Il Parco Nazionale Kruger si trova in Sudafrica, nella parte orientale del paese, al confine con il Mozambico; occupa una superficie di circa 20.000 kmq, è lungo 350 km e largo 60 km, la strada interna più lunga è la H 1, che misura 454 km e parte dall’ingresso di Malelane e arriva fino all’ingresso di Pafuri.

Il Kruger è la riserva naturale più grande del Sudafrica e fa parte del Grande Parco Transfrontaliero del Limpopo, insieme al Parco Nazionale Limpopo in Mozambico, il Parco Nazionale Gonarezhou, il Mannjinji Pan Sanctuary e la Malipati Safari Area, questi ultimi tre si trovano in Zimbabwe, la regione di Sengwe, sempre in Zimbabwe e la regione di Makulele in Sudafrica; la superficie complessiva del parco transfrontaliero copra un’area di 32.000 kmq.

Il Parco Nazionale Kruger racchiude al suo interno 6 differenti ecosistemi, che presentano vegetazione e specie di animali differenti.

Gli ecosistemi del Parco Nazionale Kruger:

Sandveld: il Sandveld è caratterizzato da un terreno sabbioso, il paesaggio è corrugato e montagnoso con profonde vallate;

Gabbro: il gabbro è una roccia intrusiva, il suo aspetto è simile al granito, più vecchia e più dura del basalto; il terreno che deriva dal gabbro viene comunemente chiamato “black cotton”;

Granito (Granite): la parte occidentale del parco è caratterizzata da dolci colline e profondi sistemi di drenaggio; il suolo è solitamente poco fertile, sabbioso e ricco di silicone, i pochi sali minerali vengono portati a valle dalle piogge e creano zone di pianura, l’erba che cresce qui è la preferita dagli erbivori;

Piane alluvionali (floodplain) e rive dei fiumi (riverine): qui il terreno è fertile e la vegetazione che cresce in queste aree contiene molti nutrienti;

Basalto (basalt): la maggior parte della sezione orientale del parco è costituita da pianure nel cui sottosuolo si trova il basalto, roccia che si è disgregata abbastanza velocemente, in questo modo non sono rimasti promontori e colline; il suolo è scuro poiché contiene un’elevata concentrazione di materiale organico;

Riolite (rhyolite): le colline di Lebombo, che costituiscono il confine orientale del parco, sono costituita da riolite, un tipo di roccia molto dura e resistente all’erosione e povera di nutrienti; le piante e le erbacee che crescono qui non sono molto nutrienti;

Ecca (Ecca shales): argillite di origine sedimentaria che si trova tra le pianure fertili orientali e il paesaggio ondulato di origine granitica; qui si trovano carbone e resti fossili.

I sei differenti ecosistemi sono responsabili della elevata biodiversità del Parco Nazionale Kruger: qui si trovano infatti più di 2000 specie differenti di piante, di cui 336 alberi.

Le specie più comuni di alberi nel Parco Nazionale Kruger:

l’Acacia xanthophloea o acacia della febbre (fever tree acacia), l’ Adansonia digitata conosciuta più comunemente come baobab, il Combretum apiculatum  (red bushwillow), il Combretum imberbe Wawra (Leadwood), Diospyros mespiliformis o ebano africano (Jackalberry tree), Erythrina lysistemon (coral tree), Ficus racemosa (Indian fig tree), la Hyphaene coriacea o (Lala palm), la Kigelia africana o albero delle salsicce (sausage tree), l’Acacia nigrescens (knobthorn), la Sclerocarya Birrea o Marula (Marula), la Maclura pomifera o arancio degli Osagi (Osage orange), la Trichilia emetica o Mogano del Natal (Natal Mahogany), lo Pterocarpus rotundifolius (ound-leaved bloodwood) e la Spirostachys africana o (Tamboti).

Gli animali presenti nel Parco Nazionale Kruger:

Nel Parco Nazionale Kruger vivono 147 specie differenti di mammiferi, 507 specie di uccelli, tra residenti e migratori, 114 specie di rettili, 49 specie di pesci, 34 specie di anfibi e 227 specie di farfalle; i mammiferi più numerosi sono gli impala, circa 152.000 esemplari, i più rari sono gli alcelafi di Lichtenstein (Lichenstein hartebeest), nel parco ne vivono solamente 50.

Sono presenti tutti i Big Five e non è difficile avvistarli, soprattutto gli elefanti, i leoni e i bufali; per i rinoceronti e per i leopardi serve un po’ di fortuna.

Durante questo viaggio abbiamo trascorso 12 notti all’interno del Parco Nazionale Kruger, e lo abbiamo percorso tutto, da nord a sud, fermandoci per la notte nei vari campi presenti all’interno.

Siamo entrati dall’ingresso di Punda Maria e, il primo giorno, abbiamo perlustrato la zona di Pafuri (leggi il blog), qui, seguendo il corso del fiume Pafuri, abbiamo avvistato tantissimi nyala, non ne avevamo mai visti cosi tanti, oltre ad alcuni elefanti e diversi uccelli.

Nei giorni seguenti abbiamo iniziato a scendere verso sud, cercando di esplorare il più possibile il parco, percorrendo le strade secondarie e sterrate che, solitamente, sono meno battute.

