Il Fiume Mara serpeggia nelle terre del Serengeti Settentrionale e per un lungo tratto fa da confine con la Riserva Nazionale del Masai Mara in Kenya per poi dirigersi verso ovest e fluire nel Lago Vittoria.
 
Questo maestoso fiume, oltre ad essere meraviglioso dal punto di vista paesaggistico, ospita uno degli avvenimenti più spettacolari e leggendari che si possono osservare in tutta l’Africa: l’attraversamento da parte della mandrie di gnu e di zebre della Grande Migrazione.
 
Questo è uno dei momenti più pericolosi per gli gnu e le zebre che migrano prima verso nord per poi fare ritorno verso il sud del Serengeti; i pericoli sono molti, il fiume Mara è un fiume perenne le cui acque sono impetuose e le sponde sono alte e sabbiose; inoltre nelle sue acque vivono diversi coccodrilli del Nilo che aspettano tutto l’anno di banchettare, infine sulle sponde ci sono diversi predatori in agguato, pronti a sfruttare qualsiasi situazione.
 
In una stagione non avviene un solo crossing, ma le mandrie attraversano di continuo il fiume poiché durante la loro permanenza in queste terre, continuano a spostarsi da un punto all’altro, sempre mossi dalla ricerca di nuovi pascoli.
 
Nel fiume vivono anche molti rumorosi ippopotami che restano immersi in acqua durante le calde giornate, al riparo dai raggi solari.
 
Sulle sponde di questo immenso fiume è possibile avvistare immensi branchi di bufali che brucano nelle praterie erbose e grandi gruppi di giraffe che si aggirano all’ombra dei boschi di acacie.
 
Questa è una zona remota dove si recano pochi viaggiatori, poiché si trova a circa 10 ore di viaggio da Seronera, quindi è impossibile venire fino a qui con un safari in giornata.
 
Sia il Fiume Mara sia il Triangolo di Lamai sono due mete imperdibili durante la stagione secca, in particolare nei mesi da agosto a ottobre, quando gli attraversamenti sono più frequenti.
 
Molti viaggiatori credono che il Fiume Mara faccia da confine tra Kenya e Tanzania per tutta la sua lunghezza, ma questo non corrisponde alla verità; per una parte del suo percorso all’interno dell’Ecosistema del Serengeti, circa 70 km, effettivamente segna il confine tra il Parco Nazionale del Serengeti e la Riserva Nazionale del Masai Mara; ma c’è un tratto di fiume, lungo circa 50 km che scorre in territorio tanzaniano e sulla sponda nord non si trova il Kenya, ma bensì il Triangolo di Lamai.
 
In particolare il Triangolo di Lamai è una delle zone più remote del Parco Nazionale del Serengeti, qui i visitatori sono pochissimi, probabilmente in una giornata di safari si incontrerà uno o due veicoli al massimo.
 
 
In prossimità del Fiume Mara si trova una foresta di alberi con grandi fronde, unica nel Serengeti.
 
Gli ippopotami solitamente si trovano in grande numero in prossimità del ponte della postazione dei ranger di Kogatende; si può scendere dal veicolo per avvicinarsi alla sponda sabbiosa del fiume per scattare fotografie e per ammirarli più da vicino.
 
Visitatori regolari delle sponde del fiume sono anche branchi di elefanti e di eland, le antilopi africane più grandi; l’ombra della foresta invece è la zona preferita dagli impala.
 
Mentre nascosti sotto la superficie dell’acqua oppure immobili sulle spiagge del fiume è facile avvistare i coccodrilli del Nilo, queste creature preistoriche possono restare in agguato, nascosti nelle acque torbide del Mara, per giorni in attesa del momento giusto per sferrare l’attacco agli ignari gnu e zebre che cercano di attraversare il fiume oppure che si avvicinano all’acqua per bere.
 
Qui si avvistano molti uccelli, sia rapaci, sia acquatici, sia gli avvoltoi sempre in agguato per approfittare della situazione. 
 

Le zone del Serengeti Settentrionale

  • La Valle di Lobo
  • I Boschi del Grumeti Settentrionale
  • Il Fiume Mara
  • La Postazione dei Ranger di Kogatende
  • Il Triangolo di Lamai
  • Wagakuria
  • Le Sorgenti di Bologonja