Siamo nella Mkhaya Game Reserve in Swaziland, ci troviamo allo Stone Camp, siamo arrivati stamattina dal Parco Nazionale Reale di Hlane; abbiamo già fatto un breve safari entrando e, oggi pomeriggio, abbiamo in programma il secondo.

Finalmente arrivano le 15,00, noi siamo pronti con le nostre macchine fotografiche, quindi saliamo sull’auto da safari e partiamo; è bello ogni tanto non dover guidare e non dover cercare gli animali da soli, a volte ci piace anche farci portare in giro da una guida esperta, anche se, a volte, gli animali li vediamo prima noi.

Stamattina Richard non è riuscito a trovare i rinoceronti e questa cosa non gli è andata molto a genio, quindi adesso è super impegnato nella ricerca.

Ad un certo punto ne avvista due, un maschio e una femmina, poco lontano dalla nostra auto, non si vedono benissimo perché sono parzialmente nascosti dietro ai cespugli, quindi Richard ci dice: “Scendiamo dall’auto”.

Mkhaya Game Reserve exploringafrica safariadv swaziland

Siamo un po’ perplessi poiché, anche se i rinoceronti bianchi sono più mansueti di quelli neri, sono comunque animali selvatici e, a causa della loro miopia, si fidano molto del loro olfatto e del loro udito e noi potremmo trasmettere loro qualche segnale di pericolo che potrebbe metterli sulla difensiva o addirittura attaccarci, ma Richard sembra sicuro di quello che fa e quindi lo seguiamo.

Facciamo qualche passo nell’erba alta nella direzione dei due rinoceronti, uno dei due, il maschio, si allontana un po’, mentre la femmina sembra osservarci perplessa e poi parte di corsa verso di noi, per una frazione di secondo temiamo ci voglia caricare, ma poi capiamo che in realtà è corsa incontro al suo amico.

Lei e la nostra guida infatti si conoscono da tempo e, sin da quando era cucciola, lui ha sempre avuto un rapporto speciale con lei; ogni volta che lei lo vede, gli corre incontro perché vuole i grattini; è incredibile vedere un animale di quasi 2 tonnellate correre come un cane per ricevere le coccole da un uomo.

Richard si avvicina e la accarezza e poi, ad un certo punto, ci invita a fare lo stesso: che emozione indescrivibile! Una dei momenti più belli della nostra vita!

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Quando facciamo ritorno alla nostra auto lei ci segue, vuole ancora grattini, da Richard soprattutto, e quindi si mette davanti alla macchina; lui ci dice che se non li ottiene a volte cerca di sollevare la macchina per attirare l’attenzione, quindi lui la attira sul fianco dell’auto, così possiamo partire.

Siamo ancora increduli, un’esperienza pazzesca; probabilmente abbiamo un sorriso ebete stampato in faccia…

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Proseguendo lungo le piste sterrate vediamo anche diverse zebre, gnu, giraffe; avvistiamo anche un branco di nyala e assistiamo alla lotta tra due maschi per il predominio sulle femmine.

Più che una lotta vera e propria, sembra una danza: i due maschi hanno le schiene inarcate, il pelo bianco, che si trova lungo la spina dorsale, dritto e camminano in tondo lentamente; sembra una scena di Mezzogiorno di Fuoco ma, anziché scontrarsi, uno dei due abbandona il campo di battaglia decretando vincitore l’altro maschio.

E’ stato molto interessante assistervi anche se non abbiamo capito su quali basi il vincitore abbia vinto.

Il safari di oggi ci ha regalato emozioni indescrivibili e quando torniamo allo Stone Camp siamo felici e appagati; la Mkhaya Game Reserve ci ha regalato avvistamenti spettacolari.

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