L’eccessivo sviluppo turistico e non controllato non ha effetti positivi per la conservazione dell’ambiente e degli animali selvatici, la costruzione di un numero eccessivo di lodge e campi tendati permanenti e la non adozione di politiche green ed ecocompatibili all’interno della Riserva Nazionale del Masai Mara e nelle riserve private comporta non pochi problemi, primo fra tutti la creazione di barriere artificiali e difficili da aggirare per gli animali; in particolare alle mandrie di gnu e zebre della Grande Migrazione, soprattutto se le costruzioni sono posizionate lungo o in prossimità delle rotte che questi animali compiono anno dopo anno da secoli.
 
Inoltre la presenza di molti veicoli da safari tende, da un lato, a deteriorare e a erodere il suolo, soprattutto in quelle zone dove è consentito effettuare i fuoripista; dall’altro produce inquinamento e disturbano, con il rumore generato, gli animali.
 
La presenza di molti turisti può disturbare gli animali nelle loro attività quotidiane, soprattutto se questi non vengono approcciati con tutte le cautele del caso, ma vengono molestati da rumori e da contatti troppo ravvicinati; il rischio è che, potendo, gli animali si spostino altrove dove ci sono minori elementi di disturbo, oppure, che non riescano a svolgere azioni che per loro e per la sopravvivenza della specie sono vitali, come ad esempio quando i ghepardi vengono disturbati durante la caccia, che avviene abitualmente durante le ore di luce del giorno.
 
Anche la conoscenza e la sensibilità, da parte delle guide safari, di queste tematiche può essere dannosa poiché sono le figure che per prime dovrebbero non solo prestare attenzione ma anche informare e sensibilizzare i propri ospiti in merito alle tematiche relative alla conservazione.
 
A tal proposito la Koiyaki Wilderness Guiding School, che si occupa di formare guide safari tra la popolazione Masai, si preoccupa di sensibilizzarli all’attenzione per la conservazione della natura.
 
Un altro problema causato dell’eccessivo sviluppo turistico è l’inquinamento del fiume Mara e dei suoi affluenti, molti lodge e campi tendati, che non adottano politiche di conservazione dell’ambiente, riversano nel fiume i propri scarichi; fortunatamente si sta diffondendo sempre di più la sensibilizzazione a questa tematica e alcune strutture hanno adottato politiche ecologiche che prevedono un impatto minimo sull’ambiente.

Quali sono le minacce all’ecosistema del Grande Masai Mara

  • Crescita demografica
  • Sviluppo turistico eccessivo e non controllato
  • Incremento dei fuori pista nelle riserve
  • Sfruttamento del bacino del fiume Mara
  • Bracconaggio