La Grande Migrazione è un evento unico e affascinante che si verifica nel Serengeti, da migliaia, forse milioni, di anni; come testimoniano anche le incisioni rupestri rinvenute a Olduvai.
 
Più di due milioni di erbivori, in prevalenza gnu e zebre, compiono un percorso ad anello in senso orario all’interno dell’Ecosistema del Serengeti, percorrendo ogni anno circa 800 km.
 
L’ecosistema del Serengeti comprende il Parco Nazionale del Serengeti e la Conservation Area del Ngorongoro in Tanzania, la Riserva del Masai Mara in Kenya e alcune riserve confinanti.
 
Le mandrie lungo il loro percorso si trovano ad affrontare difficoltà ed ostacoli che devono inevitabilmente superare per poter proseguire nel loro cammino.
 
La continua ricerca di nuovi pascoli e la dipendenza dall’acqua sono i due motivi principali che fanno sì che la Grande Migrazione esista, ma è l’alternanza delle stagioni, e le conseguenti precipitazioni, che ne scandisce il ritmo e ne determina il movimento delle mandrie all’interno del parco e la loro posizione nell’arco dell’anno.
 
Il cammino degli gnu e delle zebre ha inizio quando, alla fine della breve stagione secca, ad aprile, i pascoli del sud del Serengeti e della Conservation Area di Ngorongoro iniziano ad inaridirsi e ad essere troppo sfruttati; gli erbivori si dirigono quindi, in concomitanza con la stagione delle grandi piogge, verso il centro del Serengeti e verso ovest, in prossimità dei laghi.
 
Da qui si muoveranno alla fine della stagione delle piogge per iniziare il lungo viaggio che li porterà, durante la lunga stagione secca, prima a ovest, dove attraverseranno il fiume Grumeti e poi sempre più a nord.
 
A luglio raggiungono finalmente il Serengeti Mara e il Masai Mara, quest’ultimo però solo dopo aver attraversato il grande fiume Mara con i suoi pericoli.
 
Sostano in queste zone fino alla fine della stagione secca, qui trovano pascoli sufficienti a sfamare le mandrie e l’acqua di cui sono dipendenti.
 
Quando iniziano le piccole piogge la migrazione si mette in moto e si dirige verso sud per fare ritorno ai nutrienti pascoli che prediligono.
 
Sembra infatti che gli gnu, oltre ad essere guidati dal loro istinto, possano percepire le piogge e i fulmini a notevole distanza e questo li guidi nel loro cammino, alla ricerca continua delle precipitazioni e di pascoli nuovi oltre che di acqua.
 
Kenya e Tanzania si trovano in prossimità dell’Equatore e in questa zona ci sono solo due tipologie di stagioni: la stagione secca e la stagione delle piogge; proprio questa alternanza è il motore della Migrazione.
 

L'alternanza delle stagioni nel Parco Nazionale di Serengeti e l'influenza sulla Grande Migrazione

  • Stagione secca breve da gennaio a marzo
  • Stagione delle grandi piogge da aprile a maggio
  • Stagione secca lunga da giugno a ottobre
  • Stagione delle piccole piogge da novembre a metà dicembre