Il viaggio nello Swaziland, o eSwatini come si chiama adesso, ci ha permesso di scoprire le bellezze naturali di questo piccolo stato, ma anche di conoscere meglio le tradizioni del suo popolo: gli Swazi.

Gli Swazi fanno parte degli Nguni, a cui appartengono anche gli Zulu, gli Xhosae gli Ndebele,  gli Swazi si staccarono dagli altri nel periodo dello Mfecane, un periodo contrassegnato da guerre e migrazioni forzate di numerosi gruppi etnici, a seguito dell’ascesa della nazione Zulu, comandata dal potente re Shaka.

Alcuni gruppi si ritirarono sui monti Drakensberg andando a colonizzare l’area dell’odierno Swaziland ossia la terra degli Swazi.

La loro organizzazione sociale era abbastanza semplice, gli uomini praticavano l'allevamento del bestiame, che costituiva la loro ricchezza di una famiglia, mentre i lavori agricoli erano riservati alle donne.

L’importanza del bestiame è evidente anche nella disposizione del villaggio tradizionale Swazi, al cui centro si trova la recinzione per custodire il bestiame durante la notte.

Il bestiame rivestiva un ruolo centrale anche per le relazioni sociali, il prezzo da versare ai genitori per sposare la loro figlia era determinato in capi di bestiame.

La carne veniva consumata raramente e solo in occasioni particolari e a scopi rituali, mentre il latte e i latticini erano l’alimento base per i bambini, mentre erano assolutamente un tabù per le donne sposate.

Altri tabù prevedono il divieto di consumare pesce, mentre alle femmine viene proibito il consumo delle uova, in passato anche alcuni animali selvatici erano considerati tabù e non venivano cacciati.

Per poter avere un’idea precisa di come era costruito un villaggio tradizionale Swazi, il Mantenga Cultural Village è il luogo perfetto: qui è stato realizzato un villaggio tradizionale, utilizzando le tecniche di costruzione del passato e non sono presenti elementi moderni, come porte e finestre, che invece stanno diventando comuni nei villaggi del paese.

Le capanne sono costruite ad “alveare” con una struttura portante di legni intrecciati, simile a quella realizzata dagli Zulu, con i quali condividono numerose tradizioni, e ricoperte con paglia intrecciata e corde per fissare e stabilizzare il tetto.

Nel villaggio è presente la "grande capanna", indlunkulu, una capanna di dimensioni maggiori che viene utilizzata come il santuario di famiglia, dedicato agli antenati.

Altre capanne sono occupate dalle mogli, mentre la madre del capo villaggio ha una capanna più grande.

Il matrimonio è definito come l'unione di due famiglie, un tempo erano comuni i matrimoni poligami, ma la diffusione del cristianesimo e le condizioni economiche li hanno resi molto meno comuni oggi. 

Un particolare singolare della tradizione Swazi è costituito dalle lettere d’amore e di fidanzamento che sono realizzate con perline colorate e formano una collana con un ciondolo quadrato che rappresenta la dichiarazione d’amore.

Quasi tutte le donne indossano questa particolare forma di dichiarazione d’amore anche se oggi sono venduti come souvenir.

Anche se il cristianesimo è la religione predominante le credenze ancestrali sul soprannaturale sono ancora importanti e il maschio anziano in ogni famiglia mantiene la comunicazione con gli antenati.

Molte persone consultano i guaritori tradizionali, che impiegano la medicina naturale e numerosi rituali nelle loro cure. 

Gli Swazi credono nella stregoneria e nei divinatori, alcune fattorie sono protette da potenti rituali mentre i divinatori sono spesso posseduti dagli spiriti che svelano loro quello che il futuro gli riserva.

Abbiamo avuto anche la possibilità di assistere alle tradizionali danze degli Swazi che si basano sulla prestanza fisica e sull’acrobazia esattamente come i “cugini” Zulu.

Le donne indossano graziosi teli colorati e cavigliere con una serie di conchiglie che suonano al ritmo della danza.

Gli uomini indossano un gonnellino e accessori sulle braccia e sulle gambe che conferiscono loro un aspetto minaccioso.

swazi exploringafrica safariadv

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Kruger National Park: Lions - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Our car! - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Ndebele - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Xhosa - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Basotho - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Pedi village - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv mapungubwe national park exploringafrica safariadv south africaxploringafrica safariadv south africa

Mapungubwe National Park - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Kruger National Park: Lion - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africa

Hlane Royal National Park: Rhinos - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africaz

Mkhaya Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv isimangaliso safari travel

iSimangaliso Wetland Park: uMkhuze Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari travel

Hluhluwe-iMfolozi: Wild dogs - Photo Credits: Romina Facchi