I primi europei a sbarcare in questa zona della Namibia furono i portoghesi, che approdarono a Cape Cross nel 1486 sotto la guida di Diego Cao, che era stato incaricato dal re di Portogallo di trovare una via commerciale per le Indie.

I portoghesi, una volta sbarcati, esplorarono i dintorni, ma, a quanto pare non trovarono nulla che li interessò particolarmente, e non vi fecero più ritorno.

Alla fine del XIX secolo giunsero i tedeschi che dichiararono l’odierna Namibia sotto il loro controllo; si stabilirono nell’odierna Swakopmund ed iniziarono ad edificare edifici in perfetto stile germanico.

Ben presto iniziarono a cacciare le orarie del Capo presenti a Cape Cross per le loro pelli, che venivano esportate in Europa; contemporaneamente iniziarono a raccogliere il guano degli uccelli acquatici presenti in grande numero sulla costa, questo, una volta essiccato, veniva esportato per essere utilizzato come fertilizzante.

Inizialmente per trasportare le merci venivano utilizzati i carri trainati dai buoi, ma, date le estreme condizioni climatiche della zona, questi animali avevano notevoli difficoltà ad abbeverarsi e a nutrirsi.

I tedeschi pensarono quindi di costruire una ferrovia per ovviare il problema, ma non fecero bene i conti con la tipologia di terreno e con le condizioni climatiche, quindi dopo pochi viaggi, l’idea di utilizzare la ferrovia venne abbandonata.

Successivamente il commercio di pelli di otaria e di guano cessò e finì lo sfruttamento di questo tratto di costa; mentre venne intrapresa, in più punti, l’attività mineraria.

Nel periodo a cavallo della prima guerra mondiale questa zona venne interessata dagli scontri tra le truppe dell’Unione Sudafricana e le truppe coloniali tedesche della Schulztruppe; di quel periodo rimane ben poco, una testimonianza è fornita da quello che è conosciuto come il “cimitero dei cavalli”, poco lontano da Swakopmund.

Prima della costituzione del Parco Nazionale di Dorob, questa zona era suddivisa in diverse aree protette e alcune aree che invece erano adibite ad attività commerciali e residenziali.

Nel periodo antecedente all’indipendenza la zona nei dintorni di Walvis Bay, incluso il delta del Fiume Kuiseb ed esclusa la fascia di dune attorno a Swakopmund, venne proclamata Riserva Naturale di Walvis Bay.

Quando la Namibia divenne indipendente, nel 1991, questo territorio rimase sotto l’amministrazione dell’enclave di Walvis Bay, che rimase sotto il controllo del Sudafrica; nel 1994 però anche questa zona passò sotto il controllo della Repubblica namibiana.

Contemporaneamente venne creata un’altra zona protetta, che includeva al suo interno la striscia di costa compresa tra il Delta del Fiume Kuiseb a sud di Walvis Bay e il Fiume Ugab; questa zona prese il nome di National West Coast Tourist Recreation Area.

Dopo il 1994 si pensò di unificare le due aree ed inizialmente venne proposto di istituire il Parco Nazionale di Walvis Bay, ma questo progetto non venne mai portato a compimento.

Nel 2008 venne ripreso il progetto di costituire un’area protetta nella zona centrale della costa namibiana e, nel 2010, venne istituito il Parco Nazionale di Dorob, a protezione e salvaguardia di questa zona.

Il Parco Nazionale di Dorob è il primo parco della Namibia al cui interno si trovano zone abitate e aree commerciali che, formalmente, sono state escluse dall’area protetta.

In dettaglio il parco include la Laguna di Walvis Bay (Walvis Bay Lagoon), un sito Ramsar, la cintura di dune e la pianura rocciosa attorno alla cittadina di Swakopmund tra il fiume Swakop e il fiume Kuiseb; mentre sono esclusi gli insediamenti di Swakopmund, Walvis Bay e Wlotzkasbaken, la linea ferroviaria, le strade che si trovano all’interno del parco, sia le principali sia le secondarie, e le fattorie.

Nel Parco Nazionale di Dorob passa anche la Trans-Kalahari Highway, anch’essa è esclusa dalla area protetta, così anche le varie miniere, industrie e zone di pesca.

Con la creazione del Parco Nazionale di Dorob si è venuta a creare una enorme area protetta lungo i 1.570 km di costa della Namibia; sono presenti infatti quattro parchi nazionali, il Parco Nazionale della Skeleton Coast, il Parco Nazionale di Dorob, il Parco Nazionale di Namib-Naukluft e il Parco Nazionale di Sperrgebiet, e quattro aree paludose di importanza internazionale.

A tal proposito il National Geographic ha dichiarato nel 2011: “con la creazione del Parco Nazionale di Dorob nel dicembre 2010, la costa della Namibia, dal Fiume Kunene, al confine con l’Angola, al Fiume Orange, al confine con il Sudafrica, è un’unica solida barriera di parchi. Sono state messe le basi per creare un unico parco costiero: il Parco Nazionale di Namib Skeleton Coast”.

Nel 2012 all’interno del Parco Nazionale di Dorob sono state girate alcune scene del sequel di Mad Max, Fury Road; purtroppo non è stata data molta attenzione durante le riprese e parte del delicato equilibrio del parco è stato messo a dura prova, in particolare alcune aree ricoperte da licheni sono state seriamente compromesse.

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