La Conservation Area di Ngorongoro si estende per 8300 kmq nel nord della Tanzania, a est del Parco Nazionale del Serengeti e a ovest della scarpata occidentale della Great Rift Valley.
 
Oltre al più famoso Cratere di Ngorongoro quest’area racchiude al suo interno dei gioielli nascosti che meritano di essere scoperti, come ad esempio i due crateri di Olmoti e Empakai negli altopiani orientali, o la Gola di Olduvai dove sono stati rinvenuti i resti di alcuni ominidi appartenenti a diverse epoche, o le pianure a nord che ospitano la Grande Migrazione; inoltre questo è uno dei luoghi migliori in Africa per avvistare i Big 5.
 
Dal punto di vista naturalistico è un’area molto importante per la conservazione, infatti ospita e protegge alcune specie a rischio di estinzione come ad esempio il rinoceronte nero, facilmente avvistabile durante un safari in 4x4 nel Cratere di Ngorongoro.
 
I panorami sono spettacolari e sempre differenti: il Cratere di Ngorongoro, che da solo merita la visita, è una caldera di un vulcano spento sulle cui pendici cresce una fitta foresta e al cui interno vive una straordinaria concentrazione di animali; gli altipiani circostanti sono costellati di altri crateri di vulcani spenti, promontori e da villaggi Masai; mentre le pianure a nord sono ricoperte di praterie che costituiscono un continuum con le praterie del Parco Nazionale del Serengeti.
 
Il Cratere di Ngorongoro è la caldera di un vulcano che è esploso circa 3 milioni di anni fa, è la parte più visitata dell’intera Conservation Area di Ngorongoro ed è la caldera intatta di un vulcano inattivo più grande al mondo; ha un diametro di 19 km e una profondità di 600 metri.
 
Nella Conservation Area del Ngorongoro (NCA) vivono circa 25.000 animali di grossa taglia, tra cui gnu, zebre eland, gazzelle di Grant, gazzelle di Thomson, leoni, leopardi, elefanti, antilopi dei canneti di montagna, bufali, iene maculate, sciacalli dalla gualdrappa, sciacalli dorati, ghepardi, licaoni, gattopardi, otocioni, ippopotami, babbuini e i rinoceronti neri.
 
Oltre a questi animali residenti, nei mesi da dicembre e marzo le praterie a nord ospitano la Grande Migrazione: quasi due milioni di gnu e zebre ogni anno compiono un viaggio epico attraverso le pianure del Parco Nazionale del Serengeti e della Riserva Nazionale del Masai Mara alla costante ricerca di acqua e cibo e, durante il loro viaggio, ogni anno transitano in queste terre, in particolare in prossimità del Lago Ndutu e del Lago Masek a ovest, dove sostano per nutrirsi e per dare alla luce i cuccioli che, una volta svezzati, sono in grado di intraprendere il viaggio insieme agli esemplari adulti.
 
Nella NCA sono presenti anche molte specie di uccelli, circa 400, alcuni sono migranti come le cicogne bianche, le cutrettole e le rondini, altri invece sono residenti; ci sono uccelli acquatici, tra cui la cicogna becco a sella, il cavaliere d’italia, gli ibis e fenicotteri rosa minori e varie specie di anatre, che popolano le acque del Lago Magadi all’interno del Cratere di Ngorongoro, del Lago Ndutu e del lago che si trova all’interno del Cratere di Empakaai; inoltre sono presenti molte specie di foresta, come i turachi e i buceri, e di savana, come lo struzzo la gru coronata e l’otarda di Kori, e non mancano certo i rapaci come le aquile e gli avvoltoi.
 
Sono presenti differenti tipi di vegetazione: le praterie di erbe basse, le zone semiaride e la brughiera, sono presenti nelle pianure del nord e negli altipiani, sugli altipiani sono presenti anche alberi di Albizia Gummifera, Flamboyant, o albero del fuoco, Afrocarpus, Hagenia Abyssinica , Olea Africana, Acacia Lahai e Acacia Nilotica.
 
Sui pendii del Monte Oldeani cresce una foresta di bamboo mentre su il Monte Makarut crescono i Juniperus Procera.
 
Le ripide pareti dei crateri invece sono ricoperte da una foresta fitta e sempreverde mentre la base del cratere di Ngorongoro è ricoperta da praterie di erbe basse con laghetti di acqua fresca e salmastra e paludi e due aree boscose: la Lerai Forest costituita da Acacia Xanthophlea, o acacia della febbre, e la Laiynanai Forest dove invece predomina la Acacia Lahai.
 
Le pianure ondulate che si trovano nell’area ovest sono ricoperte da praterie dove occasionalmente si incontrano alberi di Acacia Tortilis e Commiphora Africana, conosciuta anche come Mirra Africana; l’area alle spalle del Lago Eyasi invece vede la predominanza di Acacia Melanoceras e di Guettarda Speciosa.
 
Nel Cratere di Ngorongoro  si possono effettuare solo safari in 4x4 mentre  nelle zone circostanti è possibile effettuare anche walking safari e trekking più o meno lunghi e impegnativi.
 
La NCA è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979 e venne inserita nella lista delle Riserve della Biosfera; inoltre è stata inserita nella lista di Cultural Heritage nel 2010.
 
Dal punto di vista amministrativo è gestita dalla Ngorongoro Conservation Area Autority e non dalla Tanapa, come avviene per i parchi nazionali e viene amministrata con modalità differenti; infatti, a differenza dei parchi nazionali, qui ai Masai è consentito vivere e muoversi liberamente all’interno dell’area, questa è l’unica area protetta della Tanzania dove viene consentita una cosa del genere.
 
E’ l’unica area al mondo dove un’elevata concentrazione di animali allo stato selvaggio convive in armonia con la presenza dell’uomo; questo è stato uno dei primi luoghi dove è stata stabilita la filosofia dell’uso condiviso della terra.
 
Questa coesistenza pacifica prevede che nella stessa area, oltre alla presenza della fauna selvatica, sia consentita la presenza di insediamenti tradizionali da parte di etnie autoctone, come i Masai appunto.
 
La presenza di insediamenti e di conservazione di pratiche tradizionali, la conservazione delle risorse naturali e il turismo sono tre attività che, non solo vengono supportate, ma anche promosse e vengono tenute in considerazione in egual misura.
 
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