Il Parco Nazionale di Dorob in Namibia è la prima area protetta del paese dove convivono sia aree naturali, dove vivono specie animali e vegetali che necessitano di essere protetti, sia aree commerciali e abitate dall’uomo.

E’ un’area protetta di recente costituzione, è infatti stata dichiarata parco nazionale nel 2010, ed era inevitabile che, in quel momento, in alcuni luoghi vi fossero insediamenti umani; ma è stato comunque importante definire questa nuova area poiché in questo modo l’intera costa della Namibia, lunga 1570 km, è una unica area sottoposta a tutela.

Il Parco Nazionale di Dorob si trova a nord della cittadina di Swakopmund, la strada C34 attraversa il parco da sud a nord il parco e termina al cancello di Ugab, che consente di accedere al Parco della Skeleton Coast; lungo questa pista si incontrano alcune località e luoghi di interesse come i laghetti di acqua salata, Wlotzkasbaken, Hanties Bay, Omaruru River, Gemstones, i relitti, Cape Cross e la Cape Cross Game Reserve.

Sea Ponds

Lasciandosi Swakopmund alle spalle e dirigendosi verso nord, dopo circa 7 km, si incontra una zona dove si trovano diversi laghetti naturali di acqua salata(sea ponds) da dove la Salt Company estrae il sale, alcuni di questi laghi vengono invece utilizzati per allevare le ostriche.

Talvolta alcuni laghetti si colorano di rosso o di verde, grazie a una temporanea presenza di alghe, oppure la loro superficie si colora di rosa, quando sono presenti grandi stormi (flock) di fenicotteri rosa.

Questa non è una zona abitata, chi lavora qui vive a Swakopmund, che è anche il principale mercato sia per il sale sia per le ostriche.

Wlotzkasbaken

Procedendo lungo la C34, a 31 km a nord di Swakopmund, si incontra Wlotzkasbaken, un piccolo insediamento dove sembra quasi di essere sulla luna; isolato dal mondo, senza luce elettrica e acquedotto, l’acqua necessaria viene raccolta e conservata in una cisterna.

Prende il suo nome da Paul Wlotzke, un pescatore di Swakopmund che, negli anni ’30 del secolo scorso, costruì proprio qui un capanno dove conduceva i pescatori; ancora oggi è una località frequentata, soprattutto durante l’estate, da coloro che amano la pesca.

Wlotzkasbaken si affaccia sull’Oceano Atlantico, la nebbia fitta e umida, tipica della costa namibiana,  è fondamentale per il delicato microclima della zona.

Questo insediamento non fa parte del Parco Nazionale di Dorob, mentre i suoi dintorni, dove si trovano grandi distese di licheni, fanno parte dell’area protetta e vengono tutelati con molta cura.

A est si trovano delle colline che, a differenza della pianura, raccolgono maggiormente l’umidità della nebbia con il risultato che qui riescono a crescere alcuni arbusti e cespugli e a sopravvivere alcuni animali, come lumache di terra (land snail), scarabei e altri piccoli invertebrati.

Qui si trova anche una specie di lucertola, la Heliobolus lugubris, conosciuta anche come la lucertola del bushveld (bushveld lizard); è l’unica lucertola al mondo che imita (mimics) le movenze di un invertebrato allo scopo di proteggersi.

I giovani (juvenile) di questa specie di lucertola hanno lo stesso colore e le stesse movenze dello scarabeo, conosciuto localmente con il nome di “oogpister”; questo artropode ha un sistema di difesa molto efficace e simile a quello delle puzzole (skunk): quando si sente minacciato espelle un liquido puzzolente (foul-smelling).

Zeila

Proseguendo verso nord, a metà strada tra Wlotzkasbaken e Henties Bay, una strada di poche centinaia di metri svolta verso la spiaggia e l’oceano e conduce verso il relitto di Zeila, un peschereccio (fishing trawler) che, il mattino presto del 25 agosto 2008, si è arenato qui, in prossimità di Die Walle, un popolare luogo di pesca.

Tutti i membri dell’equipaggio sono riusciti fortunatamente a salvarsi, ma il peschereccio è rimasto incagliato in queste acque; ora, a distanza di qualche anno, è diventato uno dei luoghi preferiti dagli uccelli acquatici (waterbird) per nidificare, come se fosse una sorta di isolotto artificiale.

Anche se è un relitto recente ha comunque un certo fascino, inoltre è il più semplice da raggiungere dalla C34.

Hanties Bay

A 76 km a nord di Swakopmund si trova la cittadina di Hanties Bay, o Hentiesbaai.

Questa cittadina si trova poco lontano dal bagnasciuga, in prossimità del delta del fiume Omaruru che, per la maggior parte dell’anno, è secco.

Negli ultimi anni Hanties Bay si è sviluppata poiché è meta preferita per le vacanze sia di namibiani sia di sudafricani, che vengono qui per sfuggire alle elevate temperature dell’entroterra e per pescare; altre attività che si possono praticare qui sono l’hiking e il birdwatching.

