Lamai è una zona a forma triangolare che si trova a nord del Fiume Mara che traccia il confine a sud di questa zona, mentre la Riserva Nazionale del Masai Mara confina sia a est sia a ovest.
 
Questo è un rifugio per gli gnu e per le zebre che giungono fino a qui durante la stagione secca, le verdi praterie di avena rossa sono simili a quelle del Masai Mara e le dolci colline sono punteggiate qua e là da qualche acacia; un paesaggio completamente differente dal resto del Serengeti Settentrionale.
 
E’ uno dei posti più belli e meno conosciuti dell’Africa Orientale, un luogo segreto che raramente viene visitato dai viaggiatori; durante una giornata di safari in questa zona è difficile incontrare altri veicoli.
 
Inoltre qui, a differenza di altre aree del Serengeti, è possibile effettuare percorsi fuori pista, o meglio, non essendoci piste tracciate, è possibile muoversi in tutte le direzioni senza limitazioni.
 
E’ anche possibile effettuare i walking safari lungo la sponda del Fiume Mara, sempre però scortati da un ranger del parco armato per motivi di sicurezza.
 
Solitamente la Migrazione si trova qui dal mese di luglio al mese di novembre, durante la stagione secca; in questo periodo le mandrie si sparpagliano in quest’area e si muovono in continuazione alla ricerca dei pascoli.
 
Sempre in stagione secca questo è uno dei luoghi migliori per avvistare l’eland, l’antilope africana più grande e massiccia.
 
In questa regione del parco ci sono anche molti altri animali residenti tra cui bufali, antilopi topi, elefanti, facoceri, struzzi e giraffe.
 
Il Triangolo di Lamai è stato aggiunto al Parco Nazionale del Serengeti nel 1965, dopo che fu osservato che molte mandrie di gnu si rifugiavano qui durante la stagione secca e anche per salvare questa zona dall’intensa attività di bracconaggio attuata negli anni ’50 e ‘60 da parte dei Wakuria, una popolazione che viveva nelle vicinanze.
 
Negli anni in cui veniva praticato il bracconaggio gli gnu della Grande Migrazione erano in un numero molto esiguo se paragonato a quello odierno.
 
Infatti nel 1961 gli gnu erano solo 250.000 ed era stato osservato che all’epoca pochissimi esemplari attraversavano il Fiume Mara per recarsi nel Triangolo di Lamai e nel Masai Mara in Kenya; solo quando hanno iniziato a crescere di numero, fino a raggiungere i 1,5 milioni di oggi, sempre più esemplari hanno iniziato, anno dopo anno, ad affrontare l’attraversamento di questo impetuoso fiume e il motivo è semplice: i pascoli del Serengeti Settentrionale non erano più sufficienti per sfamare tutti questi erbivori per tutta la durata della loro permanenza qui e quindi, inevitabilmente, hanno dovuto cercare nuovi pascoli più a nord, affrontando rischiosi attraversamenti del Fiume Mara.
 

Le zone del Serengeti Settentrionale

  • La Valle di Lobo
  • I Boschi del Grumeti Settentrionale
  • Il Fiume Mara
  • La Postazione dei Ranger di Kogatende
  • Il Triangolo di Lamai
  • Wagakuria
  • Le Sorgenti di Bologonja