Stamattina ci svegliamo che c’è ancora buio, siamo in savana, e più precisamente nel Parco Nazionale di Serengeti in Tanzania; svegliarsi prima dell’alba, sentire l’aria fresca che entra dalla tenda, vestirsi e andare a fare colazione che inizia ad albeggiare è una delle cose più belle della nostra vita.

Facciamo colazione, ci siamo solo noi nella tenda ristorante dell’Acacia Tented Camp, gli altri ospiti dormono ancora probabilmente; dopo colazione usciamo sulla terrazza di legno dove si trova un tavolino con una pila di scatole e una serie di cose da mangiare; praticamente possiamo crearci da soli il nostro lunch box, questa è una cosa che apprezzo molto perché ognuno può prendere quello che desidera e così si evitano anche gli sprechi.

Saliamo in macchina con i nostri lunch box, le nostre macchine fotografiche, i nostri binocoli e i nostri libri e partiamo per il nostro secondo safari nella zona di Seronera, nel Parco Nazionale di Serengeti.

Siamo un po’ lontani dal Fiume Seronera, ma in questo periodo dell’anno gli animali trovano acqua un po’ ovunque e quindi non si concentrano sulle sue sponde, come invece accade durante la stagione secca.

Appena usciamo dal campo, percorriamo nemmeno 2 km di pista e troviamo un branco di leoni, sono delle leonesse con i cuccioli; sono bellissimi, i cuccioli ci guardano incuriositi mentre le leonesse sono sedute e si guardano in giro, forse controllano la situazione per vedere se c’è in giro qualche preda, anche se non sembrano particolarmente intenzionate a cacciare.

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Scattiamo un po’ di foto e poi proseguiamo il nostro safari.

Poco dopo Safe si ferma e guarda fisso in una direzione, ci chiediamo cosa stia guardando, prende il binocolo e ci dice “Leoni, là sull’albero!”

Non è un comportamento comune, ma i leoni a volte salgono sugli alberi e lo fanno per avere una migliore visuale dei dintorni e per avvistare le prede; ovviamente non riescono a salire tanto in alto quanto i leopardi perché sono più pesanti, inoltre devono scegliere rami sufficientemente grandi che li possano sostenere.

Sono tre leoni, uno si trova ai piedi dell’albero, mentre gli altri due sono sui rami, sono lì così immobili che sembrano statue, ci chiediamo come abbia fatto Safe a vederli perché non sono molti vicini a noi, meno male che abbiamo i nostri zoom per scattare le foto.

Proseguiamo il nostro percorso e poco dopo avvistiamo un clan di iene con i cuccioli proprio a bordo strada; ci fermiamo a scattare loro delle fotografie e i cuccioli, che sono curiosi, si avvicinano alla nostra macchina; alla fine ci ritroviamo circondati dalle iene, adulti e cuccioli, i cuccioli giocano mentre gli esemplari più adulti si guardano in giro e ci guardano un po’ sospettosi.

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Quando si allontanano un po’ dalla strada possiamo ripartire e ci dirigiamo verso il Fiume Seronera.

Mentre procediamo incontriamo i topi o tsessebe, un’antilope che si avvista sovente nel Parco Nazionale di Serengeti e nella Riserva Nazionale di Masai Mara in Kenya; spesso questi animali si posizionano su piccole cunette del terreno, da cui scrutano l’orizzonte, per capire se ci sono pericoli in arrivo.

Poco dopo vediamo dei movimenti furtivi nell’erba alta, a prima vista potevano sembrare degli sciacalli, ma era chiaro che non lo fossero; abbiamo preso immediatamente il binocolo per poterli osservare attentamente e capire meglio: sono tre proteli!

Siamo emozionati per questo avvistamento, non solo perché, essendo animali crepuscolari e notturni, sono difficili da avvistare di giorno, ma anche perché è la prima volta che li avvistiamo!

A dire la verità crediamo di averli avvistati nella penombra nella Riserva Nazionale di Samburu in Kenya, ma quella volta era sera ed era buio, quindi abbiamo visto solamente una figura che si era avvicinata furtiva al nostro lodge; oggi invece li abbiamo visti proprio bene e siamo riusciti a scattare buone fotografie, siamo contenti!

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Quando arriviamo in prossimità del Fiume Seronera avvistiamo diverse giraffe che stanno mangiando, che belle, la loro eleganza non ha pari; quando ci sentono alcune di loro si bloccano e ci guardano immobili con i loro grandi occhioni, difficile smettere di scattare fotografie.

Lungo il fiume incontriamo un branco di elefanti abbastanza numeroso, non è comune vedere così tanti elefanti nel Parco Nazionale di Serengeti poiché non ci sono molti alberi, soprattutto in questa zona, ma durante la stagione verde, c’è più vegetazione e quindi questo ci ha favorito nel fare questo avvistamento; sono sparpagliati sul territorio e sono impegnati a cibarsi, anche se ogni tanto qualche esemplare si blocca a fissare qualche auto che forse gli si è avvicinata troppo.

Noi proseguiamo il nostro percorso, che segue il corso del Fiume Seronera, il nostro obiettivo è cercare i felini, che in questa zona del parco solo solitamente sempre presenti, in particolare i leopardi; durante la stagione secca qui si trovano anche i ghepardi, ma in questo periodo dell’anno hanno seguito le gazzelle che si sono spostate nella zona più orientale del parco.

Poco dopo infatti, su un ramo di un albero delle salsicce (Sausage tree) avvistiamo un leopardo, lo si vede un po’ a fatica tra i grandi frutti di questo albero, che sembrano proprio delle grandi salsicce.

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Che bello! Il leopardo è il mio felino preferito e sono sempre felice quando riesco a vederne uno, anche perché, a differenza dei leoni, è più schivo e quindi è più difficile da avvistare.

Torniamo indietro, sempre seguendo il corso del Fiume Seronera e ritorniamo dove si trovano gli elefanti, ci fermiamo ancora ad ammirarli; nel branco ci sono diversi cuccioli di tutte le età, alcuni sono davvero piccoli; è bello vedere una famiglia così numerosa e con i cuccioli, sono una speranza per la sopravvivenza della specie.

E’ giunta l’ora di lasciare il Fiume Seronera e iniziare a spostarsi verso il gate di uscita presso le Naabi Hills; lungo la strada avvistiamo diverse mandrie di gnu e di zebre, sono davvero ovunque in questo periodo dell’anno.

In questa zona si trovano anche diversi kopjes, sono affioramenti di granito intorno ai quali cresce qualche albero; sono perfetti punti di avvistamento per i felini ed infatti, su uno di questi, vediamo un meraviglioso leopardo che scruta l’orizzonte; il tempo stringe, noi dobbiamo uscire dal parco entro l’ora di ingresso di ieri, altrimenti ci tocca pagare l’ingresso per un giorno in più, ci fermiamo lo stesso a scattare fotografie e per ammirarlo, è un leopardo troppo bello per non dedicargli il tempo che merita.

Abbiamo mezz’ora di tempo, ma non siamo lontani; arriviamo puntuali, facciamo l’uscita dal parco e poi pranziamo sui tavoli che si trovano lì al gate; c’è una cicogna marabù (marabou stork) che si aggira tra i tavoli, anche se non sembra particolarmente aggressiva, incute un po’ di timore ad alcuni viaggiatori, anche perché ha un becco di una certa importanza e, vista così da vicino, ci si rende conto di quanto sia alta.

Dopo pranzo usciamo dal Parco Nazionale di Serengeti, ci spiace sempre lasciarlo, ma sappiamo che sarà un “arrivederci a presto”!

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