Il Meskel è la più importante e sentita festa religiosa in Etiopia e commemora il ritrovamento della Vera Croce su cui Gesù venne crocifisso.

Le celebrazioni durano circa una settimana ma ci sono due giorni che sono il clou della manifestazione: il 16 ed il 17 del Meskerem secondo il calendario etiope, che corrispondono ai giorni intorno al 26 o 27 di settembre del calendario Gregoriano.

La celebrazione per la commemorazione della scoperta della Croce inizia il giorno prima del Meskel, questo giorno è conosciuto con il nome di Damera; durante questa giornata si assiste a diverse celebrazioni che coinvolgono un gran numero di persone.

Ovunque vengono celebrate messe e vengono costruite una sorta di piramidi alte e strette alla base utilizzando i rami degli alberi e decorate con margherite gialle, chiamate anch’esse Meskel, e una croce sulla sommità

La prima giornata di festa coinvolge tutti gli abitanti di un villaggio, le donne indossa l’abito tradizionale bianco, che indossano per le celebrazioni e quando si recano in chiesa alla domenica, mentre gli uomini indossano il loro abito migliore.

La giornata trascorre tra la celebrazione della messa, solitamente all’aperto in un prato, e le processioni, il cui percorso va da dove è stata celebrata la messa, alla chiesa ad altri luoghi del villaggio, per poi raggiungere il luogo in cui tutti gli abitanti del villaggio aspettano il tramonto, nel mentre c’è chi si siede sul prato, c’è chi intona canti religiosi, c’è chi si saluta con un festoso “yooo!” mentre si abbracciano.

Quando il sole tramonta, il patriarca della Chiesa ortodossa etiope, ad Addis Abeba in Meskel Square, e i vari preti ortodossi nei vari villaggi, dopo aver intonato diversi canti religiosi e dopo aver benedetto la piramide di legno con l’incenso e il fumo delle candele, danno fuoco alla piramide e inaugurano la celebrazione annuale della festa della Meskel.

La tradizione racconta che, nel quarto secolo, Sant'Elena, madre dell'imperatore romano Costantino, ebbe una rivelazione in uno dei suoi sogni: le fu detto che avrebbe dovuto accendere un grande falò e la direzione che avrebbe preso il fumo l’avrebbe guidata nel luogo dove si trovava la vera croce. 

Al risveglio, chiese alla popolazione di portare del legno per realizzare una grande pira, diede fuoco al falò ed il fumo le mostrò la strada giusta dove era sepolta la croce. 

La Santa Croce era stata seppellita insieme alle croci dei due ladroni e, nel corso dei secoli, i detriti avevano formato delle vere colline sopra alle croci, in questo modo era diventato impossibile individuare le croci e quale delle tre fosse quella di Cristo.

Secondo una leggenda etiope un pezzo della croce è seppellito nella montagna del monastero di Gishen Mariam, nella regione di Wollo; in questo monastero c'è un libro in cui è scritta la storia della Santa Croce e viene descritto come il frammento sia arrivato in questo luogo in Etiopia.

Il giorno dopo Damera è Meskel, il festival viene celebrato con molto colore e viene preparato molto cibo, i credenti, in segno di devozione, si disegnano delle croci sulla fronte con le ceneri del falò della sera prima. 

Le margherite gialle di Meskel, e il colore giallo, rappresentano il nuovo inizio dopo la stagione delle piogge.

Oggi i falò che vengono bruciati durante la giornata di Damara assumono anche il significato del passaggio dalla stagione delle piogge e delle nebbie alla stagione del raccolto, in cui il sole, fonte perenne di vita e di luce, risplende in cielo.

Così come il fumo guidò Sant’Elena oggi la direzione delle fiamme e la direzione in cui cade il falò annunciano un anno ricco e abbondante o un anno difficile.

Mentre la piramide brucia avvolta dalle fiamme i fedeli guardano con apprensione la croce che si trova alla sua sommità, oltre ad osservare la direzione in cui cade la croce considerano anche il tempo che impiega a cadere, più tempo ci metterà la croce a cadere nelle fiamme e migliori saranno i raccolti.

Se i presagi sono positivi si scatenano le danze e i festeggiamenti, i ragazzi corrono e saltano attraverso il fuoco gridando e cantando; la festa prosegue fino a notte inoltrata e la gioia è incontenibile.

In tutte le principali città e in tutti i villaggi la cerimonia viene celebrata con molto calore e partecipazione, ma il posto migliore per assistere alla celebrazione del Meskel è Addis Abeba in Meskel Square anche se qui si radunano moltissimi fedeli quindi è necessario fare i conti con la folla.

Noi abbiamo assistito alla celebrazione del Meskel in un villaggio dei Dorze ed è stata una esperienza emozionante e indescrivibile.

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Ethiopia: Omo valley - Photo Credits: Romina Facchi

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Mursi people - Photo Credits: Romina Facchi

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Lalibela: Bet Gyorgis - Photo Credits: Romina Facchi

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Ethiopia: Tiya Stems - Photo Credits: Romina Facchi

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Tiya Stems - Photo Credits: Romina Facchi

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Dassanech people - Photo Credits: Romina Facchi

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Abijatta-Shalla National Park - Photo Credits: Romina Facchi

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Dorze Village - Photo Credits: Romina Facchi

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Konso people - Photo Credits: Romina Facchi