Il Kenya si trova nella fascia equatoriale del continente africano e il suo clima, influenzato dai monsoni provenienti dall’Oceano Indiano, è caratterizzato da temperature pressoché costanti nel corso dell'anno.
 
Sugli altipiani centrali il clima è temperato, le giornate sono calde e le notti sono fresche, mentre sulla costa e nella regione meridionale le giornate e notti sono calde e l'umidità è spesso elevata; nella zona settentrionale e nord orientale del paese il clima è torrido e arido con precipitazioni praticamente assenti durante tutto l’anno.
 
Il clima del Kenya è caratterizzato da due stagioni delle piogge, le grandi piogge nei mesi da aprile a giugno e le piccole piogge a novembre, e da due stagioni secche, una più lunga e con temperature più miti da luglio ad ottobre e una più breve con temperature elevate da metà dicembre a febbraio.
 
Le piogge solitamente si manifestano sotto forma di rovesci o temporali, spesso serali, che lasciano spesso spazio al sole anche durante i periodi delle piogge.
 
Per i safari fotografici e per ammirare gli animali della savana i periodi migliori sono quelli che corrispondono alle due stagioni secche poiché gli animali si radunano in prossimità delle poche fonti di acqua disponibili e quindi è più semplice trovarli, inoltre la vegetazione è ridotta al minimo e questo agevola gli avvistamenti; nella stagione delle piogge la vegetazione è molto rigogliosa e, se da un lato i paesaggi sono molto affascinanti, dall’altro gli avvistamenti sono più difficili, inoltre l’acqua è disponibile un po’ ovunque e quindi gli animali si disperdono sul territorio.
 
I mesi da luglio ad ottobre costituiscono il periodo migliore per assistere allo spettacolo della Grande Migrazione di gnu e zebre che, in questo periodo, si trovano nella Riserva Nazionale del Masai Mara e nelle Conservancy limitrofe; con un po’ di fortuna si può assistere all’attraversamento, da parte delle mandrie, del fiume Mara, un evento emozionante e unico.
 
Per assistere alla nascita dei cuccioli degli erbivori, tra cui gnu, zebre e antilopi, il periodo migliore va da febbraio a marzo; le nascite dei cuccioli sono un evento incredibile ed emozionante ma spesso vengono associate a scene di caccia strazianti da parte dei predatori che approfittano della vulnerabilità delle madri e dei cuccioli appena venuti alla luce.
 
Mentre per il birdwatching il periodo migliore va da novembre a febbraio, in questo periodo, oltre alla presenza di vegetazione più rigogliosa, giungono in questa parte di Africa gli uccelli paleartici migratori che volano qui per evitare il rigido inverno del nord.
 
Per gli amanti delle spiagge e dell’oceano il periodo migliore va da gennaio a marzo quando le piogge sono inesistenti e le acque dell’oceano sono limpide e le temperature elevate; nei mesi da luglio a ottobre sulla costa non piove, le temperature sono più miti ma a volte, quando c’è la bassa marea e l’oceano si ritira, è possibile trovare qualche alga.
 
E’ molto importante sapere che non è un fenomeno che si verifica tutti i giorni nei mesi più interessati, cioè da luglio a settembre, e inoltre spesso basta cambiare spiaggia per evitare le alghe; infine le alghe in questione, quando sono presenti, sembrano più pezzi di canna di bamboo e l’impatto è minimo, anche perché le spiagge, soprattutto in corrispondenza dei resort, vengono pulite costantemente.
 
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