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Planet Baobab - Photo Credits: Romina Facchi
Ci fermiamo per la notte vicino a Gweta al Planet Baobab, una leggenda e un punto di riferimento per i camperisti, e per tutti i viaggiatori in generale, che transitano sulle piste del Botswana.
Si trova a 7 km ad est di Gweta ed è in prossimità del gate del Parco Nazionale di Makgadikgadi Pans e a 70 km dal gate del Parco Nazionale di Nxai Pan, dove si trovano i Baobab di Baines; è in una posizione strategica per visitare entrambi i parchi e lo staff organizza escursioni in fuoristrada e un quad.
Makgadikgadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina sveglia presto, ammiriamo un’alba spettacolare dai colori caldi che solo l’Africa sa regalare, facciamo colazione e poi salutiamo i nostri vicini inglesi che vivono in Sudafrica e partiamo; oggi percorriamo la pista che da Kubu, o Lekhubu, Island porta fino alla A3, la strada che collega Maun a Francistown.
Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci siamo alzati alle 7,00, qui fa meno freddo al mattino e quindi abbiamo fatto colazione in relax sul nostro tavolino circondati dai baobab; poi abbiamo chiuso la macchina e siamo andati a posizionarci in un luogo migliore per oggi, con la vista sul Makgadikgadi Pans.
Makgadikgadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi
Partiamo dal Khama Rhino Sanctuary, vicino a Serowe in Botswana, e ci dirigiamo verso ovest, seguendo le indicazioni per Orapa, la “capitale” delle miniere di diamanti; il Botswana estrae il 12% dei diamanti di tutto il mondo.
Da qui dista 140 km, ma noi ci fermiamo prima, nella cittadina di Letlhakane, questa è l’ultima cittadina che incontriamo prima di addentrarci nel complesso del Makgadikgadi Pans, un insieme di laghi salati e prosciugati che coprono complessivamente una superficie di 12.000 kmq, la depressione salata più estesa al mondo.
Khama Rhino Sanctuary - Photo Credits: Romina Facchi
Stanotte abbiamo dormito al Khama Rhino Sanctuary vicino a Serowe in Botswana, essendo inverno le notti sono fredde, ma noi, dentro la nostra macchina, stavamo proprio bene, inoltre siamo equipaggiati per ogni evenienza.
Stamattina ci siamo svegliati alle 6,00, prima dell’alba, fa un freddo che, se da un lato ci fa quasi paura ad uscire, dall’altro è troppo piacevole perché per noi significa inverno africano e safari.
On the road - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina siamo partiti alle 7,00 da Johannesburg, il nostro hotel era nella zona dell’aeroporto e quindi siamo già nella direzione giusta e siamo vicini alla highway che dobbiamo prendere.
Ci dirigiamo verso Pretoria percorrendo un’autostrada a quattro corsie; se non fosse per qualche acacia a bordo strada, faremmo fatica a capire di essere in Africa; non vediamo l’ora che il paesaggio diventi un po’ più wild.
Ready to go - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci svegliamo all’alba e facciamo una colazione veloce, oggi finalmente inizia la nostra spedizione!
Non vediamo l’ora di partire all’avventura con il Dr. Livingstone, si perché la macchina è pronta, la spesa l’abbiamo fatta, abbiamo anche fatto un giro per visitare Johannesburg e Soweto; oggi però inizia davvero il nostro viaggio.
Facciamo check-out in hotel, carichiamo le ultime cose e partiamo.
Soweto - Photo Credits: Romina Facchi
Anche se Soweto fa parte, dal punto di vista amministrativo, di Johannesburg, le sue origini e il ruolo che ha giocato nella storia del Sudafrica, le conferiscono un’identità unica e distinta.
Soweto è l’acronimo “South Western Townships” ossia “le baraccopoli sud occidentali”.
Johannesburg - Photo Credits: Romina Facchi
Siamo transitati diverse volte da Johannesburg, ma non abbiamo mai visitato la città; spesso per noi è stata semplicemente l’aeroporto dove iniziava o terminava un nostro viaggio; ma questa volta, visto che siamo rimasti qui qualche giorno, abbiamo deciso di visitarla.
Non ci siamo sentiti di visitarla da soli però; un conto è guidare sulle autostrade per attraversarla, un altro è avventurarsi nei quartieri e nei sobborghi di una megalopoli africana che non conosciamo e che ha la fama di non essere molto sicura.
Shopping - Photo Credits: Romina Facchi
Dopo aver salutato i nostri amici Anna e Alberto, che sono partiti per il Botswana, siamo partiti, con l’ausilio delle mappe offline di Google Maps, per una missione importantissima: la spesa!
Si perché a Johannesburg siamo certi di trovare centri commerciali con supermercati che non ci fanno sentire la nostalgia della nostra Esselunga, mentre lungo la strada troveremo solo qualche negozietto con poche provviste e mercati locali, dove solitamente si trovano solamente pomodori, cipolle, patate, le onnipresenti banane e qualche frutto di stagione.