Per l’esplorazione del parco, e per scegliere le strade da percorrere, abbiamo utilizzato il libro “Kruger self-drive”, è molto utile poiché per ogni strada ne descrive il percorso, il territorio, gli animali che vivono nella zona e le possibilità di avvistamento, oltre ai vari punti di osservazione, aree pic-nic, capanni di osservazione e altre indicazioni utili.

Il secondo giorno siamo partiti da Punda Maria e siamo arrivati a Shingwedzi (leggi il blog), la parte più a nord del parco è meno battuta dai visitatori e in questa giornata non abbiamo incontrato praticamente nessuno; in questa zona del parco si trovano molti alberi di mopane che rendono un po’ più difficili gli avvistamenti ma sono molto scenografici soprattutto durante la stagione secca.

Abbiamo imboccato la S 63, una strada molto panoramica che corre lungo il fiume; è stato davvero piacevole percorrere questa strada sterrata e, anche se il fiume era in secca, erano ancora presenti alcune pozze, dove si radunavano diversi erbivori. 

Il giorno seguente siamo partiti da Shingwedzi e siamo arrivati a Mopani (leggi il blog), abbiamo assistito ad un’alba spettacolare ed abbiamo avvistato un leopardo, anche se era molto lontano; abbiamo prediletto le piste secondarie, tranne un tratto della strada principale per fare il selfie di rito con la pietra che segna l’attraversamento del Tropico del Capricorno.

Il Mopani Rest Camp prende il nome dalle distese di mopane che ricoprono questa parte del parco; gli avvistamenti sono un po’ più difficili rispetto alla sezione meridionale, ma, se si ha pazienza di cercare, si viene certamente premiati

Da Mopani ci siamo poi spostati a Letaba (leggi il blog) e l’avvistamento più importante della giornata è stata una iena con i cuccioli, proprio a bordo strada, due erano piccoli con il manto ancora nero, erano tenerissimi.

Il giorno seguente abbiamo viaggiato fino all’Olifants (leggi il blog); abbiamo i primi leoni di questo viaggio nel Kruger; anche se ne abbiamo visti tanti nei nostri viaggi è sempre un’emozione.

Come si intuisce dal nome, la zona di Olifants è nota per l’elevata concentrazione di elefanti, questi maestosi mammiferi si trovano soprattutto tra i due fiumi Olifants e Sabie, ma sono presenti in tutto il Kruger.

Da Olifants ci siamo successivamente diretti a Tamboti, vicino a Orpen (leggi il blog), qui il parco inizia ad essere più affollato ma, percorrendo le strade secondarie, non troviamo nessuno; abbiamo avvistato i primi rinoceronti bianchi, erano tre, è stato bello vederli rilassati mentre brucano.

Da Tamboti andiamo poi a Satara (leggi il blog), qui il paesaggio è cambiato drasticamente, sembra di essere nella pianura del Serengetiin Tanzania; in questa zona, e nell’area più a sud, ci sono più probabilità di avvistare i grandi felini, noi qui abbiamo avvistati diversi leoni, appostati in prossimità delle fonti di acqua in attesa delle prede.

Da Satara ci siamo diretti a sud ovest dove si trova Skukuza (leggi il blog); gli ultimi giorni li abbiamo trascorsi nella zona meridionale del parco, dominata dal fiume Sabie, dove si concentra la maggior parte dei visitatori, poiché gli avvistamenti sono relativamente più semplici.

Qui abbiamo avvistati diversi leoni, i licaoni, i ghepardi, tantissimi elefanti, molti rinoceronti bianchi, tante giraffe, tante specie di uccelli e molte antilopi; sono state giornate di safari spettacolari.

Nel dettaglio abbiamo trascorso due giorni a Skuzuza, perlustrando i dintorni (leggi il blog), ci siamo successivamente spostati a Crocodile Bridge (leggi il blog), dove siamo rimasti due notti effettuando safari eccezionali; infine abbiamo trascorso l’ultima notte a Berg-en-Dal, attraversando alcune zone meno battute di quest’area (leggi il blog), per poi uscire al mattino seguente dall’ingresso di Malelane, per proseguire il nostro viaggio verso lo Swaziland.

Abbiamo visto moltissimi animali tra cui elefanti, leoni, ghepardi, licaoni, rinoceronti, un leopardo, giraffe, zebre, gnu, bufali, diverse specie di antilopi, ippopotami, coccodrilli del Nilo, molte specie di uccelli e un tasso del miele, il mio animale preferito!

Ogni giorno abbiamo fatto avvistamenti spettacolari e abbiamo attraversato paesaggi meravigliosi che porteremo sempre nel nostro cuore!

kruger south africa hyena exploingafrica SafariADV wildlife

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Kruger National Park: Lions - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Our car! - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Ndebele - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv kruger lion safari travel

Xhosa - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Basotho - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari traveltravel

Pedi village - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv mapungubwe national park exploringafrica safariadv south africaxploringafrica safariadv south africa

Mapungubwe National Park - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africa

Swazi people - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africa

Hlane Royal National Park: Rhinos - Photo Credits: Romina Facchi

swaziland exploringafrica safariadv romina facchi travel safari africaz

Mkhaya Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv isimangaliso safari travel

iSimangaliso Wetland Park: uMkhuze Game Reserve - Photo Credits: Romina Facchi

south africa sudafrica exploringafrica safariadv Hluhluwe-iMfolozi safari travel

Hluhluwe-iMfolozi: Wild dogs - Photo Credits: Romina Facchi