Nel nord del Togo vivono i Bassar, un fiero gruppo di agricoltori e di lavoratori del ferro, che vivono ancora seguendo le antiche tradizioni e costumi dei loro antenati, il nome Bassar deriva dal nome di una antica divinità, che ha dato il nome alla zona in cui vivevano.

Vi sono 30 clan di Bassari, ciascuno collegato per nome e discendenza alla città di Bassar, in particolare i Kabou e i Sara si trovano in Togo; sono clan esogami e i vari capi dei clan hanno formato alleanze consolidate attraverso alcuni matrimoni.

L’esogamia è una regola matrimoniale secondo la quale i coniugi devono appartenere a clan o tribù differenti dalla propria cerchia parentale.

Il popolo Bassar del Togo conta 205.000 individui, fa parte del cluster delle etnie di lingua Gur dell'Africa sub-sahariana; vive sull'altopiano di Bassari, a nord delle montagne del Togo ed è noto per la lavorazione del ferro.

La città principale è Bassar, una città situata nel Togo centro orientale, si trova nella periferia occidentale dei Monti Atokara, a nord dell'equatore; la città di Bassar gode di un clima tropicale, con sei mesi di pioggia e sei mesi secchi; durante la stagione secca, nei mesi da novembre a maggio, la zona viene investita dal caldo e secco vento di Harmattan che giunge da nord, dal Deserto del Sahara.

La religione principale dei Bassari è una religione animista, mentre il vudu, l’islam e il cristianesimo non sono mai riuscite ad entrare nella vita e negli usi di questo popolo; ancora oggi i rituali ancestrali e i feticci sono presenti nella vita quotidiana.

A differenza di altri popoli dell'Africa Occidentale, i Bassari hanno resistito alle incursioni degli schiavisti e all'islamizzazione; questo gruppo etnico, decisamente tradizionale, si è rifugiato sulle colline presenti nel loro territorio, per sfuggire ai mercanti di schiavi e anche alle secolari vessazioni da parte dei Fulani musulmani.

Oggi nella cultura Bassar c’è apertura alle altre religioni e, nonostante il carattere mistico delle loro credenze e le pratiche sacrificali siano praticate regolarmente, si trovano alcune moschee vicino ai santuari.

I Bassari credono nel dio Unumbotte che ha creato il loro popolo; la storia della creazione ha delle similitudini con il Giardino dell’Eden della religione cristiana ed ebraica.

Le persone di Bassar si chiamavano anche Bi-Thambe, che significa lavoratore di metalli, in passato infatti erano famosi per la loro abilità nella lavorazione e trasformazione del ferro; oggi invece sono principalmente agricoltori ed il raccolto principale è l'igname, o yam, ma vengono coltivati ​​anche il mais, il miglio, il sorgo e le arachidi.

Con il sorgo producono una birra locale dal gusto molto particolare, mentre Bassar è conosciuta come la capitale dello yam del Togo, soprattutto per la produzione della varietà Labaco, che è la qualità migliore per cucinare il fufu, un alimento base della cucina togolese.

I Bassari vivono in fattorie circondate da terreno agricolo, quando un uomo si sposa, deve avere la sua fattoria, quindi di solito inizia la costruzione un nuovo compound; ogni moglie ha la sua capanna, dove vive con i suoi figli; le ragazze restano nella capanna della madre fino a quando non si sposano, mentre i ragazzi hanno le loro stanze quando entrano nell’età adolescenziale.

I ragazzi devono superare dei riti di passaggio che sono associati a dei rituali di purificazione; un altro rituale iniziatico del Bassari è costituito dalla danza del fuoco, che riveste molta importanza per questo popolo ed assistervi è un’esperienza emozionante.