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I deserti dell'africa australe
Soweto - Photo Credits: Romina Facchi
Anche se Soweto fa parte, dal punto di vista amministrativo, di Johannesburg, le sue origini e il ruolo che ha giocato nella storia del Sudafrica, le conferiscono un’identità unica e distinta.
Soweto è l’acronimo “South Western Townships” ossia “le baraccopoli sud occidentali”.
Ready to go - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci svegliamo all’alba e facciamo una colazione veloce, oggi finalmente inizia la nostra spedizione!
Non vediamo l’ora di partire all’avventura con il Dr. Livingstone, si perché la macchina è pronta, la spesa l’abbiamo fatta, abbiamo anche fatto un giro per visitare Johannesburg e Soweto; oggi però inizia davvero il nostro viaggio.
Facciamo check-out in hotel, carichiamo le ultime cose e partiamo.
On the road - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina siamo partiti alle 7,00 da Johannesburg, il nostro hotel era nella zona dell’aeroporto e quindi siamo già nella direzione giusta e siamo vicini alla highway che dobbiamo prendere.
Ci dirigiamo verso Pretoria percorrendo un’autostrada a quattro corsie; se non fosse per qualche acacia a bordo strada, faremmo fatica a capire di essere in Africa; non vediamo l’ora che il paesaggio diventi un po’ più wild.
Khama Rhino Sanctuary - Photo Credits: Romina Facchi
Stanotte abbiamo dormito al Khama Rhino Sanctuary vicino a Serowe in Botswana, essendo inverno le notti sono fredde, ma noi, dentro la nostra macchina, stavamo proprio bene, inoltre siamo equipaggiati per ogni evenienza.
Stamattina ci siamo svegliati alle 6,00, prima dell’alba, fa un freddo che, se da un lato ci fa quasi paura ad uscire, dall’altro è troppo piacevole perché per noi significa inverno africano e safari.
Makgadikgadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi
Partiamo dal Khama Rhino Sanctuary, vicino a Serowe in Botswana, e ci dirigiamo verso ovest, seguendo le indicazioni per Orapa, la “capitale” delle miniere di diamanti; il Botswana estrae il 12% dei diamanti di tutto il mondo.
Da qui dista 140 km, ma noi ci fermiamo prima, nella cittadina di Letlhakane, questa è l’ultima cittadina che incontriamo prima di addentrarci nel complesso del Makgadikgadi Pans, un insieme di laghi salati e prosciugati che coprono complessivamente una superficie di 12.000 kmq, la depressione salata più estesa al mondo.
Kubu Island - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci siamo alzati alle 7,00, qui fa meno freddo al mattino e quindi abbiamo fatto colazione in relax sul nostro tavolino circondati dai baobab; poi abbiamo chiuso la macchina e siamo andati a posizionarci in un luogo migliore per oggi, con la vista sul Makgadikgadi Pans.
Makgadikgadi Pans - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina sveglia presto, ammiriamo un’alba spettacolare dai colori caldi che solo l’Africa sa regalare, facciamo colazione e poi salutiamo i nostri vicini inglesi che vivono in Sudafrica e partiamo; oggi percorriamo la pista che da Kubu, o Lekhubu, Island porta fino alla A3, la strada che collega Maun a Francistown.
Planet Baobab - Photo Credits: Romina Facchi
Ci fermiamo per la notte vicino a Gweta al Planet Baobab, una leggenda e un punto di riferimento per i camperisti, e per tutti i viaggiatori in generale, che transitano sulle piste del Botswana.
Si trova a 7 km ad est di Gweta ed è in prossimità del gate del Parco Nazionale di Makgadikgadi Pans e a 70 km dal gate del Parco Nazionale di Nxai Pan, dove si trovano i Baobab di Baines; è in una posizione strategica per visitare entrambi i parchi e lo staff organizza escursioni in fuoristrada e un quad.
Nxai Pan: Baines Baobab - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina ci siamo svegliati alle 6,00, fuori c’è ancora buio, ci vestiamo e facciamo colazione sul nostro tavolino, posizionato accanto alla macchina e sotto un tetto di paglia; siamo al Planet Baobab vicino a Gweta e il campeggio qui ha molti confort.
L’aria come sempre è frizzantina e bere un bel caffè bollente nelle nostre tazze di metallo è proprio quello che ci vuole per iniziare bene la giornata.
Central Kalahari: Matswere Gate - Photo Credits: Romina Facchi
Stamattina partiamo all’alba, salutiamo il Planet Baobab di Gweta, quando passeremo da queste parti torneremo sicuramente perché ci siamo trovati molto bene e ci è piaciuta molto l’atmosfera.
Arriviamo sulla A3, la strada principale, e svoltiamo a sinistra in direzione di Maun; alle nostre spalle c’è un’alba strepitosa, la ammiriamo dagli specchietti retrovisori.
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