A dicembre, salvo anni di siccità straordinaria, la Migrazione ha raggiunto le pianure del sud del Serengeti e della Conservation Area del Ngorongoro dove ci sono i pascoli più fertili e nutrienti.
 
Le mandrie trascorreranno qui i mesi successivi finché i nuovi cuccioli, che nascono tra gennaio e febbraio, non siano sufficientemente forti per intraprendere il loro cammino e finché i pascoli di quest’area non siano completamente sfruttati e i fiumi e le pozze stagionali non si siano prosciugati.
 
In dicembre, come nei mesi successivi, le mandrie si sposteranno all’interno di quest’area inseguendo acquazzoni sporadici che fanno germogliare l’erba.
 
E’ molto elevata la concentrazione di predatori a causa della presenza della Migrazione e anche perché sono in attesa delle nascite: 400.000 gnu e zebre nascono in 2 o 3 settimane, questo “parto sincronizzato” è una forma di difesa delle specie: nascendo tutti insieme hanno più probabilità di sopravvivere all’assalto dei predatori.
 
Lo gnu è forse uno dei mammiferi più precoci alla nascita: dopo 2 o 3 minuti dal parto il cucciolo riesce già a reggersi in piedi e dopo 5 minuti è già in grado di correre.
 
La Migrazione stazionerà in queste pianure per i mesi successivi in cui le madri svezzeranno i cuccioli, in modo che siano pronti a migrare insieme alle mandrie, iniziando così un altro ciclo nell’ecosistema del Serengeti e dare continuità a un fenomeno che si manifesta ininterrottamente da migliaia di anni.
 
A testimonianza di questo sono state trovate delle incisioni rupestri a Olduvai che ritraggono proprio la Migrazione.

Dove è possibile avvistare le mandrie della Grande Migrazione in dicembre

Lago Ndutu e Lago Masek: intorno ai due laghi, fonte certa di acqua per tutta la permanenza della migrazione, si trovano zone paludose e fertili savane di erba bassa preferite dagli gnu e dalle zebre poiché grande fonte di nutrimento.
Qui, oltre alla migrazione, ci sono molti animali residenti: giraffe, elefanti, varie gazzelle e antilopi, ippopotami, coccodrilli, struzzi, iene maculate e striate, leoni, licaoni, avvoltoi e più di 400 specie di uccelli.
 
Moru Kopjes: zona che collega Ndutu alla valle del Seronera, è un’area scenografica proprio per la presenza di molti kopje; qui l’acqua non manca ma i pascoli sono meno fertili rispetto al sud del Serengeti e alla Conservation Area del Ngorongoro; qui le mandrie si sparpagliano per tutta la zona continuando a muoversi da un punto all’altro.
Qui risiedono molti animali tra cui leoni, leopardi, rinoceronti, bufali, giraffe e varie antilopi.
 
Seronera: questa è la zona con la più alta concentrazione di felini, in particolare leoni e leopardi, grazie alla presenza di un fiume perenne, il Seronera, e di alberi che offrono una posizione privilegiata ai leopardi e un ottimo nascondiglio per gli agguati.

 

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Le tappe del viaggio della Grande Migrazione nell'Ecosistema del Serengeti mese per mese

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