Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre inizia il periodo delle piccole piogge nell’ecosistema del Serengeti e i pascoli del Serengeti centrale e meridionale e della Conservation Area del Ngorongoro torneranno ad essere verdi e fertili.
 
Le mandrie, richiamate dalle piogge lontane, iniziano a scendere verso sud; sembra infatti che gli gnu siano in grado di percepire le piogge e i temporali a grandi distanze.
 
Presto la migrazione si mette in marcia, riattraversa per l’ultima volta il fiume Mara con tutti i pericoli che questo comporta e prosegue la sua marcia scendendo attraverso le pianure nord orientali del Serengeti e raggiungendo Seronera nella parte centrale del parco.
 
Da qui proseguiranno il loro cammino verso il sud del Serengeti e la Conservation Area del Ngorongoro.
 
La posizione, e le relative soste, sono determinate dall’intensità delle piogge, solo quando i fertili pascoli del sud saranno di nuovo verdeggianti e ci saranno scorte di acqua sufficienti nelle pozze e nei fiumi temporanei, la migrazione prosegue verso la destinazione finale.
 
Gli gnu possono camminare instancabilmente per chilometri e per giorni, durante questo loro migrare formano file di animali in cammino lunghe anche 40 o 50 km; uno spettacolo da osservare.
 
Ora i cuccioli sono ormai grandi  e hanno superato incolumi tutto il primo viaggio mentre le femmine gravide sono ormai prossime al parto.
 
Una volta raggiunto la parte meridionale dell’ecosistema del Serengeti, un nuovo ciclo avrà inizio senza sosta così come avviene da migliaia di anni, come comprovato anche da alcune incisioni rupestri che sono stare ritrovare a Olduvai in Tanzania.

Dove è possibile avvistare le mandrie della Grande Migrazione in novembre

Pianure del Salei e le Gol Mountains: le erbe basse di questa zona sono molto nutrienti, perfette per le future madri. Qui vivono diversi predatori tra cui leoni, iene, ghepardi, sciacalli e avvoltoi; inoltre è possibile avvistare molte specie di erbivori.
 
Lago Ndutu e Lago Masek: le terre intorno a questi laghi salati sono molto fertili e hanno erbe base molto nutrienti, inoltre qui l’acqua non manca essendoci i laghi, quindi le mandrie che giungono qui difficilmente si spostano, lasceranno queste terre solo quando l’acqua dei laghi si sarà prosciugata. Qui vivono molti animali tra cui: giraffe, struzzi, elefanti, impala, diverse gazzelle, sciacalli, ghepardi, iene, ippopotami, coccodrilli e 400 specie di uccelli.
 
Moru Kopjes: si trovano nella zona tra Ndutu e Seronera, in questo periodo, grazie alla grande disponibilità di acqua, le madrie si allontanano dalle fonti perenni, come il fiume Seronera, e si recano anche in questa zona. Qui i pascoli sono meno nutrienti però, a causa della maggior disponibilità di acqua, è più facile trovare cibo.
Kusini: questa zona si trova nella punta sud orientale del Serengeti, qui le praterie lasciano il posto alle colline e alle montagne; in questa zona vivono bufali zebre, leoni e ghepardi.
 

I momenti e le tappe del viaggio della Grande Migrazione nell'Ecosistema del Serengeti

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Mappa della Grande Migrazione nel Parco Nazionale del Serengeti - Illustration Credits: Marco Dal Molin - marcodalmolin.it