La punta più estrema della penisola di Mopane Tongue è protesa verso il centro del Delta dell’Okavango e termina con la laguna di Xakanaka; al di là della laguna si trova un labirinto di canali dalle acque più profonde, di piane alluvionali, lagune e isolotti.

Alcune isole più vicine e più grandi, come l’isola di Goaxhlo e l’isola di Mboma, sono accessibili attraverso semplici ponti realizzati con tronchi di legno, oltre che in barca; spingendosi oltre, la Riserva di Moremi diventa inaccessibile senza l’utilizzo di una barca.

L’ambiente che si incontra qui è quello tipico della parte interna del delta, è di una bellezza strepitosa e unica, una delle aree migliori del continente africano per osservare la natura e gli animali, grazie alla straordinaria concentrazione di mammiferi e uccelli, inoltre gli animali qui sono estremamente rilassati e quindi si riesce ad avvicinarli senza spaventarli.

Gli avvistamenti sono eccezionali ovunque in quest’area, non esiste un luogo migliore di un altro, è probabile che in un unico safari la varietà di specie avvistate superi quelle viste nell’intero viaggio in Botswana.

I branchi di elefanti si muovono tranquilli all’interno della foresta di mopane, si possono avvistare molti altri erbivori tra cui bufali, zebre di Burchell, gnu, impala, kudu, tsessebe, lichi rossi, antilopi d’acqua, giraffe, redunca dei canneti (common reedbuck), silvicapre o cefalofi grigi (common duiker), raficeri campestri (steenbok), eland, antilope roana o roan, antilope nera o sable, sitatunga; sono presenti anche gli immancabili facoceri, babbuini e cercopitechi verdi.

C’è un’elevata concentrazione di predatori tra cui leoni, leopardi, ghepardi, iene maculate, licaoni, sciacalli dalla gualdrappa e sciacalli striati, iene brune, otocioni, gattopardi (serval), caracal, proteli (aardwolf), oritteropi (aardvark), pangolini, lepri, galagoni (bush baby), porcospini, genette, zibetti africani (african civet), gatti selvatici africani (african wild cat), tassi del miele (honey badger) e puzzole africane o zorilla (striped polecat).

Sono presenti molte specie di manguste tra cui le manguste striate (banded mangoose), le manguste nane comuni (dwarf mangoose), le manguste rossastre (slender mangoose), le manguste egiziane (large grey mangoose), le manguste di palude o acquatiche, le manguste di Selous.

In acqua invece non mancano gli ippopotami e i coccodrilli del Nilo; sono presenti anche diverse specie di lontre e di pesci.

C’è una straordinaria presenza di uccelli con oltre 400 specie, sia acquatici sia più terrestri, tra cui aironi, egrette, cicogne, martin pescatori e gruccioni; si possono avvistare anche diverse specie di rapaci tra cui poiane (buzzard), albanelle (harrier) e nibbi (kite).

Esistono sostanzialmente tre piste che conducono qui, la prima parte da North Gate e si dirige a ovest, costeggiando il corso del fiume Khwai e il perimetro nord della Mopane tongue; le altre due invece partono entrambe da South Gate, una costeggia il perimetro sud della penisola di Mopane e passa da Third Bridge, l’altra invece si dirige verso nord ovest, attraversandola in diagonale.

In questa area della Riserva di Moremi esistono diversi percorsi che sono percorribili anche in self-drive, ma solo se attrezzati con un GPS per potersi orientare, l’importante è guidare lentamente, fermarsi spesso e guardarsi in giro per avvistare gli animali; è sempre bene evitare di avventurarsi su terreni umidi e paludosi poiché è difficile valutarne la consistenza e la conseguente percorribilità.

A ovest della strada principale che da Third Bridge conduce a Xakanaxa, nella zona della piana alluvionale, si trova una rete di piste dove è possibile effettuare avvistamenti spettacolari, qui anche i panorami sono molto belli, sono presenti trasparenti pozze che attraggono numerosi animali.

In barca è possibile raggiungere l’isola di Gohaxlo, conosciuta anche come Dead Tree Island, poiché qui ci sono diversi alberi di mopane morti che, con la piena del delta, finiscono parzialmente sommersi dall’acqua; in passato qui era presente un’isola permanente che, con il cambiamento della pendenza del delta, ora viene stagionalmente sommersa dall’acqua; gli alberi di mopane non sono sopravvissuti ma il loro legno è molto duro e resiste anche se trascorre del tempo immerso in acqua.

Nella parte sud, 1 km dopo aver superato il Fourth Bridge, in direzione del Third Bridge, si trova un breve percorso che conduce a Dobetsaa Pans; oltre ad essere un avvallamento salato molto scenografico, quando qui è presente l’acqua è un vero paradiso per i birdwatcher ed è uno dei pochi luoghi dove poter avvistare il becco a cesoie africano (African skimmer).

A ovest del Third Bridge si trova la Mboma Island, un isola larga e lunga con un percorso che circolare che ne percorre il perimetro e con una strada che la attraversa e che conduce al Third Bridge; è meraviglioso trascorrere qui una giornata, la bellezza dell’ambiente, differente dalla piana alluvionale presente vicino alla laguna di Xakanaxa.

Nella parte nord dell’isola di Mboma si hanno buone opportunità di vedere i ghepardi, mentre nella zona a sud è possibile vedere i bufali.

Oltre ad effettuare safari in fuoristrada, si raccomanda anche di fare un giro in barca per poter ammirare la laguna e le isolette di papiri popolate dagli uccelli o per vedere più da vicino gli ippopotami, il periodo migliore per un safari in barca è o al mattino presto o il tardo pomeriggio per godersi il tramonto che si riflette sull’acqua; un paio d’ore è la durata ideale.

Nella parte più occidentale della Mopane Tongue si trova la Gcodikwe Lagoon, una delle più grandi e famose lagune del Delta dell’Okavango; dista 18 km da Xanakaxa ed è raggiungibile solo in barca in circa 90 minuti.

Nelle acque basse della laguna ci sono molti papiri che crescono sopra cumuli di guano di uccelli, sedimentato nei millenni; questi piccoli isolotti sono isolati dal resto delle terre del delta e sono irraggiungibili per i predatori non acquatici, quindi sono dei paradisi per gli uccelli che li usano per deporre le uova e per crescere i loro pulcini; questi luoghi di riproduzione, denominati in inglese heronry, sono molto importanti per diversi uccelli tra cui gli aironi, le egrette, le cicogne, gli ibis, i cormorani e tanti altri.

Solitamente la costruzione dei nidi inizia nel mese di agosto e le uova solitamente si schiudono tra ottobre e novembre, quando il livello dell’acqua è basso ed è molto più semplice, per questi uccelli, pescare.

Le iguane e i serpenti d’acqua sono gli unici predatori che riescono a recarsi su queste isole alla ricerca di uova o di pulcini.

Le cicogne più grandi, come la cicogna marabu (marabou stork) e la cicogna becco giallo o tantalo africano (yellow billed stork) non nidificano qui, ma preferiscono fare i nidi sui rami degli alberi di fico presenti sugli isolotti più grandi.

Nella zona di Xakanaxa ci sono tre campi tendati e un campeggio in questa zona dove poter alloggiare o montare la tenda; una cosa importante è non dimenticarsi mai di essere in un luogo selvaggio, dove gli animali sono liberi di muoversi, non è inusuale infatti che questi si addentrino nel campo; quindi è meglio prestare attenzione alle istruzioni che vi verranno date dalle guide.

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