La Riserva Nazionale di Samburu si estende lungo le tortuose anse del fiume Ewaso Ngiro, che significa “fiume marrone” o “fiume fangoso” e che delimita il confine meridionale della riserva stessa.
 
Il fiume divide la Riserva Nazionale di Samburu dalla Riserva Nazionale di Buffalo Springs che è raggiungibile attraversando l’unico ponte presente sull’Ewaso Ngiro in questa zona.
 
La portata del fiume può variare molto nel corso della giornata e soprattutto nel corso dell’anno, solitamente i mesi di gennaio e febbraio sono quelli in qui si registra la portata minima e, in anni particolarmente secchi, in alcuni punti il fiume si prosciuga interamente formando alcune pozze; eccezionalmente il fiume si è prosciugato interamente in conseguenza al verificarsi di un periodo di siccità particolarmente lungo, gli animali in quella occasione sono usciti dalla Riserva Nazionale di Samburu e si sono recati nella Riserva Nazionale di Buffalo Springs dove si trova l’Isiolo River, altro fiume permanente presente nella regione.
 
Nei mesi di aprile, maggio e novembre invece viene rilevata la portata massima, in anni particolarmente piovosi il fiume è straripato inondando le zone limitrofe e creando qualche disguido al lodge e ai campi tendati; nei mesi restanti il fiume presenta un livello di acqua tale che consente agli animali di attraversarlo agevolmente.
 
I game drive si concentrano in questa zona poiché qui si verificano la maggior parte degli avvistamenti, soprattutto durante la stagione secca, poiché il fiume costituisce l’unica fonte di acqua permanente della riserva anche nei momenti di siccità; le sue acque infatti non sono solo il risultato delle piogge stagionali, ma raccolgono anche le acque generate dallo scioglimento del ghiacci del Monte Kenya.
 
Qui è facile avvistare branchi di elefanti, presenti in grande numero nel parco, che si recano al fiume per bere o per rinfrescarsi, mentre gli ippopotami trascorrono le ore più calde della giornata immersi in acqua; il fiume ospita anche numerosi i coccodrilli del Nilo che possono essere avvistati sulle sponde sabbiose.
 
Anche le gazzelle, le antilopi, le giraffe reticolate e gli impala si recano solitamente in questa zona per l’acqua e per cibarsi della vegetazione che qui è più rigogliosa rispetto altre zone del parco; in prossimità delle sponde del fiume, fino a 200 metri di distanza, sono presenti cespugli, foreste di acacia di riviera, fichi e palme.
 
Dove si verifica una elevata concentrazione di erbivori solitamente i predatori non mancano: gli elusivi leopardi spesso si nascondo tra i cespugli presenti sulla sponda del fiume per scrutare la situazione, anche i leoni e le iene sono presenti qui per sfruttare ogni occasione di catturare una preda.
 
Allontanandosi dal fiume il territorio diventa brullo e con una scarsa vegetazione e da nord a sud sono presenti alcuni crinali il più grande dei quali è rappresentato dal Koitogor che ha la forma di un coltello; ancora più a nord si trova lo scenografico altopiano di Ol Olokwe, una formazione rocciosa simile a quelle che si trovano nella Monument Valley negli Stati Uniti d’America.