I Samburu credono in un dio creatore il cui nome é Nkai che rappresenta il fulcro delle credenze religiose, tutte le preghiere, i riti e i sacrifici vengono celebrati nel suo nome; la vita stessa del popolo Samburu dipende da lui.
 
Il termine Nkai è usato anche per indicare vari spiriti custodi che sono legati agli alberi, alle rocce e ad alcune persone e anche per indicare il cielo e la pioggia; questo si spiega con il fatto che i Samburu credono che il loro dio sia ovunque sia sui monti Ng’iro, Marsabit e Kula, dove ha la sua dimora, ma anche in grandi alberi, caverne e sorgenti d’acqua.
 
Nkai è colui che protegge gli uomini ma è anche colui che infligge le punizioni a coloro che vengono maledetti da un anziano del villaggio a seguito di una grava mancanza di rispetto; la vittima di tale maledizione, per riparare a tale situazione e placare le ire del dio, dovrà fare un’offerta per ottenere la sua benedizione.
 
Oltre alle preghiere per chiedere al dio la fertilità, la protezione o la guarigione, i Samburu celebrano un sacrificio due volte l’anno per ingraziarsi il dio ed esprimergli la loro devozione; il sacrificio consiste nell’offerta di una pecora nera, grassa, non ancora incinta, viene celebrato in ogni villaggio al calare della sera.
 
La carne della pecora nera viene arrostita e mangiata: la parte destra viene consumata dagli uomini mentre la parte sinistra viene mangiata dalle donne; il sangue viene mescolato con l’interno dello stomaco e viene spalmato sulle capanne e sugli animali come protezione dalle influenze negative.
 
I Samburu credono inoltre in uno spirito maligno chiamato Milika che si contrappone al dio buono Nkai.
 
Ci sono due figure molto importanti a cui i Samburu ricorrono regolarmente per celebrare rituali propiziatori o per avere previsioni: la prima figura è quella del mago-guaritore o sciamano, Loibon o Loibonok in lingua locale, a cui i Samburu ricorrono in caso di malattia, sterilità o peste del bestiame; la seconda invece è la figura dell’indovino che predice il futuro, interpreta i sogni e prevede l’arrivo delle piogge.
 
Solitamente maghi-guaritori e indovini non richiedono un pagamento ma ricevono regali come buoi e montoni per le loro opere.
 
Gli sciamani trasmettono le loro conoscenze e capacità ai figli, insegnandogli i segreti di erbe e veleni; quando muoiono vengono sepolti sotto un mucchio di sassi.
 

La vita, la tradizione e la cultura del popolo Samburu

  • L'organizzazione sociale e i villaggi dei Samburu
  • La religione dei Samburu
  • I riti e le cerimonie dei Samburu
  • L'allevamento del bestiame e l'alimentazione dei samburu
  • L'abbigliamento e i gioielli dei Samburu

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