Per gli amanti dell’ hiking e del trekking sono presenti diversi itinerari, come il Omaruru River Walking Trail, lungo 20 km, che corre per un tratto lungo la costa, per poi addentrarsi nell’entroterra; si può anche optare per il percorso più lungo, circa 70 km, che conduce fino alla diga di Omdel (Omdel Dam) che si trova lungo il fiume Omaruru, qui si trovano diverse specie di uccelli quando c’è l’acqua, la diga è raggiungibile anche in auto; un altro percorso è il Jakkalsputz Walking Trail, lungo 18 km, che costeggia il Jakkalsputz Campsite e si dirige verso l’interno, per poi ritornare ad Hanties Bay lungo un tracciato più a nord.

E’ possibile anche effettuare escursioni in quad, ma le aree che si possono percorrere sono limitate, questo per preservare l’ambiente; è possibile risalire il corso del fiume Omaruru, solitamente in secca, oppure dirigersi verso sud sulla C34, nella direzione di Swakopmund.

I piccoli cottage e bungalow colorati di Hanties Bay solitamente si intravedono appena nella nebbia del mattino, mentre lungo la sponda del fiume si trova una surreale area verde brillante, si tratta del campo da golf che stride un po’ con il deserto circostante.

Da Hanties Bay due strade si dirigono verso l’interno: la D1918 che si dirige allo Spitzkoppee la C35, una delle strade più desolate della Namibia, che conduce a Uis, Brandberg e a Khorixas.

Omaruru River

A nord di Hanties Bay si trova una depressione vegetata che indica la presenza di un corso d’acqua, si tratta del delta del fiume Omaruru, che porta verso l’Oceano Atlantico le acque delle piogge abbondanti che precipitano sui rilievi dell’entroterra in prossimità di Omaruru.

Il letto sabbioso del fiume ospita una vegetazione lussureggiante grazie proprio alle acque abbondanti delle precipitazioni.

Qui si trovano sia piante locali tipiche del deserto, sia piante esotiche come il tabacco selvatico (wild tobacco) o Nicotiana glauca, lo stramonio comune (jimson weed) o Datura stramonium e il ricino (castor oil plant) o Ricinus communis; queste piante si trovano qui e nel letto di altri fiumi più a nord, sempre lungo la costa della Namibia.

Gemstones

In questa zona, come già svela il suo nome, si trovano diverse pietre e cristalli; anche un occhio inesperto può notare che, soprattutto dopo una pioggia, sul terreno si possono vedere degli oggetti; sono pietre grezze che non aspettano altro che essere scoperte.

Qui è possibile avventurarsi per cercare qualche cristallo come un cacciatore di gemme (gem hunting).

Nel 1972 Sid Peters, mineralogista e fondatore della House of Gems di Windhoek, in questo luogo trovò diverse acquamarine e un cristallo azzurro che non fu in grado di identificare; l’Istituto Smithsonian di Washington confermò che si trattava di  jeremejevite, o jeremejebite, una pietra dura molto rara che contiene boro (boron) e che venne scoperta 80 anni prima in Siberia, ma anziché essere azzurra era bianca.

Cape Cross

Il capitano portoghese Diego Cao sbarcò qui nel 1485, fu il primo europeo a raggiungere la costa della Namibia; per segnare il punto del suo sbarco fece erigere una croce di pietra.

Passarono molti anni prima che altri europei, tedeschi in questo caso, approdassero in queste terre.

A Cape Crossoggi è ancora presente una croce in pietra nel luogo dello sbarco dei portoghesi, ma è una copia, la croce originale si trova in Germania.

Cape Cross Game Reserve

Nella Riserva di Cape Cross (Cape Cross Game Reserve) si trova una delle colonie numerose al mondo di otarie del Capo (Cape fur seal); lungo le coste dell’Africa Meridionale esistono diverse colonie di otarie, ma questa è quella più facilmente raggiungibile e visitabile.

Dopo la seconda metà di ottobre i maschi di otaria fanno ritorno sulla spiaggia della colonia; questo è il periodo delle nascite dei cuccioli, subito dopo le femmine sono pronte ad accoppiarsi nuovamente.

Dopo aver pagato l’ingresso è possibile guidare fino al parcheggio da dove parte una passerella che consente di avvicinarsi alle otarie, in tutta sicurezza, e osservarle mentre riposano sulla spiaggia o mentre nuotano nelle acque gelate dell’Oceano Atlantico.

In prossimità della colonia si possono avvistare sciacalli e iene che sono sempre in agguato in attesa di un pasto, spesso infatti catturano i cuccioli di otaria che vengono lasciati incustoditi dalle madri.

Tecnicamente la Riserva di Cape Cross non fa parte le Parco Nazionale di Dorob, ma confina con il suo territorio.

Winston

Il relitto di Winston, un peschereccio che si è arenato qui nel 1970, si trova a 12 km a sud del gate di Ugab, che consente l’accesso al Parco della Skeleton Coast; solitamente il relitto viene visitato solamente dalle otarie, dai gabbiani del Capo (Cape gull) e le rondini di mare (stern).

Progressivamente la sabbia lo sta, da un lato, seppellendo, mentre dall’altro lo sta allontanando sempre più dal bagnasciuga; ora infatti si trova a circa 2 km dalle acque dell’oceano.

E’ meglio non avventurarsi in auto verso il relitto, il terreno qui è salato e scivoloso e, a tratti, sabbioso, potrebbe essere rischioso se non si è abili a guidare su questi tipi di terreno.

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