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Brussels Airlines: Sahara desert - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci siamo svegliati prestissimo e siamo andati in aeroporto: abbiamo il volo per la Costa d’Avorio!
Abbiamo scelto Brussels Airlines, è la prima volta che voliamo con questa compagnia; l’abbiamo scelta perché è partner di Miles & More, perché ha dei buoni orari, ma anche perché abbiamo trovato una super offerta per la business.
Alle 6,20 abbiamo l’imbarco da Milano Linate, quando decolliamo ci godiamo la vista della nostra città dal finestrino dell’aereo; con i colori caldi dell’alba Milano è bellissima!
Brussels Airlines: Italian alps - Photo Credits: Romina Facchi
Finalmente ci siamo, oggi si parte per la Costa d’Avorio!
Sono mesi che aspettiamo questo momento e finalmente è arrivato!
A Milano fa freddo e il pensiero di fare una pausa e andare al caldo, nella nostra amata Africa, ci rende molto felici.
Stamattina abbiamo il volo da Linate molto presto, intorno alle 7,00, e quindi dobbiamo uscire di casa alle 4,00; non riusciremmo a svegliarci così presto per niente al mondo, tranne che per prendere un volo, se poi ci porta nella nostra amata Africa, siamo felici di questa levataccia.
Ivory Coast
Finalmente ci siamo! Il momento tanto desiderato è arrivato: domani si parte per la Costa d’Avorio!
Era tanto tempo che volevamo fare questo viaggio; per circa 3 anni ho letto e studiato le varie destinazioni, anche se non è semplice trovare molte informazioni, poiché non è certamente una meta molto frequentata dai viaggiatori.
L’Unesco ha deciso di inserire nella lista dei Patrimoni dell’Umanità diversi riti di passaggio del popolo Masai, definendoli come un "patrimonio culturale immateriale che necessita di una protezione urgente".
I rituali, che l’Unesco intende proteggere, affinché non vengano persi per sempre, aiutando così le comunità a conservare le loro pratiche e tradizioni culturali, sono tre e precisamente: Enkipaata, Eunoto e Olng'esherr.
Mansa Musa
Se Forbes stilasse una classifica degli uomini più ricchi del mondo dalle origini dell’umanità, si scoprirebbe che in testa non ci sarebbe Jeff Bezos CEO di Amazon, né Bill Gates né tantomeno il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, ma bensì un antico regnante dell’Africa Occidentale.
Credo che a tutti noi è capitato di vedere in un film o letto in un libro la storia avvincente di un avvocato che lotta per salvare un innocente, finito ingiustamente nel braccio della morte.
Qui però non siamo nella trama di un legal bestseller ambientato in Texas ma, purtroppo, siamo nella realtà; l’avvocato è un ambientalista e gli imputati sono due inconsapevoli e innocenti leoni: Mufasa, un bellissimo esemplare di leone bianco, e Soraya, la sua leonessa.
Se fate parte di quel tipo di viaggiatori che amano lo stretto contatto la natura ed il clima caldo, il Kenya è sicuramente la meta che fa al caso vostro.
Il Kenya è una nazione dell'Africa Orientale bagnata ad est dalle acque dell'Oceano Indiano, molto apprezzata dai turisti grazie alla sua capacità di offrire una moltitudine di esperienze decisamente uniche, immersi tra i paesaggi mozzafiato e la tradizione dei popoli Masai.
I Big Five si conquistano un posto di rilievo sulle nuove banconote che presto verranno messe in circolazione in Kenya.
La Banca Centrale del Kenya ha infatti annunciato il tanto atteso nuovo look delle banconote: sui nuovi scellini kenyoti non verranno più raffigurati i monumenti e i precedenti presidenti del paese, ma saranno gli animali, simbolo della savana, i nuovi protagonisti.
La fondazione creata da Leonardo di Caprio ha recentemente compiuto 20 anni, anni di successi e di duro impegno per cercare di salvare il nostro pianeta dall’effetto del riscaldamento globale, dai bracconieri che decimano la popolazione animale, dalla plastica che inquina mari e oceani e altre minacce che gravano sul pianeta terra.
Leonardo Di Caprio ha dichiarato che nei 20 anni di attività la fondazione, che prende il suo nome, ha devoluto oltre 100 milioni di dollari, finanziando oltre 200 progetti sparsi per il pianeta.
In occasione della consegna dei Premi Nobel per la Pace, cerimonia che si tiene ogni anno ad Oslo, a differenza degli altri Premi Nobel, che invece vengono consegnati a Stoccolma, il Dottor Denis Mukwege della Repubblica Democratica Congo e l'attivista irachena Nadia Murad hanno ritirato questa ambita onoreficenza.
La Repubblica Democratica del Congo sta vivendo momenti davvero molto difficili, ed il Premio Nobel Denis Mukwege, fondatore del Panzi Hospital a Bukavu, dove cura e opera le donne vittime di violenze sessuali, ha fatto un discorso molto forte e che fa riflettere.