Usciti dal Parco Nazionale di Tarangire ci dirigiamo verso il nostro lodge, che dista una decina di minuti; siamo curiosi di vedere con i nostri occhi i danni dell’incendio di questa mattina, la speranza è che i danni siano minimi, ma il tetto in makuti, ossia realizzato con le fronde delle palme, è facilmente infiammabile purtroppo.

Quando arriviamo rimaniamo shockati: la parte centrale del lodge non c’è più, è rimasto solo il basamento in cemento, mentre le quattro aree in legno e makuti sono bruciate completamente, le colonne in legno, che erano tutte scolpite, stanno ancora bruciando, che disastro pazzesco.

Le stanze, che sono delle tende posizionate su delle piattaforme in legno,  invece sono in perfetta condizione e quindi rimaniamo qui a dormire questa notte, mentre per cena, ci portano ad un lodge vicino, l’Okupuko Lodge, che gentilmente ci ospita; ci andiamo in auto con Safe e Fredrick.

La sala da pranzo di questo lodge è costruita sul fiume ed ha una vista eccezionale sulla savana, almeno così ci dicono, adesso c’è troppo buio per vederla, ma domani mattina veniamo ancora qui a colazione e, con la luce, potremmo ammirare il paesaggio.

Dopo cena torniamo al nostro lodge, con il buio le colonne che bruciano hanno un aspetto quasi spettrale.

Andiamo in camera e ci rilassiamo un po’ e poi dormiamo, siamo stanchi e domani mattina dobbiamo svegliarci all’alba.

Lala Salama!