Stanotte la temperatura era particolarmente rigida e stamattina uscire dal piumino è stata una prova di forza, in ogni caso ci siamo svegliati all’alba per godere appieno della giornata; oggi ci attende il Parco Transfrontaliero del Kgalagadi.

Durante la notte abbiamo sentito un rumore di zoccoli che sembravano troppo pesanti per essere quelli delle antilopi, abbiamo spiato e abbiamo visto un gruppetto di cavalli che galoppavano verso l’ignoto; chissà da dove arrivavano.

Dopo una rapida colazione partiamo alla volta del Kgalagadi, un parco selvaggio e relativamente poco battuto dal turismo di massa.

Chiudiamo il cancello del campeggio alle nostre spalle, per evitare che le antilopi fuggano dalla farm e si disperdano nel deserto circostante, e imbocchiamo la strada sterrata che ci porterà fino al gate di Mata-Mata.

La strada sembra sia stata appena battuta, infatti è sterrata ma è liscia come l’asfalto.

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Negli specchietti vediamo la lunga scia di polvere che alziamo al nostro passaggio; quando incontriamo un veicolo, che proviene in senso contrario, mangiamo letteralmente la polvere e non vediamo nulla, sembra di essere nella nebbia.

Lungo la strada, sui rami degli alberi, notiamo dei giganteschi nidi, ci fermiamo per osservarli meglio, sono dei veri e propri condomini costruiti dai tessitori sociali; a volte raggiungono delle dimensioni e un peso tale da rompere il ramo su cui si appoggiano.

Percorriamo circa 200 chilometri in poco meno di due e mezza e giungiamo al gate del parco, il Mata Mata Gate, questo è anche il confine di stato della Namibia, perciò facciamo l’uscita dalla Namibia, ma, per l’ingresso in Sudafrica, dovremo aspettare di uscire dal parco attraverso il gate di Twee Rivieren.

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Salutiamo la Namibia che ci ha regalato delle giornate spettacolari, paesaggi fantastici e incredibili avvistamenti di animali.

Siamo certi che ci rivedremo presto!