Il Botswana è una delle destinazioni preferite da chi ama immergersi nella natura selvaggia, non vede l’ora di percorrere le piste di sabbia senza incontrare altre macchine e desidera osservare gli animali che in questo paese sono presenti in gran numero, basti pensare che un quarto degli elefanti africani si trova in Botswana.

Il nostro viaggio inizia però a Johannesburg, in Sudafrica, dove ci aspetta la nostra auto, il Dr Livingstone, la nostra fedele compagna delle nostre avventure in questo angolo di Africa; Johannesburg è anche il luogo ideale dove fare provviste e prepararsi al meglio per il viaggio che ci aspetta.

La prima tappa del nostro viaggio è il Parco Nazionale di Pilanesberg in Sudafrica che dista circa due ore da Johannesburg e da Pretoria in direzione nord; è un parco molto bello che regala avvistamenti eccellenti, grazie alla presenza dei Big 5 e di altre specie di animali e uccelli.

Le colline di origine vulcanica fanno da cornice Pilanesberg National Park, un affascinante complesso alcalino prodotto da eruzioni vulcaniche milioni di anni fa che in realtà si sono raffreddate sotto la superficie del terreno, in seguito grazie al fenomeno dell’erosione, sono state riportate alla luce; questa caratteristica rende unico questo parco, dal punto di vista geologico.

Prima lasciare il Sudafrica ed entrare in Botswana visitiamo il Parco Nazionale Marakele incastonato nella catena montuosa del Waterberg

Il Parco è incredibilmente bello con impressionanti paesaggi montani, colline erbose e profonde vallate, è possibile avvistare elefanti, rinoceronti e leoni e una straordinaria varietà di uccelli, tra cui una numerosa colonia di avvoltoi del Capo, una specie a rischio di estinzione.

La prima tappa in Botswana è il Khama Rhino Sanctuary, un santuario per la salvaguardia dei rinoceronti bianchi e dei rinoceronti neri, ma che ospita anche numerose specie di antilopi, giraffe, struzzi e innumerevoli uccelli.

Si prosegue verso nordovest fino a raggiungere il Boteti River, vogliamo esplorare le sponde del fiume ed Makgadikgadi National Park che, a sua volta, fa parte del Complesso dei Makgadikgadi Pans.

Nel periodo che va da giugno ad ottobre, ma questo può variare in base alle piogge, in questa zona si trova la migrazione delle zebre che, dal nord del Botswana e dalla Namibia, si spostano in questa zona alla ricerca di acqua che trovano proprio nel Fiume Boteti.

Proseguendo in direzione nord facciamo tappa a Gweta per visitare il Ntwetwe Pan, che fa sempre parte del Makgadikgadi Pans Complex.

Il Ntwetwe Pan regala un paesaggio incredibile, una depressione salata e bianchissima si estende su una superficie enorme, il bianco è accecante e sembra di essere su un altro pianeta.

La tappa successiva è Maun questa cittadina è il punto di partenza per visitare il Delta dell’Okavango, da qui partono le escursioni in barca o in mokoro, una antica imbarcazione tradizionale; si naviga all’interno del delta, esplorando i canali e le paludi dove si incontrano ippopotami, elefanti e un numero incredibile di uccelli acquatici.

Maun è anche la base di partenza per i safari fotografici in 4x4 nel Delta dell’Okavango e dei mobile safari che, di tappa in tappa, arrivano fino al Chobe National Park; anche noi partiremo da qui con un campo mobile per esplorare questi luoghi ancora incontaminati.

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La Moremi Game Reserve è la prima destinazione del nostro mobile safari ed è la zona del Delta dell’Okavango più famosa grazie alla concentrazione elevata di animali, è uno dei luoghi preferiti dai fotografi per avvistare l’elusivo leopardo, in questa zona infatti è relativamente facile trovare e osservare questo splendido felino.

La Riserva Naturale di Moremi è anche il territorio dove si ha la possibilità, più che in altri luoghi, di vedere i licaoni, una specie di canide a rischio di estinzione; inoltre qui si trovano leoni, elefanti, iene, ippopotami, giraffe e numerose specie di antilopi.

Dalla Moremi Game Reserve ci spostiamo nel Parco Nazionale Chobe dove visitiamo l’area di Savuti ed il Chobe Riverfront.

Il Savuti è un luogo selvaggio e remoto dove due grandi branchi di leoni dominano il territorio, che vede la presenza anche di elefanti, iene, giraffe, gnu, ghepardi, tassi del miele e numerose antilopi.

Il Chobe Riverfront è la zona che corre lungo le rive del fiume Chobe, durante la stagione secca è la zona dove si concentrano gli animali che giungono al fiume per rinfrescarsi e abbeverarsi, qui, oltre ai safari in 4x4, facciamo anche un safari in barca, che regala sempre un punto di vista differente del parco.

Lasciato il Chobe National Park, dopo una tappa tecnica a Kasane, facciamo rotta verso sudovest, destinazione Central Kalahari Game Reserve, il luogo più selvaggio e isolato in questa parte di Africa.

La Riserva del Kalahari Centrale copre una superficie enorme, oltre 58.000 kmq, i paesaggisono incredibili così come gli spazi sconfinati, la presenza umana è limitata a qualche 4x4, e difficilmente in una giornata si incontrano più di due veicoli, e gli animali, che si sono adattati a questo inospitale territorio, sono splendidi.

Leoni, leopardi, ghepardi e iene sono i predatori di questa distesa sabbiosa, i bufali sono assenti in conseguenza alla scarsità di acqua mentre si trova qualche esemplare di elefante, soprattutto durante la stagione delle piogge; gli orici sono molto numerosi li si avvista sovente mentre incedono con le loro corna maestose sulle sabbie del deserto o immobili sotto il sole.

I tassi del miele e gli otocioni sono presenti in gran numero, sono animali difficili da osservare in altri parchi mentre qui è piuttosto facile incontrarli.

Il nostro percorso per rientrare a Johannesburg passa per la cittadina di Palapye in Botswana e per Pretoria in Sudafrica.

Un viaggio lungo e impegnativo, a volte faticoso, ma che regala soddisfazioni incredibili.