Stamattina ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione al ristorante del rest camp e alle 7,00 siamo andati a veder la mappa dove i ranger segnano ogni giorno la posizione di alcuni animali all’interno del parco; sono tutti troppo lontani e noi non abbiamo moltissimo tempo perché dobbiamo ripartire.

Decidiamo quindi di percorrere un pezzo del percorso di Lammertjiesleegte, scattiamo qualche fotografia e poi ci dirigiamo verso il gate per uscire.

Bye bye Parco Nazionale di Karoo, torneremo sicuramente perché merita di essere esplorato maggiormente, nonostante il suo clima un po’ estremo.

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Imbocchiamo la N1 nella direzione di Johannesburg.

Veniamo fermati più volte dalla polizia locale, i poliziotti in un primo momento sembrano molto duri ma, appena scoprono che siamo italiani, iniziano a scherzare con noi e a dirci le poche parole che sanno in italiano, sono anche curiosi di sapere che giro stiamo facendo e se ci piace il Sudafrica.

Man mano che proseguiamo lungo la N1 le formazioni rocciose, che ricordano un po’ la Monument Valley negli Stati Uniti e che ci hanno accompagnato fino a qui, diventano sempre più bassi fino a lasciare il posto a immense praterie dove ci sono diversi allevamenti di bestiame; il paesaggio che vediamo non rispecchia molto l’immaginario collettivo che si ha dell’Africa, sembra più di essere in Texas!

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Qui diversi paesini sono di chiara origine olandese o tedesca, e questo lo si evince non solo l’architettura delle case e delle chiese ma anche dai nomi come Hanover, Nelspoort o Edenburg.

Abbiamo pianificato queste ultime giornate da Cape Town a Johannesburg quasi come un trasferimento obbligato per riportare l’auto a Joburg prima di ripartire, ma stiamo scoprendo un Sudafrica che ci piace molto ed è fuori dalle solite rotte del turismo e quindi è anche molto genuino.

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Arriviamo a Bloemfontein, la nostra meta di oggi, a metà pomeriggio; alloggiamo in una proprietà che ha una serie di cottage all’interno di un parco molto grande che ospita animali selvatici ed infatti, quando usciamo sul terrazzo per l’ultimo aperitivo al tramonto di questo viaggio, vediamo alcune giraffe che si aggirano curiose, alcuni eland, i meravigliosi nyala, le antilopi roane (roan), le zebre e gli impala.

Speravamo di vedere anche gli gnu neri (black wildebeest), sono molto rari e si trovano solo in Sudafrica e in questa farm li hanno, ma purtroppo, questa volta, non siamo stati fortunati.

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Il momento più triste è arrivato, dobbiamo preparare le valigie, domani sera infatti abbiamo il volo per tornare a casa; le valigie non sono molto piene, riusciamo ad eliminarne una, molte cose che abbiamo portato le lasciamo sulla macchina, mentre i bagagli a mano sono un po’ più ingombranti perché abbiamo comprato qualche oggetto di arte africana.

Abbiamo fatto un viaggio meraviglioso ma adesso che sta volgendo al termine è impossibile non essere dispiaciuti da un lato, ma dall’altro siamo felici per le meraviglie che abbiamo visto e che la nostra amata Africa ci ha regalato ancora una volta.