Il Benin è caratterizzato da un clima tropicale con due stagioni distinte, una stagione delle piogge e una stagione secca.

La stagione delle piogge va dal mese di aprile agli inizi del mese di novembre ma vede una pausa durante il mese di agosto che divide così la stagione delle piogge in due; i mesi più piovosi e afosi sono maggio e giugno sulla costa e luglio e settembre al centro-nord del paese.

In Benin il clima è tendenzialmente caldo e umido durante tutto l’arco dell’anno ma durante l’inverno, nei mesi da novembre a gennaio, l’aria è secca e non piove; questo è il periodo migliore per recarsi in questo paese.

L'inverno è caldo a volte torrido soprattutto al nord, mentre la costa è meno calda ma molto più umida e questo fa si che la temperatura percepita più alta però si può trovare refrigerio nelle acque dell’Oceano Atlantico; le acque oceaniche del Benin sono calde più calde nel periodo invernale, comunque non sono mai fredde nel corso dell’anno.

A Cotonou, la capitale economica del paese che si trova sulla costa, la media delle temperature annuale si aggira intorno ai 31°C, la minima intorno ai 24°C.

In inverno, nei mesi da novembre a febbraio, soffia costantemente da nord-est un vento che proviene dal Deserto del Sahara, l'harmattan; questo vento, che porta con sé polvere e sabbia, arriva fino alle coste dell’Africa occidentale e, man mano che si allontana dal Sahara, perde però la sua potenza.

Nei giorni in cui l’harmattan soffia più forte il cielo si riempie di nuvole di polvere e si crea una foschia dalle sfumature rosa molto affascinante, soprattutto nelle prime ore della giornata.

L’harmattan causa un forte calo nel tasso di umidità e della relativa calura tropicale, questo rende l’aria meno calda durante le ore diurne e, soprattutto, regala serate e notti più fresche.

Grazie ai benefici portati dall’harmattan gli abitanti dell’Africa Occidentale hanno soprannominato questo vento “il dottore”, ma le compagnie aeree non la pensano allo stesso modo poiché la scarsa visibilità nelle giornate di forte vento causa ritardi e cancellazioni dei voli.

Per coloro che si recano in Benin per ammirare la sua natura selvaggia e remota il periodo migliore dipende da cosa si vuole vedere.

Se si è interessati ad avvistare gli animali, in particolare i mammiferi nei parchi nazionali e nelle riserve naturali, il periodo migliore è durante la stagione secca, nei mesi da novembre a febbraio; in questo periodo infatti la vegetazione è più scarsa a causa dell’assenza delle piogge e rende gli avvistamenti più facili, inoltre gli animali si radunano in prossimità delle poche fonti d’acqua perenni.

Mentre per gli amanti del birdwatching il periodo migliore è durante la stagione delle piogge poiché gli uccelli trovano più fonti di cibo nei parchi naturali; inoltre da marzo ad aprile sono presenti anche diverse specie migratrici che si recano qui da altre parti dell’Africa e anche alcune specie paleartiche che sostano in queste zone prima di intraprendere il loro viaggio verso il nord.