Siamo nel Parco Nazionale di Mapungubwe in Sudafrica, ma oggi lasciamo questo bellissimo parco per proseguire il nostro viaggio; facciamo colazione nella nostra casetta, carichiamo il Dr. Livingstone, la nostra auto, e partiamo.

Lasciamo il Leokwe Camp e ci dirigiamo verso il gate, lungo il percorso ammiriamo ancora una volta i meravigliosi baobab e le bellissime formazioni rocciose, che con la luce del mattino sembrano ancora più rosse.

Anche se stiamo uscendo ci guardiamo in giro, gli animali sono imprevedibili e potrebbero essere ovunque.

Poco dopo infatti, sul ramo di un cespuglio vicino alla strada, vediamo un bellissimo Barbetto crestato (Crested Barbet), non lo avevamo mai visto prima, un'altra specie di uccelli che si aggiunge alla nostra check-list.

Vediamo anche un bellissimo kudu maschio, finora avevamo visto solamente le femmine, anche lui si trova poco lontano dalla strada ed è impegnato a mangiare un cespuglio; solitamente i kudu scappano impauriti per un non nulla, ma questo esemplare invece se ne sta lì tranquillo e sembra quasi mettersi in posa per farsi fotografare.

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Quando siamo quasi arrivati al gate vediamo, un po’ in lontananza, un branco di elefanti, sono belli tranquilli, sono lì tra i cespugli che mangiano mentre camminano in direzione del fiume; ci chiediamo se siano lo stesso branco che abbiamo visto ieri mattina, da questa distanza è un po’ difficile capirlo.

Arriviamo al gate, riconsegniamo la chiave del nostro cottage ed usciamo dal parco.

Percorriamo la R 572 che corre lungo il confine del parco e si dirige verso Musina.

Musina, che una volta si chiamava Messina, è una piccola cittadina che non offre molto, solitamente i viaggiatori si fermano qui per fare carburante e per fare la spesa lungo la strada da e per il Parco Nazionale di Kruger; per il resto è una cittadina di appoggio per la miniera di diamanti di Venetia.

Noi dobbiamo fare un po’ di spesa, dove siamo diretti difficilmente troviamo dei negozi e stasera nel lodge non c’è il ristorante e quindi dobbiamo cucinarci la cena; Tracks4Africa ci indica uno shopping mall e andiamo a vedere com’è.

Non sembra affatto male, anzi sembra nuovissimo: entriamo nel cancello e parcheggiamo.

Ci sono anche 3 banche, abbiamo l’imbarazzo della scelta per prelevare; qui c’è sia il Pick’n’Pay sia il Checkers, il nostro preferito, e infatti andiamo in quest’ultimo.

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Troviamo tutto quello che cercavamo, in particolare diversi tipi di verdura e la carne per stasera, visto che avremo il braai, ovvero il BBQ.

Compriamo anche il Savannah, il nostro sidro preferito e l’Amarula: non lo avevamo ancora comprato, ma che viaggio in Africa sarebbe senza l’Amarula?

Facciamo il pieno di gasolio: ben 107 litri e non eravamo nemmeno vuoti; fare il pieno al Dr. Livingstone è sempre impegnativo, meno male che qui in Sudafrica la benzina e il gasolio costano meno rispetto all’Italia.

Imbocchiamo la N1 e la percorriamo verso sud-ovest per circa 80 km, poi svoltiamo a sinistra e ci avventuriamo in questa zona dove si trovano piccole cittadine abitate soprattutto dai neri, a bordo strada infatti incontriamo tanti bambini che escono da scuola; questa è l’Africa che ci piace di più.

Questa sera ci fermeremo in questa zona, in questa terra si trova il popolo Venda che, nonostante abbia adottato uno stile di vita moderno ed occidentale, ha mantenuto intatte le proprie tradizioni, sia in termini di usanze sia per quanto riguarda la scultura del legno e la tessitura.

Siamo contenti di trovarci qui!

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