Il primo parco nazionale che abbiamo visitato durante il nostro viaggio in Sudafrica Orientale, è il Parco Nazionale di Mapungubwe, nell’estremo nordest del paese, nella provincia del Limpopo, al confine con il Botswana e lo Zimbabwe e in corrispondenza della confluenza dei fiumi Limpopo e Shashe.

Mapungubwe fa parte del più ampio parco transfrontaliero del Greater Mapungubwe Transfrontier Conservation Area, che include la Tuli Game Reserve in Botswana e alcune riserve e aree naturali in Zimbabwe.

Il Parco Nazionale di Mapungubwe è un sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e qui sorse la capitale di un’antica civiltà, il cui regno durò dal 1050  al 1270.

L’area in cui si trova questo parco nazionale è sempre stata un’area importante e ricercata sia da parte degli umani sia dagli animali; i reperti archeologici, che sono stati ritrovati qui, permettono infatti di affermare che, in questo territorio, gli uomini sono presenti da almeno 1000 anni e forse di più.

La storia di questo importante sito archeologico è raccontata molto bene nel museo, che sorge all’interno del parco e poco distante dal gate principale: il Mapungubwe Interpretive Centre che, oltre ad essere stato votato World Building of the Year nel 2009 ai rinomati World Architecture Festival Awards, per la sua architettura che si sposa perfettamente con il territorio circostante, permette di conoscere la civiltà perduta che visse in queste terre in epoca passata.

Il meraviglioso centro interpretativo e il museo ospitano numerosi display che raccontano la storia del regno più antico dell'Africa Meridionale, più antico persino del regno di Grande Zimbabwe. 

Il museo custodisce alcuni dei tesori archeologici che sono stati rinvenuti in questo luogo, che è considerato come il più importante sito dell'Età del Ferro in Sudafrica.

Tra i reperti esposti il più importante è, senza dubbio, il rinoceronte dorato; un tempo era una piccola statuetta di legno laminata in oro raffigurante un rinoceronte, oggi, di questa statuetta, è rimasta solamente la copertura in oro, mentre il legno all’interno si è consumato nel tempo e non è più presente.

Questo delicato oggetto non solo è il simbolo del parco ma, soprattutto, rappresenta l’eredità più elegante e raffinata di un importante regno che dominò l’area per oltre due secoli.

Il Parco Nazionale Mapungubwe è anche una grande attrazione naturale, oltre che archeologica; nel parco si trovano numerosi elefanti, leopardi, kudu, iene, babbuini, giraffe e alcuni esemplari di rinoceronte bianco e a volte leoni e licaoni che sconfinano dal Botswana.

Abbiamo trascorso due giorni in questo parco, abbiamo scelto il Leokwe Camp ed è stata una scelta ottima, il campo è in una bella posizione contornato da baobab, da pareti di roccia rossa; inoltre sa qui si gode di un’ottima vista del tramonto.

I cottage sono spaziosi e la terrazza, attrezzata con il barbecue e due poltrone in legno, è spettacolare, è il luogo ideale dove rilassarsi dopo il safari bevendo un bicchiere di vinoe godersi una stellata incredibile.

Durante la nostra permanenza abbiamo visitato alcuni dei punti più iconici e scenografici del parco, le strade sono in buone condizioni anche se in alcuni punti è necessaria un’auto con il fondo più alto.

Mapungubwe è noto per la sua bella ed ampia vista sul fiume Limpopo; una serie di piattaforme panoramiche, che si affacciano sul fiume, consentono di ammirare spettacolari panorami, in particolare quelle che si trovano in corrispondenza della confluenza dei fiumi Limpopo e Shashe.

I punti di osservazione al Confluence, dove si incontrano i fiumi Shashee Limpopo, e dove lo Zimbabwe, il Botswanae il Sudafrica si uniscono lungo le sponde del fiume, sono assolutamente da non perdere. 

Su un promontorio sono state realizzate 5 terrazze in legno, che offrono un'ampia vista sulla valle del fiume; da qui si possono ammirare il flusso serpeggiante dell'acqua, gli enormi baobab e, con l’ausilio di un binocolo, si possono vedere elefanti, kudu, impala e gnu nelle pianure sottostanti.

Noi siamo andati ad ammirare il tramonto, uno spettacolo da togliere il fiato.

Il Parco Nazionale di Mapungubwe è una delle migliori destinazioni per il birdwatching del Sudafrica, con oltre 450 specie di uccelli registrate; noi abbiamo tentato di individuare i Big Six degli uccelli presenti nel parco: la civetta pescatrice di Pel (Pel's Fishing Owl), l'aquila marziale (Martial Eagle), l'avvoltoio orecchiuto (Lappet-faced Vulture), il bucorvo cafro (Southern Ground Hornbill), l'otarda di kori (Kori Bustard)e la cicogna becco a sella (Yellow-billed stork); inoltre qui c’è la possibilità do poter ammirare la magnifica aquila di Verreaux. (Verreaux Eagle).

La grande biodiversità del Parco Nazionale di Mapungubwe si riflette anche nelle numerose specie di piante presenti.

Lungo le sponde dei fiumi, in particolare, si trovano maggiori concentrazioni di piante e di grandi alberi tra cui i baobab, gli alberi nyala, il Combretum imberbeo leadwood tree, l’acacia della febbre (fever acacia), mopane (Colophospermum mopane), marula  (Sclerocarya birrea), i fichi (ficus) e le Commiphora; questi ultimi sono chiamati Kanniedood, o "non morire" in afrikaans, perché durante l'inverno sembrano morti anche se loro non sono affatto. 

Non lontano dal nostro campo si trova la Tree Top Walk, una passerella sospesa in legno che si affaccia sulle rive del Limpopo e permette di osservare gli alberi da una posizione privilegiata, per aiutare il riconoscimento delle specie i ranger del parco hanno installato delle targhe con il nome scientifico della pianta.

La passerella sopraelevata permette di avvistare gli animali che si recano al fiume per bere, noi abbiamo assistito ad una scena bellissima di una ventina di elefanti, tra cui molti cuccioli, che al mattino attraversavano il letto del fiume bevendo e cospargendosi di sabbia.

Nel parco è possibile effettuare anche safari notturni con i ranger del parco per avere la possibilità di osservare gli animali crepuscolari o notturni, noi abbiamo scelto di aspettare sulla terrazza del nostro cottage nella speranza di scorgere un leopardo.

Non lo abbiamo visto ma di sicuro è passato di lì nella notte perché alla mattina abbiamo visto le sue impronte nella sabbia.

elephant mapungubwe south africa exploringafrica safariadv

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Kruger National Park: Lions - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Our car! - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Ndebele - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Xhosa - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Basotho - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Pedi village - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Kruger National Park: Lion - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africa

Swazi people - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africa

Hlane Royal National Park: Rhinos - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africaz

Mkhaya Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv isimangaliso safari travel

iSimangaliso Wetland Park: uMkhuze Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari travel

Hluhluwe-iMfolozi: Wild dogs - Photo Credits: Romina Facchi