I Mursi, popolo che vive nella Valle d’Omo in Etiopia, praticano diversi rituali e cerimonie e attuano diverse pratiche di body modification, tra queste vi è senza dubbio il body painting, una delle pratiche più importanti della loro cultura.

Per i Mursi la pittura corporea è sia un fattore estetico, sia una rappresentazione simbolica, sia uno strumento per proteggersi e curarsi.

Esistono due tipologie di pittura tribale nella cultura dei Mursi: la pittura con lo sterco di mucca e la pittura con l’argilla.

La pittura con lo sterco di mucca viene praticata esclusivamente dagli uomini Mursi che dipingono il proprio corpo e quello dei tori della sua mandria; le i tori simboleggia la loro capacità riproduttiva e per l’uomo significa che è alla ricerca di una moglie.

Questo tipo di pittura corporea mostra anche le capacità dell’uomo nella pastorizia e anche nelle attività della vita domestica; mostrare queste sue capacità gli consentiranno di trovare una moglie e di potersi sposare.

Lo sterco viene conservato nel recinto del bestiame, a questo viene aggiunta la cenere dello sterco secco che è stato bruciato durante la notte per riscaldare le bestie.

E’ palese che ci sia un parallelismo tra l’uomo e i suoi tori, non è solamente una analogia, vi è una interdipendenza tra l’uomo e il suo bestiame e anche una relazione di mutuo aiuto che consente ad entrambi di presentarsi al loro meglio; d’altronde il bestiame ha un ruolo centrale nella vita dei Mursi, come collettività e come singoli individui, la pittura con lo sterco di mucca è solamente la manifestazione di uno dei molteplici aspetti di questa importanza.

Le intenzioni dell’uomo sono rese esplicite sul manto del toro mentre il prodotto del toro è ben visibile sul corpo dell’uomo e questa relazione è la raffigurazione della pastorizia.

La comprensione del significato della pittura con l’argilla è più controverso e diversi studiosi hanno ipotizzato diverse teorie a riguardo; difficile dire quale corrisponda alla realtà, questo può anche significare che questo tipo di pittura abbia più di una funzione o significato.

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Una di queste teorie propone l’interpretazione del body painting con l’argilla incentrato sui sogni e sul significato della morte.

I Mursi non possono parlare dei morti così come non possono raccontare i propri sogni; non è una questione di superstizione o di stregoneria (sorcery) ma è più una rappresentazione della persona morta che, ovviamente, non può essere vista altrimenti.

Sognare i morti per i Mursi è abbastanza comune ma, non potendo raccontare il proprio sogno, lo condividono utilizzando i disegni realizzati con l’argilla.

Nella società dei Mursi è presente anche uno specialista delle visioni, che si chiama ngereye in lingua Mursi, costui aiuta le persone a gestire i propri sogni e la paura derivante dalle visioni e da loro le istruzioni su come utilizzare l’argilla; i Mursi credono che i ngereye siano in grado di vedere quello che gli altri non sono in grado di vedere: i luoghi lontani, il passato, il futuro e la morte, come se fossero dei veggenti.

Mettendo l’argilla sul proprio viso colui che ha fatto il sogno è come se ricreasse il rapporto con il defunto, informa anche gli altri membri della comunità il proprio stato d’animo senza dover parlare; la morte così diventa parte delle interazioni dei vivi nella vita quotidiana.

La pittura con l’argilla viene utilizzata dagli uomini anche durante le danze che sono espressione della vitalità dei Mursi e che rappresentano un evento collettivo in qui partecipano tutti.

La danza prevede tre fasi: nella prima le ragazze vengono chiamate dove si trovano i ragazzi, nella seconda i ragazzi fanno la proposta di matrimonio alle ragazze e nella terza le ragazze rispondono alla proposta.

Durante la seconda fase i ragazzi, che hanno il corpo dipinto con l’argilla con disegni asimmetrici, danzano molto velocemente e questo crea un effetto di offuscamento (blur) che rende difficile percepire chiaramente i loro corpi mentre hanno una interazione con le ragazze.

Dopo questa danza frenetica e intensa si passa alla terza fase dove, i disegni con l’argilla sono spariti dal corpo dei ragazzi, e questo in conseguenza al sudore; ora il loro corpo è perfettamente visibile, la pittura che ostruiva la vista è stata lavata via e ora sono stati rivelati i corpi.

E’ ragionevole credere che la pittura del corpo con l’argilla venga utilizzata dai Mursi anche per scopi più pratici ad esempio per proteggere la loro pelle: i ragazzi Mursi che si occupano del bestiame sono stati visti in più di una occasione a strofinarsi il corpo con il fango umido o con l’argilla su tutto il corpo, si pensa che fosse per proteggersi dal sole o per tenere lontani gli insetti, pare che anche la cenere dello sterco bovino assolva quest’ultima funzione.

Infine la pittura del corpo con l’argilla viene utilizzata anche per fini curativi: l’argilla e la terra in genere sono considerati degli elementi che hanno uno spirito attivo e quindi i Mursi credono che possano proteggerli o curarli da una malattia.

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