I Mursi, così come altre popolazioni della Valle dell’Omo in Etiopiasono soliti praticare la scarificazione.

Esistono due tipologie di scarificazioni con differenti disegni che hanno scopi e significati differenti, alcune di queste scarificazioni vengono fatte sia agli uomini sia alle donne, altre invece sono riservate agli uomini.

Nella cultura tribale dei Mursi esistono due tipologie di scarificazioni: kitchoga o kitchoa e riru; queste due diverse tipologie sono caratterizzate da disegni e tecniche differenti e hanno scopi e significati diversi, così come sono differenti i soggetti che possono averle, riru ad esempio è riservata solo agli uomini.

Le scarificazioni kitchoga o kitchoa vengono realizzate con un procedimento semplice ma doloroso: si solleva leggermente la pelle, utilizzando una spina ricurva, e si fa un taglietto con una lama affilata come quella di un rasoio o di un coltello molto appuntito; quando le ferite di queste incisioni guariscono, sulla pelle rimangono le cicatrici cheloidee, ossia dei segni in rilievo più duri del resto della pelle dell’individuo, che formano dei disegni.

Le scarificazioni kitchoga o kitchoa vengono realizzate sia agli uomini sia alle donne e solitamente vengono incise nella parte superiore del corpo, come le braccia, il busto, lo stomaco, il seno e la schiena.

Le donne incidono il loro corpo per procurarsi delle cicatrici ornamentali su addome, petto, schiena e braccia; questa pratica femminile ha inizio nell’età della pubertà, quando inizia la comparsa del seno, e termina quando la ragazza da alla luce il primo figlio.

Anche gli uomini scarificano la loro pelle con queste scarificazioni ma, oltre al come puro fattore estetico, lo fanno come segno di forza e coraggio; gli uomini, a differenza delle donne, possono continuare a scarificarsi anche dopo la nascita del loro primo figlio.

I disegni che vengono realizzati con la tecnica kitchoa sono differenti e possono essere linee parallele, cerchi concentrici, soprattutto attorno al capezzolo, fino ad arrivare a decorazioni più elaborate che ricoprono buona parte del corpo.

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Le scarificazioni riru vengono realizzate con un procedimento differente e molto più doloroso: con la punta di una lancia incandescente si incidono nella pelle uno o più disegni a forma di U, solitamente capovolte.

Questo tipo di scarificazioni vengono riservate esclusivamente agli uomini e vengono realizzate sul braccio; ma non tutti gli uomini posso farsi questa scarificazione, solo chi ha ucciso un nemico può averla.

La forma della scarificazione riru e la sua modalità di realizzazione ricordano molto i disegni miren che vengono realizzati sul bestiame, che vengono incise proprio con un ferro appuntito e incandescente; diversi studiosi sostengono che ci sia un parallelismo tra queste due pratiche dei Mursi.

L’utilizzo del fuoco e del calore, come strumento per realizzare la trasformazione corporea, sembra collegare il toro (ox) preferito all’uomo; inoltre la forma del disegno a U, inciso sull’animale e sul braccio dell’uomo, è molto simile e in entrambi è presente il numero 4, quattro è il numero riservato gli uomini e quattro doppie U vengono marchiate sul toro (ox).

Una curiosità: la decorazione a forma di U viene spesso fatta anche su un oggetto che è simbolo importante per gli uomini Mursi: il fucile AK-47; sull’impugnatura dei Kalashnikov vengono spesso incise le decorazioni con la doppia U come quelle che vengono marchiate sugli animali e sulle braccia degli uomini.

La pratica della scarificazione è ancora diffusa tra i Mursi, è abbastanza comune vedere i segni e i disegni sui loro corpi, sia delle donne sia degli uomini; molti sostengono che alcuni, soprattutto le donne più giovani, pratichino le scarificazioni per farsi fotografare dai turisti, ma è difficile appurare se questa affermazione sia vera o se semplicemente siano rimaste fedeli alla loro cultura tribale, così come accade per la pratica del piattello labiale.

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