Le mandrie sono ormai giunte nelle praterie del nord dove trascorrono 2 o 3 mesi a brucare muovendosi da un pascolo all’altro seguendo le sporadiche piogge, alla ricerca di pascoli nuovi.
 
In questo periodo è possibile vederli attraversare più volte, infatti si spostano tra il Masai Mara e il Serengeti Mara, sempre mossi dalla costante ricerca di cibo.
 
E’ un momento di sosta della Migrazione in cui gli gnu e le zebre sono impegnati solo a mangiare: cuccioli nati a gennaio crescono, le femmine portano avanti le loro gravidanze e tutti gli esemplari fanno scorta di energie per poi dover affrontare nuovamente il viaggio che li riporterà nelle praterie a sud del Serengeti e della Conservation Area del Ngorongoro.
 
Anche al Serengeti Mara ci sono ancora mandrie, alcune sono quelle attraversano il fiume più volte, altre invece non attraversano e decidono di rimanere in questa zona del Serengeti relativamente verde con buoni pascoli e disponibilità di acqua.
 
L’attraversamento è un momento molto delicato e spaventa molto gli animali: il Mara è infestato dai coccodrilli del Nilo, le sponde sabbiose in molti punti sono molto ripide e le acque del fiume sono spesso impetuose a causa della dimensione del Mara stesso, delle sporadiche piogge che lo ingrossano e della pendenza del suo letto.
 
Gli gnu studiano attentamente il punto in cui attraversare, osservano la portata del fiume, la presenza di rapide, controllano che non ci siano grossi massi in acqua ed altri elementi che possano rendere problematico il crossing, non ultimi cercando di avvistare i coccodrilli appostati in acqua in attesa proprio del loro passaggio.
 
Prediligono una discesa più dolce, anche se capita di vederli mentre si lanciano da ripide sponde sabbiose, controllano anche la sponda sul lato opposto, scegliendo, anche in questo caso, un punto dove la salita sia più facile e dove non ci siano piante ed arbusti, dove potrebbero nascondersi i predatori in agguato.
 

Dove è possibile avvistare le mandrie della Grande Migrazione in agosto, settembre e ottobre

Lobo: alcune mandrie sostano in questa zona molto scenica prima di dirigersi più a nord, capita che in questi mesi alcune vi facciamo ritorno alla ricerca di pascoli nuovi.
 
Serengeti Mara e triangolo di Lamai: è la zona più remota e più a nord del Serengeti, si trova proprio al confine con il Kenya e con la Riserva del Masai Mara; qui il paesaggio è in prevalenza pianeggiante con pascoli, cespugli e qualche albero ed è dominato dalla presenza del fiume Mara che compie diverse anse dove è possibile, con molta pazienza, avvistare il crossing.
Oltre alla migrazione qui vivono molti leoni, leopardi, ghepardi, diverse antilopi e gazzelle, iene, ci sono anche gli elefanti ma è più raro vederli qui.
 
Masai Mara: è il naturale proseguimento del Serengeti Mara, caratterizzato da pianure e dolci colline con verdi praterie con arbusti e alberi.
C’è un'altra concentrazione di animali in questa zona, in particolare di predatori come leoni, leopardi, ghepardi e iene che attendono le mandrie; ci sono anche molti erbivori come elefanti, giraffe, bufali, diverse specie di antilopi e gazzelle.
Nel fiume vivono branchi di rumorosi ippopotami e feroci coccodrilli del Nilo che attendono pazienti che la mandria attraversi o che gli animali si rechino al fiume per bere studiando il momento giusto per attaccare.
 

Illustration Credits: Marco Dal Molin - marcodalmolin.it

Le tappe del viaggio della Grande Migrazione nell'Ecosistema del Serengeti mese per mese

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