Siamo transitati diverse volte da Johannesburg, ma non abbiamo mai visitato la città; spesso per noi è stata semplicemente l’aeroporto dove iniziava o terminava un nostro viaggio; ma questa volta, visto che siamo rimasti qui qualche giorno, abbiamo deciso di visitarla.

Non ci siamo sentiti di visitarla da soli però; un conto è guidare sulle autostrade per attraversarla, un altro è avventurarsi nei quartieri e nei sobborghi di una megalopoli africana che non conosciamo e che ha la fama di non essere molto sicura.

Prendiamo una guida, che ci facciamo consigliare dall’hotel, e partiamo alla scoperta di Joburg.

Come prima cosa visitiamo un quartiere di ville spettacolari che, quando c’era l’apartheid, era abitato solamente dai bianchi; oggi invece ci sono anche diversi neri che vivono qui.

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Tra questi viali alberati c’è anche la villa dove visse Mandela, con la sua terza moglie, da quando divenne il primo presidente nero del Sudafrica.

Da lì siamo andati a Downtown; qui alcuni edifici coloniali sono sopravvissuti, anche se non sempre in ottime condizioni, tra i grattacieli; l’edificio simbolo di questa zona è la Dmond Tower, costruita, non a caso, con i proventi delle miniere di diamanti sudafricane.

Poco lontano da qui andiamo in un negozio dove vengono coloro che praticano la medicina tradizionale; sull’ingresso conservano ancora il cartello, risalente al periodo dell’apartheid, che indicava che questo luogo era riservato solo ai neri.

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Al suo interno gli scaffali alle pareti sono pieni di radici, cortecce, semi e baccelli di piante e di parti di animali, come le zampe e le corna di diverse antilopi, alcuni di questi oggetti sono appesi anche al soffitto; assomiglia un po’ a un mercato dei feticheur, anche se siamo a migliaia di chilometri di distanza dalla patria del vudù.

Da qui proseguiamo il nostro giro e arriviamo a Hillbrow, questo, nel secolo scorso, era un quartiere benestante abitato dai bianchi, ma è stato abbandonato quando è andato al potere il governo nero; ora si trova in uno stato di degrado che sembra senza speranza.

Facciamo un giro in macchina, con le porte chiuse con le sicure e i finestrini alzati; in giro vediamo edifici distrutti, vetri spaccati, interi piani di edifici sventrati, qua e là qualche fuoco acceso in strada.

La nostra guida ci dice che questo è il regno degli spacciatori e dei loschi affari; le persone che si aggirano per le sue strade sembrano zombie, non si capisce se sono ubriachi o strafatti oppure semplicemente sono senza una speranza.

HILLBROW johannesburg southafrica exploringafrica safariadv rominafacchi travel safari

Il nostro giro di Johannesburg è terminato, siamo consci di aver visto solo un assaggio di quello che è Joburg; una città dai forti contrasti che ci ha colpito molto

Ma il nostro giro di oggi non è terminato, proseguiremo la nostra visita e andremo a Soweto.