altri animali che qui trovano un ambiente sicuro e privo di bracconaggio.

I safari all’interno della riserva si possono effettuare solo con le auto del lodge e accompagnati da una guida del posto, si parcheggia la propria auto appena dentro i cancelli della riserva e si prosegue su dei fantastici Land Rover aperti, che fanno vivere appieno l’emozione di un safari.

Mkhaya è suddivisa in zone isolate le une dalle altre, alcune sono molto grandi e ospitano numerosi animali, altre con dimensioni più contenute, che vengono utilizzate per la riproduzione di alcune specie, che successivamente vengono rilasciate nei settori più grandi.

I veri protagonisti della riserva sono i rinoceronti, qui si trovano sia i rinoceronti bianchi sia quelli neri, è piuttosto facile imbattersi in questi bellissimi animali, anche se non così facilmente come allo Hlane Royal National Park.

Tra i vari animali presenti, abbiamo avuto la fortuna di avvistare un esemplare di gnu albino, molto particolare.

Nei tre safari, che abbiamo fatto in questa riserva, abbiamo potuto osservare gli splendidi kudu dalle corna lunghissime, i sempre presenti impala, le eleganti giraffe, gli spettacolari nyala, i massicci bufali e ovviamente i rinoceronti.

Nella riserva si possono compiere anche i walking safari, ossi passeggiate nella savana per vivere la natura da un punto di vista più ravvicinato e sentire i rumori, gli odori e notare quei particolari che dal fuoristrada non si notano.

Con i safari a piedi capita che si approccino gli animali molto da vicino, bisogna ovviamente seguire le istruzioni che vengono impartite della guida, per evitare comportamenti errati e potenzialmente pericolosi; la sensazione è incredibile e ci si rende conto di quanto gli animali siano molto più grossi rispetto a come li si vede dall’auto, la prospettiva rialzata del fuoristrada inganna.

Il nostro breve safari a piedi ha avuto dell’incredibile, abbiamo avuto l’occasione di accarezzare un rinoceronte bianco, questo grazie al fatto che la nostra guida conosceva l’animale fin da quando era cucciolo e ora viene riconosciuto come uno del gruppo e questo rinocerontesi lascia avvicinare e toccare, anzi, abbiamo scoperto che apprezza parecchio i grattini.

La riserva di Mkhaya è la destinazione più esclusiva per i safari naturalistici dello Swaziland, lo Stone Camp è un campo dall’atmosfera incredibile, situato lungo le sponde di un fiume, asciutto durante la stagione secca; il campo è immerso in una natura rigogliosa con imponenti alberi di Kigelia africana, conosciuto come l’albero delle salsicce per via dei suoi frutti allungati, e da Acacie nigrescens.

La riserva prende il suo nome proprio dall’Acacia nigrescens, infatti in lingua locale questa acacia si chiama 'Mkhaya'.

I cottage in pietra dello Stone Camp sono fantastici, ricordano le capanne tradizionali, sono coperti da un tetto di paglia, ma le pareti sono completamente aperte, il muro termina infatti all’altezza di circa 80 centimetri e lascia aperta la fascia fino all’inizio del tetto.

La privacy è garantita dalla rigogliosa vegetazione, ma la vera magia inizia la sera perché il campo, che non ha corrente elettrica, viene illuminato da numerose lampade a paraffina, che regalano un’atmosfera romantica.

La cena viene servita sotto una capanna aperta sui lati, si sente il crepitare della legna del falò e i canti tradizionali del personale del campo, tutti appartenenti alle comunità locali e fieri delle loro tradizioni e della loro natura.

Trascorrere una notte in questo campo è un’esperienza incredibile, si sentono i rumori della natura, il fruscio delle fronde mosse dal vento, la luce della luna che filtra dall’apertura e i richiami degli uccelli notturni.

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Kruger National Park: Lions - Photo Credits: Romina Facchi

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Our car! - Photo Credits: Romina Facchi

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Ndebele - Photo Credits: Romina Facchi

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Xhosa - Photo Credits: Romina Facchi

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Basotho - Photo Credits: Romina Facchi

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Pedi village - Photo Credits: Romina Facchi

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Mapungubwe National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Kruger National Park: Lion - Photo Credits: Romina Facchi

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Swazi people - Photo Credits: Romina Facchi

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Hlane Royal National Park: Rhinos - Photo Credits: Romina Facchi

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iSimangaliso Wetland Park: uMkhuze Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

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Hluhluwe-iMfolozi: Wild dogs - Photo Credits: Romina Facchi