Il Benin o meglio la Repubblica del Benin è un piccolo stato dell’Africa Occidentale, tristemente famoso per la tratta degli schiavi praticata in passato dall’antico regno di Dahomey, che aveva la sua capitale Abomey, e conosciuto per essere una delle patrie del vudu, insieme a Togo e Nigeria.

Il Benin si affaccia sull’Oceano Atlantico, sul golfo che prende il nome proprio dal paese; confina ad est con la Nigeria, ad ovest con il Togo ed infine a nord con il Burkina Faso e il Niger; in collaborazione con questi ultimi due paesi ha avviato uno splendido progetto di conservazione, creando un parco transfrontaliero, il W, proteggendo così un’area molto estesa dove vivono molte specie di animali in un habitat incontaminato.

La costa atlantica del Benin è lunga 120 chilometri, è bassa e rettilinea ed orlata da belle e grandi spiagge di sabbia dorata dove crescono diverse specie di palme; nell’area immediatamente alle spalle della costa si sono formate ampie lagune di acqua salmastra, in buona parte navigabili, che si susseguono pressoché ininterrottamente per tutta la larghezza dello stato.

Il Benin fa parte dell’Unione Economica e Monetaria Ovest-Africana, un’organizzazione volta a migliorare i rapporti economici degli stati aderenti e uniti dalla stessa moneta, il Franco CFA.

Gli altri Paesi che fanno parte dell’UEMOA sono il Togo, il Burkina Faso, la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau, il Mali, il Niger ed il Senegal.

Morfologicamente il paese è caratterizzato dall’assenza di catene montuose elevate, il massiccio dell’Atakora raggiunge al massimo gli 800 metri s.l.m., il resto del territorio è costituito da pianure con qualche collina presente nelle varie aree del paese.

La maggioranza della popolazione si concentra nelle pianure meridionali dove sono presenti le principali città del paese come la capitale Porto Novo, la capitale economica Cotonou e la capitale del vudu Ouidah.

Al sud vivono i gruppi etnici predominanti: i Fon, gli eredi del regno di Dahomey, che rappresentano quasi il 40% della popolazione, e gli Yoruba, originari della Nigeria, dove costituiscono una delle principali etnie.

La popolazione del Benin è molto accogliente, sorridente e gentile, è suddivisa in diverse etnie ognuna delle quali con la propria lingua, mentre il francese è la lingua ufficiale della Repubblica.

La religione predominante nel paese è il vudu, mentre il 42% della popolazione dichiara di essere cristiana; in realtà esiste una forte commistione tra le credenze cristiane e i rituali vudu che spesso coesistono e comune un fedele cristiano pratichi rituali o sacrifici ai feticci vudu.

Dal punto di vista turistico il Benin è una destinazione molto ricca di luoghi interessanti dal punto di vista storico e ospita diversi siti protetti dall’Unesco.

Ad Abomey esistono ancora i palazzi reali del potente regno di Dahomey, con decorazioni in bassorilievo di argilla dipinta in policromia che raffigurano scene auliche, di caccia e di animali in genere e che ospitano una collezione di oggetti che raccontano la storia del potere dei sovrani e del ruolo che hanno avuto nella tratta degli schiavi.

Ma anche la via degli schiavi di Ouidah e la Porta del non Ritorno sulla spiaggia da dove partivano le navi cariche di uomini ridotti in schiavitù e deportati nel nuovo mondo; luoghi la cui storia e tragedia non possono essere ignorate.

La valle dei Tamberna con le loro incredibili case fortezza, in grado di resistere agli attacchi militari delle altre tribù e anche alle armi degli occidentali.

Il Benin, nel nord del paese, ospita anche due parchi nazionali che proteggono un’area di savana aperta, arbustiva e boschiva molto importante, poiché qui vi è una elevata presenza do molte specie di mammiferi, una delle aree più importanti di tutta l’Africa Occidentale: il parco Nazionale di Penjari e la sezione beninese del Parco Nazionale di W che, insieme al Parco Nazionale di Arli in Burkina Faso e alla Riserva Faunistica di Oti-Mondouri in Togo, costituiscono l’area transfrontaliera di WAPO.

Sotto l’aspetto della sicurezza il Benin è un paese estremamente sicuro, la criminalità è praticamente inesistente.

Il clima del Benin è tropicale con una stagione più secca in inverno e una stagione piovosa in estate, anche se il Benin, soprattutto nella parte meridionale, lungo la costa, ha un clima umido tutto l’anno; generalmente durante la stagione delle piogge, le precipitazioni non sono mai abbondanti.

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Wild flower in Pendjari National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Benin: Adja people - Photo Credits: Romina Facchi

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Map of slave coast

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Ouidah - Photo Credits: Romina Facchi

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Ouidah fort -Photo Credits: Romina Facchi

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Ouidah: Voodoo festival - Photo Credits: Romina Facchi

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Benin: Ouidah - Photo Credits: Romina Facchi

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Ouidah: Voodoo festival - Photo Credits: Romina Facchi

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Benin: Fon people

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Benin: Fon people - Photo Credits: Romina Facchi

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Benin: the Royal Palaces of Abomey - Photo Credits: Romina Facchi